Partendo da Milano: autostrada Milano-Torino, allo svincolo di Santhia' si segue per il traforo del Monte Bianco, allo svincolo di Ivrea si segue sempre per il traforo del Monte Bianco fino all'uscita di Pont Sant Martin (la prima appena entrati in Val d'Aosta) e si seguono le indicazioni per Gressoney. (tempo stimato da Milano 1 ora e tre quarti).
Passato il cartello che indica Gressoney Saint Jean si incontrerà dopo qualche minuto dopo sulla destra il ristorante "La stella Alpina" dove dovete parcheggiare.
Da qui inizia un sentiero (il n. 12) che in circa 3 ore (se avete una buona gamba anche meno....io dopo un po' di allenamento e con uno zaino leggero ci ho messo 2,20 ore) vi portera' in un posto da favola!!!!
Il sentiero puo' idealmente essere diviso in tre pezzi:
il primo: si parte attraversando il villaggio di Loomatten (molto carino) e si incomincia subito a faticare (il pezzo piu' faticoso e' la prima ora di cammino) inoltrandosi per il bosco, dopo circa 20 minuti arriverete ad un ponticello su un torrente, attraverserete una pietraia, raggiungerete un tavolo in pietra e subito dopo una grossa croce di legno....il piu' e' quasi fatta ed e' trascorsa la prima ora di cammino
il secondo: finalmente potrete respirare, per tutto questo pezzo il sentiero e' quasi in piano.....inizia un bellissimo pezzo del sentiero che vi portera' ad attraversare la valle di Loo tra bellissime baite e muretti in pietra che un tempo dividevano le proprieta' dei pascoli, fino ad arrivare ad un villagio di baite con una chiesetta del 1700 dedicata a San Lorenzo. E' trascorsa circa un'altra ora. (Dimenticavo: in giornate limpide se vi girate e guardate in fondo alla valle vedrete uno scorcio di un monte innevato: e' il Monte Bianco!)
finita la prima fatica arrivano i primi prati...
...e si arriva al villaggio....
il terzo: superato il villaggio si segue il sentiero superando un pezzo di salita che vi portera' su un bellissimo pianoro pieno di fiori (il nome tecnico non lo conosco) bianche caratteristici dei luoghi dove la neve rimane a lungo. :!: Qui bisogna fare attenzione: arrivati al pianoro bisogna attraversarlo lasciando il sentiero e tenendo la destra. Il laghetto e li nascosto in una piccola conca ma da quel punto non si vede....comunque se si sbagla e si prosegue sul sentiero (che dopo un'altra ora di cammino porta al Colle del Loo) quando questo riprende a salire permette di vedere il lago leggermente piu' in basso sulla destra.
...il pianoro....
....la vista dal pianoro (quello in fondo e' il Monte Bianco)...
E finalmente ci siamo: eccolo!!!!! Uno spettacolo meraviglioso! Sarete nel silenzio piu' assoluto rotto solamente dai fischi delle marmotte che stanno li' intorno!
....il lago di Loo....
e
Il lago non e' molto grande, lo girate in 5 minuti.....sono presenti soprattutto Salmerini Alpini (spesso non di taglia) e qualche trota anche decente (una di 8 etti l'ho vista prendere).
....eccone un paio....spero che le foto vadano bene....
....avevano una livrea bellissima e coloratissima.....
Tecniche: io in tre volte ho preso con tre tecniche diverse ognuna delle quali sembrava funzionare solo quel giorno, cucchiaino (piccoli Mepps e Martin), a galla innescando insetti del luogo (soprattutto cavallette) e a mezzacqua sempre con insetti del luogo.
Camole e vermi non ne avevo ma ho provato per divertirmi anche con le tecniche da laghetto (bombarda galleggiante e gommino rosso e di tocche ne ho sentite subito.
Guido
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