oggi pomeriggio mi sono ritagliato qualche oretta a canali, tra l'altro ho uno zaino nuovo per sostituire quello vecchio (relegato ad altre tecniche).
prendo la pescabici, parto e arrivo sul posto. livelli alti, troppo alti, e non si vede una coda.
dopo millemila lanci e un bel po' di cammino sull'argine, scappotto in modo artistico con un francobollo. che, come potete vedere, e' pure piuttosto atletico
rilascio, e subito riesco nella lodevole impresa di infilare una mano nelle ortiche, e meno di 10 secondi dopo piantarmi una punta del rotantino su un dito dell'altra. in questo modo catturo un esemplare di pess volpe da 60 kg. purtroppo dopo la slamatura non sono riuscito a farmi la scarpafoto, quindi dovete fidarvi sulla parola. mi rilascio, e riparto libero lungo l'argine.
dopo il francobollo e l'autopescata non vedo altro per un po', in un luogo dove quando andava male 3-4 pinnuti erano assicurati questo fa veramente male. a un certo punto pero' vedo uno sprovveduto che gironzola per i fatti suoi poco a monte, tiro e... viene a farmi compagnia
per il resto, nulla di fatto. quindi mi sposto, punto su un fossato micro a qualche km.
arrivo e inizio a lanciare nella speranza di incappare in un boccalone. e incrocio dante alighieri che mi guarda di traverso. il sommo poeta, offeso dalla mia mancanza di devozione verso cotal pess e dal mio stile decisamente artistico in genere, non si e' rivoltato sulla tomba, ma resuscita direttamente e aggiunge direttamente 3 canti all'inferno, sbattendomi dentro come pessimo esempio in tutti e infilandomi direttamente nella fossa cappottea, laghetto a pagamento gestito da lucifero (e collegato direttamente allo scarico del wc dello stesso). dopo di che mi manda a quel paese e se ne va, ovviamente in rima.
vabbe', continuo a lanciare, e in effetti mi scappa qualcosa, non enorme ma neppure tascabile. lanci su lanci, mi sposto avanti... e incappo in un po' di detriti ferrosi sul fondale. non so cosa ci facciano, l'importante e' che in qualche modo salvo il rotantino.
i lanci trasversali in un fossatello cosi' stretto partono a raffica, piuttosto frustati, come se stessi mirando a qualcosa che neppure io vedo... eppure una sensazione c'e'. non so cosa, ma un feeling mi dice di continuare a lanciare. e proseguo, lancio dopo lancio, passo dopo passo.
all'improvviso, da una buchetta fonda si e no 2 spanne, parte il brivido: testata secca e canna piegata. e non vuole saperne di collaborare, questo tira... penso sia un bass sui 30 cm... finalmente cede, lo porto a tiro e... non e' 30 cm, non e' un bass, ma fa decisamente miao!!!
incredibile ma vero, di questi a spinning non ne avevo mai presi. 17 cm di felino acquatico, sul rotantino, con una difesa tra l'altro veramente spettacolare nei primi momenti, e con lui faccio un bel multipess.
ammetto che ho un debole per i pesci con i baffi, e per questi baffetti in particolare. sara' perche' li prendevo da piccolo, sara' perche' alcuni li ho tenuti in acquario, per il ricordo delle fritture con gli amici o per quel loro aspetto da peluche, con gli occhietti e il musetto tondo e il pancino. mi piacciono e basta. e gli dedico un'altra foto
torna a casa, piccolo.
si continuo a lanciare, e mi sposto un po'. dopo la buchetta c'e' un minicanneto in acqua. vedo qualcosa che si muove in acqua, spero in qualche portachiavi e... il filo parte per la tangente!!! non riesco a capire cosa succede, qualcosa c'e', ma si muove stranissimo, gira a cerchi... e infatti porto a guadino lui
che si lamenta perche' ho barato, e ha ragione... l'ho preso di schiena, nel guadino mi si slama da solo per cui dopo la foto lo rimetto dove era.
dopo un altro po' di lanci non vedo altro, il sole e' al tramonto... e merita una foto.
purtroppo e' venuta sfocata, ma non importa. ecco, questa e' la "mia" terra. i canali sono il mio ufficio, i colli la mia casa. una terra dove gli aironi che volano di giorno, i ricci che escono di notte, le bollate dei cavedani sotto la corrente lenta, sono parte del paesaggio. ed entrano a far parte di te stesso, ti fanno sentire parte di questo. e a volte non c'e' pesca migliore da fare che metter giu' la canna, sedersi, e guardare il sole che cala lentamente all'orizzonte con i colli alle spalle, da soli, con il vento che rinfresca questi momenti senza tempo.
dopo ho fatto qualche altro lancio, ma a parte aver agganciato un vecchio sacco (o tappeto???), non ho visto nulla di particolare da segnalare. ho smontato tutto, sono salito sulla pescabici, e ho puntato dritto verso casa, ad una media decisamente assurda che non solo mi ha permesso di arrivare in tempi record, ma pure di arrivare totalmente sudato e spolmonato. per oggi e' andata cosi', e non mi posso lamentare.