Ciao a tutti!
Mi rendo conto che sto per chiedervi una cosa complicata e più che altro lunga da spiegare però magari se qualcuno fra i nostri massimi esperti ha voglia di buttare giù un pezzo può diventare uno di quei post che poi rimangono a riferimento per tutti, ma vengo al dunque:
Potreste spiegarmi un po' chiaramente, quantomeno a grandi linee, in cosa consista il "manovrare l'esca" che spesso ho trovato nei post riguardanti lo striscio, per esempio allo scopo di mantenere il la zavorra a una certa altezza (una volta mi avete accennato a questo parlando di mantenere a galla un vetrino di grammature un pelo alte per esempio)? Si parla di lavorare di canna al posto che recuperare di mulinello... In che senso? Che differenze ci sono fra i vari diversi movimenti e quali sono questi ultimi?
Vi ringrazio per l'eventuale risposta!! Ciao!! :wink:
Per manovrare a dovere l'esca bisogna avere una buona padronanza della tecnica di recupero accorpata al movimento verticale e laterale della canna da pesca durante l'azione denominata tremarella.
Per praticare una corretta tremarella la canna deve formare un tutt'uno con il proprio avambraccio,con il cimino davanti ai propri occhi,si fa ballare la canna su e giù in modo verticale e mano a mano la nostra esca arriva verso riva abbassiamo la cima della canna fino a portarla in basso a indicare lo specchio d'acqua e si passa da sinistra a destra e viceversa sbacchettando di lato,non più verticalmente,il recupero è a singhiozzo,si alternano lenti giri di mulinello a scatti improvvisi,così in acqua la nostra esca perfettamente innescata,oltre a ruotare,verrà avanti a piccoli scattini e portando la cima da destra a sinstra si avranno anche i cambi di direzione.
Capito bene questa tecnica bisogna imparare a manovrare l'esca tenendola alla profondità desiderata,qui entrano in gioco le zavorre,per esempio se abbiamo le trote sotto uno o due metri di profondità e voraci un piombino da 3.5gr anche 4,5 gr fa al caso nostro perchè ci permetterà di restare in quella profondità anche con un recupero allegro,cosa che con un 2gr per esempio non riusciremmo a fare perchè per tenerlo a quella profondità bisognerebbe recuperare più lentamente,altrimenti il piombino viene troppo a galla e spesso le trote se non sono ben stimolate e si esce dalla loro zona di caccia non aggrediscono l'esca,arrivano vicino ad essa e poi girano via di colpo;mentre sempre a quella profondità se sono più lente e svogliate un 3gr anche sonar, andrà meglio e un recupero lento facendo ballare tanto la canna ma recuperando poco con il mulino ci permetterà di restare in quella profondità insidiando la trota con la velocità corretta.
Se invece sono a galla e hai un vetrino pesante tipo 4gr,per tenere l'esca in superficie dovrai recuperare più velocemente,porterai il cimino della canna anche dritto sopra la tua testa facendo ballare la canna freneticamente,così riuscirai a tenere l'esca a galla anche con una zavorra non propriamente adeguata,ovviamente svolgerai una passata veloce che a volte è controproducente,a quel punto fermati, cambia il vetrino e allunga il terminale.
Il trucco sta nel gestire bene la fase di recupero e la tremarella in base alla zavorra che utilizzi per insidiare le trote che stazionano in una determinata profondità,Nella pesca a bombarda utilizzerai la tecnica del conteggio dei secondi di calata e la fase di recupero è più lineare con continui spostamenti della canna da destra a sinistra e continui cambiamenti di velocità nel recupero,tenendo sempre il contatto tra cimino e bombarda controllando la trazione costante dello stesso!
l'allenamento migliore per la pesca a piombino è sicuramente quello di insidiandiare il pesce a vista,imparare a fargli passare l'esca davanti al muso utilizzando zavorre diverse,e modificando così la velocità di recupero e il tipo di tremarella è sicuramente una soluzione che ti consentirà di ottenere una buona padronanza di questa meravigliosa tecnica.
E' più facile vedere come si fa che spiegare in bianco e nero!!!
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Ciao!
