Questa piccola guida è dedicata a tutti coloro che vogliono cimentarsi nella costruzione di galleggianti per passione, per gioco o per risparmio : nessuna pretesa di insegnare niente a nessuno sia ben chiaro, ma voglia di condividere informazioni e imparare sempre qualcosa di nuovo.
LE BASI
Per costruire galleggianti non è richiesta la laurea in ingegneria ma tanta passione e pazienza perché i passaggi per arrivare al prodotto finito sono tanti e devono essere svolti tutti con la massima precisione per avere alla fine un bel galleggiante : ciò è solo apparentemente semplice, infatti l’errore è sempre possibile quando si lavorano materiali naturali, quindi sempre diversi ……
IL MATERIALE
Partiremo con la costruzione di un galleggiante fisso a filo interno estremamente semplice, con materiale di facile reperibilità e a basso costo.
Per il corpo del galleggiante potremo usare a scelta : balsa (acquistabile nei negozi di modellismo avendo cura di sceglierlo non troppo duro) oppure il midollo di sambuco (materiale formidabile per leggerezza e a costo zero ma limitato nel diametro) oppure un tappo di sughero (richiede un processo di verniciatura diverso a causa della spugnosità), oppure il midollo dello stelo del granturco (ottimo ma a volte troppo fibroso) .
Naturalmente il legno sarà di diametro opportuno per il galleggiante che vogliamo costruire !
Tralascio volutamente i materiali sintetici come per es. il poliuretano per coibentazioni ecc. volendo trattare solo materiali naturali.
Per modellare il corpo useremo della cartavetro di grana 100 per sgrossare, 250 per sagomare e 400 per finire.
Per far girare il pezzo di legno e poterlo carteggiare e modellare agevolmente ci serviremo di un motore elettrico con più di 2.000 giri/min provvisto di mandrino o, più semplicemente, di un trapano fissato opportunamente al tavolo .
Nel mandrino inseriremo un’asta liscia d’acciaio di Ø 2mm lunga non più di 20 cm con l’estremità appuntita come un chiodo (si può trovare nei negozi di modellismo o ferramenta in barre di 1mt e in vari diametri) ….. eventualmente possiamo utilizzare anche del fil di ferro ma dobbiamo diminuire la lunghezza dell’asta e cercarlo il più diritto possibile.
N.B. è fondamentale che l’asta giri perfettamente diritta !!!(fig.1)
Come passafilo potremo usare una cannuccia di plastica , un tubetto di plastica come il ricambio di una penna a sfera ecc : è preferibile un tubetto rigido ma se non ne troviamo si può utilizzare anche un pezzo di guaina elettrica o quant’altro ma con Ø esterno il più possibile uguale al Ø della punta d’acciaio ( nel caso si cambia l’asta d’acciaio) e un diametro interno sufficiente per il passaggio del filo e della deriva.
Un barattolo di vernice a piacere.
Un pacchetto di spiedini di tonkino ( si trovano nei supermercati in lunghezze di circa 25 cm e in Ø 2 e 3 mm)
Un barattolino di vernice bianca e uno di vernice fluorescente gialla o rossa ( vanno bene anche gli smalti per le unghie )
LA TECNICA
Dopo aver avviato il trapano inseriremo il nostro pezzetto di legno nell’asta d’acciaio : tenendolo tra le dita lo passiamo da parte a parte fermandoci al centro dell’asta ; lasciamo il pezzo che girerà trascinato dal trapano. (fig.2)
Con la cartavetro cominciamo a levigare il pezzo di legno dandogli la forma che vogliamo e la grammatura approssimativa, poi , utilizzando la cartavetro più fine lo finiremo avendo l’accortezza di carteggiare a zero le estremità (fig.3)
poi con una lametta o una taglierina taglieremo le estremità eliminando eventuali frastagliature …..
il corpo è pronto, ben levigato e perfettamente centrato : possiamo toglierlo dall’asta d’acciaio e spegnere il trapano.
Tagliamo un pezzo di tubetto passafilo e incolliamolo all’interno del corpo avendo l’accortezza di lasciarne uscire circa 1,5 cm per parte. Qualsiasi colla va bene, ma se usate la colla istantanea attenzione che non vi si inchiodi il tubetto a metà ……… buttereste via tutto !!! (fig.4)
Quando la colla è asciutta, con un ferro incandescente tappate l’estremità superiore e inserite uno stuzzicadenti o uno spiedino nell’estremità inferiore che vi servirà come supporto per verniciare il galleggiante (fig.5-6)
Poi immergete il galleggiante nella vernice opportunamente diluita ed estraete molto molto lentamente per evitare colature ; se nonostante tutto la vernice tende a colare, girate e rigirate il galleggiante fino al rapprendimanto della vernice.
Lasciate asciugare il tempo necessario e ripetete l’operazione fino a ottenere una superficie speculare e priva di difetti.
Con una lametta tagliate la parte del tubetto passafilo in eccesso a circa 1 mm dalle estremità :
il corpo del galleggiante è finito !!!
Prendiamo uno spiedino in tonkino e dopo averlo inserito nel mandrino del nostro trapano carteggiamo la parte destinata alla deriva fino a ridurla del diametro di circa 1-1,5mm mentre lasciamo intatta o carteggiamo appena la parte che verrà utilizzata come antenna. fig.7-8
Coloriamo l’antenna prima con la vernice bianca e successivamente con quella fluorescente.
IL RISULTATO FINALE
buon divertimento
Questo post è stato modificato da benny: 29 January 2012 - 20:27 PM