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Postato 24 August 2008 - 23:33 PM
Postato 25 August 2008 - 00:03 AM
Postato 25 August 2008 - 00:13 AM
Postato 25 August 2008 - 00:57 AM
Postato 25 August 2008 - 01:02 AM
Postato 25 August 2008 - 01:04 AM
Postato 25 August 2008 - 01:28 AM
Postato 25 August 2008 - 04:12 AM
Postato 25 August 2008 - 07:08 AM
Risposta esattasulla griglia
Postato 25 August 2008 - 10:19 AM
Postato 25 August 2008 - 10:21 AM
Postato 25 August 2008 - 10:23 AM
io ho nella pescatore sempre un palchetto....una botta e via
Postato 25 August 2008 - 10:48 AM
Addirittura non lo sopporti??? che cattivo che sei ! Attenzione che qua non si parla di C&R... C'è un topic gia aperto... qua si parla del miglior modo per uccidere la nostra preda facendola soffrire il meno possibileio faccio solo C&R... non sopporto chi uccide il pesce...
Postato 25 August 2008 - 11:46 AM
Postato 25 August 2008 - 11:54 AM
Postato 25 August 2008 - 12:01 PM
Postato 25 August 2008 - 12:03 PM
Postato 25 August 2008 - 13:31 PM
nella pescatora la tasca dietro il ''gile'' ho un palchetto venti per 5 e con una botta secca restano subito senza farle soffrire odio quelli che la massacrano con la forbiceio ho nella pescatore sempre un palchetto....una botta e via
non ho capito , mi son perso qualche cosa :? :?
Postato 25 August 2008 - 13:32 PM
Postato 26 August 2015 - 20:05 PM
Riapro con questa risposta questa discussione, non voglio entrare sui discorsi uccisione o meno di un pesce, c'è chi la pensa in vari modi, ma penso sia doveroso informare correttamente chi lo esegue per poterlo fare nel modo più corretto dando meno sofferenza possibile al pesce, e far pensare anche a chi prende e rilascia decine e decine di pesci in poche ore per il solo divertimento, ritengo che entrambe le scelte nella cattura hanno bisogno di riflessione.
Da considerare nel prendi e rilascia in continuo senza criterio:
Quando agganciamo un pesce creiamo grande stress allo stesso, sofferenza, portiamo il pesce quasi al collasso e il pesce quando viene portato fuori dall’acqua, tende a chiudere le branchie riducendo così sensibilmente gli scambi gassosi, fino al ipotetico rischio di morire per anossia. Il pesce tenta di fuggire dibattendosi violentemente, consumando l’ossigeno ancora più velocemente, un rilascio non tempestivo potrebbe compromettere la vita del pesce anche se una volta che lo riponiamo in acqua ci sembra che si sia ripreso, ma anche alla possibilità di ferimenti, abrasioni, desquamazioni.
Premettendo che: Tutti gli studi riguardanti l’evoluzione del cervello dei vertebrati, indicano che anche i pesci sono capaci di provare dolore e sofferenza, nonostante l’assenza di alcune strutture cerebrali presenti nei mammiferi.
Uccisione del pesce:
Il lasciare il pesce fuori dall’acqua aspettando che muoia lo porta ad atroci sofferenze, nella trota non rilevati più segni vitali (movimenti oculari e branchiali) dopo 15 minuti. In orate 25 minuti. In spigole è stato di circa 60 minuti. Carpe e anguille infine, come noto, possono impiegare diverse ore per morire all’aria.
Tecniche sopra riportate simili ad una decapitazione come rivoltare la testa, o la decapitazione stessa, non vanno bene, il pesce senza distruggere il cervello non ne elimina il normale funzionamento e non rende il pesce istantaneamente incosciente e insensibile al dolore anche se sembra morto ci vorranno minuti perchè lo sia realmente in in tale tempo il pesce soffrirà molto.
come principio bisogna diminuire la paura e la sofferenza del pesce, manipolandolo in maniera rapida e tenendolo fuori dall’acqua il più breve tempo possibile;
Ad oggi il metodo migliore è l'annoccatura (colpo in testa) Il pesce viene coperto con un fine strato di tessuto sulla zona testa e occhi e colpito una o più volte con una mazza di materiale rigido, in genere di plastica, possibilmente leggera e maneggevole (il martello meglio rotondo). Il colpo viene solitamente assestato anteriormente al cervello, producendone la fratturazione e la distruzione dei processi neurali, rendendo così il pesce istantaneamente insensibile. In teoria per il pesce è ancora possibile recuperare, se la distruzione del cervello è stata parziale, una volta che il pesce sembra morto pertanto è importante che il metodo venga seguito dal dissanguamento che spiegherò tra poco.Un colpo inadeguato, non preciso o non sufficientemente forte, può portare a sofferenze, senza rendere il pesce istantaneamente insensibile.Il dissanguamento appunto solo da eseguire dopo l'annoccatura eseguita correttamente, viene effettuato tramite un taglio alle branchie (tutti i 4 archi branchiali devono essere tagliati da un solo lato) con un coltello, così saremo sicuri che il pesce morirà il più velocemente possibile senza farlo soffrire troppo in caso di non perfetta annoccatura.
Riflessione doverosa per chi decide o pratica l'uccisione; inizia a pensare che si uccideva solo per mangiare, andando sul materiale se proprio vuoi farlo uccidi solo ciò che andresti a comprare già ucciso in pesceria o supermercato, non uccidere per regalare il pesce ad amici e parenti, non uccidere per divertirti, usa un mezzo ed una misura qualsiasi scelta che tu farai, prendi e rilascia con giudizio, chiudi canna e torna a casa se la tua coscienza in modo velato guardando il numero di pesci uccisi o rilasciati per un attimo ti fa pensare a tutto ciò. Spero che questo mio scritto a tratti crudo ed eplicito, solo per spiegare correttamente come il tutto deve essere fatto, non sia mal interpretato ma che ci faccia riflettere tutti. Un saluto
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