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I delicati equilibri dei nostri torrenti, dite la vostra


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119 risposte a questo topic

#61 lcipo76

lcipo76

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Postato 20 May 2010 - 09:20 AM

in pr. di torino il segnacatture nemmeno esiste
quota salmonidi 8 capi e nelle acque demanio 7 capi
mi rendo conto che sono molti , un'esagerazione
mentre il temolo e' addirittura vietato (per vietare la pesca deve essere veramente quasi estinto)

io non capisco questi numeri in base a cosa sono decisi
all' ente provinciale non costerebbe nulla abbassare il limite almeno a 5 capi

altra cosa che non capisco e che il pesce e' l' animale meno tutelato di tutti
mentre camosci stambecchi sono straprotetti nei parchi naturali
la pesca e' consentita
addirittura in un parco non posso raccogliere un fiorellino :? mentre pero' posso
prelevare fino a 8 trote !!!!!!!!!!!

#62 Giampi

Giampi

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Postato 20 May 2010 - 11:30 AM

Ciao ragazzi, non lascerò il forum ci mancherebbe, intendevo la sezione racconti e catture scusate...meglio non vederle certe cose...troppo lontane dal mio modo di vedere la pesca...Poi ho scoperto di essere un "pescatore da laghetto" :lol: Tornando alle cose serie, qui sopra Lucio spiega benissimo perchè non è sostenibile prelevare otto capi in un torrente del genere, poi nutro grossi dubbi che gran parte delle trote ritratte nelle foto siano cresciute nel torrente...così belle grasse ad inizio stagione...mah...comunque l'argomento è molto interessante ma ho l'impressione che a discuterne saranno solo chi come me sono a favore di una pesca più sostenibile.
ciao
Oio


Io sono il primo vedi il nome a non avere esperienza :-p , però ti ho dato "del pescatore da laghetto", perché hai urtato la mia sensibilità ed il mio entusiasmo..

Io non sono un esibizionista ma un documentarista...metto in mostra quellache la natura ha da offrirmi (come ti ho già detto) affinché tutti ne possano fruire..


Scusami ma stavolta non ce l'ho fatta a stare zitto .........documentarista saranno stati Jacques Costeau o Fulco Quilici che hanno fatto delle foto e dei filmati indimenticabili ad esclusivo uso e consumo di chi guarda volentieri le bellezze della natura, tu scusami la franchezza sei semplicemente un pescatore a cui piace (nel rispetto dei regolamenti) mangiare il pesce che pesca !
Se volevi documentare le bellezze dei torrenti della tua zona potevi fotografare (o filmare) le buche, le cascatelle ecc.ecc. ed anche le bellissime trote che ci vivono (vivevano :oops: ) dentro e poi rilasciarle con cura al loro ambiente, in quel caso ti saresti potuto fregiare del titolo pescatore/documentarista :wink:
Una volta che l'hai cucinata e mangiata come ne posso fruire :?
Ciao a tutti belly e brutti !!! Giampi

#63 lcipo76

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Postato 20 May 2010 - 12:28 PM

Ciao ragazzi, non lascerò il forum ci mancherebbe, intendevo la sezione racconti e catture scusate...meglio non vederle certe cose...troppo lontane dal mio modo di vedere la pesca...Poi ho scoperto di essere un "pescatore da laghetto" :lol: Tornando alle cose serie, qui sopra Lucio spiega benissimo perchè non è sostenibile prelevare otto capi in un torrente del genere, poi nutro grossi dubbi che gran parte delle trote ritratte nelle foto siano cresciute nel torrente...così belle grasse ad inizio stagione...mah...comunque l'argomento è molto interessante ma ho l'impressione che a discuterne saranno solo chi come me sono a favore di una pesca più sostenibile.
ciao
Oio


Io sono il primo vedi il nome a non avere esperienza :-p , però ti ho dato "del pescatore da laghetto", perché hai urtato la mia sensibilità ed il mio entusiasmo..

Io non sono un esibizionista ma un documentarista...metto in mostra quellache la natura ha da offrirmi (come ti ho già detto) affinché tutti ne possano fruire..


Scusami ma stavolta non ce l'ho fatta a stare zitto .........documentarista saranno stati Jacques Costeau o Fulco Quilici che hanno fatto delle foto e dei filmati indimenticabili ad esclusivo uso e consumo di chi guarda volentieri le bellezze della natura, tu scusami la franchezza sei semplicemente un pescatore a cui piace (nel rispetto dei regolamenti) mangiare il pesce che pesca !
Se volevi documentare le bellezze dei torrenti della tua zona potevi fotografare (o filmare) le buche, le cascatelle ecc.ecc. ed anche le bellissime trote che ci vivono (vivevano :oops: ) dentro e poi rilasciarle con cura al loro ambiente, in quel caso ti saresti potuto fregiare del titolo pescatore/documentarista :wink:
Una volta che l'hai cucinata e mangiata come ne posso fruire :?


vabbe' mica ah detto di essere un documentarista di professione
mica lavora per la rai !!!
scusami ma per te il significato della parola documentario
vale solo se hai rilasciato il pesce?? :?
quindi un pescatore documentarista e' solo colui che pratica il c&r ?? :?
sarei curioso di sapre la fonte di questa tua affermazione :?
nelle trasmissioni linea blu o pianeta mare ci sono speso servizi
sui pescherecci tirano fuori il pesce e lo mettono nelle cassette
mica lo rilasciano

sul sito di folco quilici c'e' anche una bellissima foto
di uno squalo martello appeso per la pinna
dubito che fosse vivo e l' avessero rilasciato

#64 Chico44

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Postato 20 May 2010 - 14:42 PM

Vorrei esporre il mio pensiero in merito all'argomento, chiedendo prioritariamente al Dr. Jelli il suo parere di ittiologo sulla distribuzione originaria, quindi prima dell'inizio delle immissioni e del conseguente inquinamento genetico, delle varie specie di trote sui corsi d'acqua del nostro arco alpino. E' plausibile che l'unica trota presente sia stata la marmorata? E' altrettanto plausibile che i piccoli riali di alta quota o particolarmente impervi ed i laghetti alpini non ospitassero alcun pesce?
Da anni pratico, in acqua dolce ed in zone da salmonidi e timallidi, esclusivamente mosca e spinning. Rilascio quasi tutto il pescato tranne le intruse iridee e le fario di chiara provenienza da vasca. Preciso che nella valle che frequento abitualmente vige un limite massimo di catture di circa 350 capi/anno con fortissima ed ulteriore limitazione per marmorate ed ibridi. Un limite assurdo ai giorni nostri, raggiunto peraltro da pochi pescatori a boccone. Mi domando quanti cadaveri sottomisura si siano lasciati alle spalle per conseguire tali numeri.
E chiedo quindi, viste anche le statistiche sulla mortalità post rilascio, non sarebbe opportuno limitare le modalità di pesca alla sola PAM ed eventualmente anche allo spinning, inibendo l'utilizzo dell'esca naturale?
Questo almeno per le aque ancora sane e suscettibili di un recupero ad una biodiversità quanto più originale.
Chiedo scusa per il rischio OT.
Cristiano Iaconi

#65 lcipo76

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Postato 20 May 2010 - 15:35 PM

chico in attesa di federico dico anche la mia (oggi al lavoro non ho un c.. da fare) :D

tutto quello che dici e' giusto pero' sai proibire un tipo di pesca mi sembra un estremismo
non fattibile
anche perche gia' la pesca di per se eticamente e' sbagliata
altri potrebbero dire di vietare la pesca con il vivo perche alla fine per prendere un pesce ne uccidi un altro
e comunque anche se si rilascia il pesce da parte sua non e' contento di essere torturato

mah!! bisognerebbe proprio proibire la pesca in ogni sua forma :roll:

#66 ghito

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Postato 20 May 2010 - 17:10 PM

Senza dare ragione a nessuna delle due parti, che a questo punto si distinguono in pro e contro alla detenzione del pesce, il discorso va spostato forse sul numero di uscite che si fanno in un torrente. Tenendo per buone le percentuali che ha indicato Oio cioè che la mortalità dovuta al rilascio da esca artificiale si aggira attorno al 4-5 % è palese che se io tutti i giorni pesco in un torrente ed alla fine della stagione catturo 200 trote, cosa che non penso sia impossibile, si suppone che circa 10 trote muoiono.Lasciatemi dire che anche senza dati scientifici alla mano, non penso che una trota di 15 cm, allamata con un'ancoretta di un Meps del 2 o 3 magari in 2 punti in bocca abbia tante possibilità di sopravvivenza.Se io vado solo una volta e pesco 5 pesci e me li porto a casa, non penso di fare più danno di un seguace del no kill. Una sola cosa mi piacerebbe però dire sulla legge regionale piemontese. A prescindere che non condivido certi suoi articoli, allo stato attuale consente ad esempio la cattura praticamente illimitata del salmerino senza oltrettutto avere la misura minima, devo dire che avendo fatto parte del direttivo di un Consiglio di valle, tutto si può dire ma non che i pescatori o il mondo scientifico non siano stati consultati, anzi, hanno avuto anche una parte rilevante nella stipula. D'altronde l'iter burocratico è durato 7/8 anni con in mezzo due legislature. Sicuramente la razza mediterranea è da tutelare come lo è la marmorata, ma il processo di salvaguardia intrapreso dalla provincia di Torino soprattutto nell'ultimo quinquennio è molto forte ed incisivo.Tanto per dare esempio, a fronte di circa 600.000 avanotti di trote fario atlantiche che la provincia comprava da allevamenti per seminarli poi nel bacino delle valli di Lanzo nel 2002, allo stato attuale il numero è sceso a circa 120.000. Contemporaneamente è crescuta in maniera esponenziale la produzione di avanotti di marmorata oggi arrivata ad oltre 100.000 capi e di quella della fario mediterranea. Sicuramente il lavoro è lungo, ma i risultati cominciano a vedersi. Vi consiglio di andare a visitare l'incubatoio di Giaveno o quello di Luserna o quello di Ceres. Ci sono decine di pescatori che si impegnano, specialmente nei mesi autunnali/invernali, al recupero di fattrici pure, che passano sere negli incubatoi a scartare una ad una , nel vero senso della parola, le uova non fecondate o non più vitali. Il problema vero secondo la mia esperienza non è quello di essere più o meno no kill, nè le alluvioni. Il problema vero sono i lavori in alveo, gli scarichi non ed anche quelli autorizzati, la mancanza continua di acqua. Per il resto vi garantisco che quando l'acqua c'è, ci sono più pesci che acqua.Saluti

#67 Federico Ielli

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Postato 20 May 2010 - 17:52 PM

Per Chico 44: oltre che plausibile è assai probabile, almeno per quanto riguarda l'Arco alpino orientale, che l'unica specie di salmonide presente in origine fosse la trota marmorata. I tratti torrentizi alti erano quindi spopolati e, solo occasionalmente frequentati, dalla marmorata in fase di risalita riproduttiva, almeno sino a dove l'assenza di barriere naturali insormontabili lo permetteva. Nei laghi d'alta quota era probabilmente presente il solo salmerino alpino, anche se si nutrono dubbi sulla sua autoctonia al difuori dell'areale trentino. Poi sono entrati in gioco i ripopolamenti, con trasferimento di materiale "fario" d'oltralpe, in particolare dall'Austria, divenuti massicci ed imponenti anche con l'introduzione dei ceppi atlantici sul finire dell'ottocento. Nell'Arco alpino centro-occidentale, probabilmente la trota fario era presente con ceppi mediterranei, al pari dell'Appennino settentrionale, ma confinati al tratto superiore dei corsi d'acqua, quindi con limitati punti di contatto genetico con la marmorata. L'ibridazione era dunque un evento possibile, ma di limitata estensione. Oggi è divenuto preminente, per estensione artificiale dei ripopolamenti con trote fario in pieno areale della trota marmorata. Detto ciò, è chiaro che la tua seconda domanda, relativamente all'inibizione dell'esca naturale, ha già una risposta intrinseca, non solo per i dati di mortalità differita, quanto anche per l'aspetto culturale. Basta guradare le realtà straniere dove il patrimonio ittico è realmente tutelato. Tuttavia ciò produrrebbe una forte impopolarità del gestore, almeno da noi, quindi ritengo che a ciò si debba arrivare, ma per gradi, facendo contemporaneamente opera di istruzione a chi avvicina per la prima volta al mondo della pesca e degli ecosistemi acquatici. C'è da dire che, effettivamente, dovendo ricorrere a limitazioni quantitative sulla falsariga di quello che hai citato (350 catture annue), bisogna proprio che ci siano ancora in giro parecchi cultori del frigo pieno. Il fatto è che, al di là del senso etico della faccenda, un conto è "fare fuori" 350 trote d'imissione, rintegrabili "solo" col vil (pubblico) denaro e un conto è invece esercitare la pressione di pesca su popolazioni autoctone, patrimonio difficlmente rinnovabile.
E' chiaro che a questo punto occorerebbero ulteriori restrizioni. Riferendomi alla trota marmorata, in molte Concessioni la specie è già piuttosto tutelata, tuttavia si potrebbe pervenire ad un limite annuo (max 5/6 capi di taglia superiore ai 50 cm, che sono ottimi riproduttori), oltre che a quello giornaliero (max 1 esemplare/gg; 10-15 esemplari/anno, misura minima 40-45 cm), liberalizzando per contro il prelievo degli ibridi, almeno di quelli con fenotipo dominante fario (taglie corporee molto inferiori, ad es.30 cm, e quantitativi giornalieri superiori, analoghi a quelli della trota fario). Lo stesso discorso, opportunamente adattato alla specie di riferimento, dovrebbe essere preso in considerazione anche per le altre trote autoctone italiane.
Federico Ielli

#68 alessandrolosacco

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Postato 20 May 2010 - 18:37 PM

Lcypo76 come dici tu i problemi in fondovalle sono altri: scarichi, derivazioni, scavi e chi più ne ha più ne metta. In un fondovalle sano non è il pescatore che preleva a far danno, assolutamente. Anzi ti dirò che in fondovalle sani dove è presente la marmo è addirittura utile portare via qualche fario

Anche io pesco un luoghi pazzeschi da corda e casco come quelli che descrivi tu ma non è un buon motivo per pensare che non ci vada nessuno e soprattutto per pensare che siano solo per una persona. Molti di questi posti sono caratterizzati da portate limitate e ridotte quantità di nutrienti, la capacità del corso d'acqua di ospitare pesci territoriali quali la trota è ridotta e anche piccoli disequilibri possonono far cadere il sistema.

non ho detto che e' solo mio il posto ma che per vari motivi probabilmente ci vado solo io
come non dico che andandoci solo io il torrente e' mio e faccio cosa voglio
voglio dire che l' ecosistema in quel torrente non e' compromesso in quanto non ci va nessuno a pescare

Inoltre è triste pensare che popolazioni in salute siano rinvenibili solo dove sono presenti forti barriere naturali insormonatbili per l'uomo. Cerchiamo di vedere i nostri torrenti come una ricchezza da preservare e non come una risorsa da sfruttare fino a che ce n'è.

triste..e' una cosa normalissima che vale per qualsiasi specie di animali e piante
stanno scomparendo i panda e la tigre siberiana
purtroppo l' uomo e' presente in piu' di 6 miliardi di individui e ormai i posti incontaminati sono pochi
ed e' appunto li che la natura ha ancora la possibilita' di sopravvivere
quindi c'e' piu' da preoocuparsi dei pesci a fondovalle che nei torrentelli

poi io mica sfrutto questi posti come delle miniere
vado li perche mi piace e perche so che ci sono i pesci
non sono sicuramente io che distruggo gli ecosistemi ma sono piattaforme petrolifere che affondano
scarichi industriali ecc ecc che stanno distruggendo il pianeta

La verità è che in alcuni di questi luoghi di alta quota dove è ancora permesso portare a casa 5 salmonidi la pesca dovrebbe essere istituita a no-kill onde evitare di ritrovarci torrentini e ruscelli spopolati e credimi ce ne sono tanti, magari meno sulle alpi ma molti in appennino.

io ho una filosofia di pesca completamente diversa da chi pratica il no kill c&r
per me queste sono cose folli ...io o pesco o non pesco
ho sempre trovato una cosa assurda torturare un animale per divertimento
io pesco e mangio quello che catturo ...non pretendo di essere capito (anche io non capisco voi)
ma gradire che le mie idee fossero rispettate come io rispetto chi pratica il c&r cosa che ritengo una
tortura per i pesci inutile specialmente perche e' per il nostro divertimento

puoi star tranquillo che se mi accorgo che sto per portare all' estinzione le trote dove vado a pescare
da amante della natura quale sono io smetto di pescare ma il c&r questo mai
non e' nella mia filosofia di pesca

Comunque un dato di fatto e che non è un'opinione è il fatto che la fario mediterranea è praticamente estinta, in gran parte a causa del prelievo incontrollato

Quindi quello che voglio dire è che dobbiamo imparare a porci delle domande: un conto è l'ambiente di fondovalle, un altro è quello di alta quota. Il grosso problema è che spesso la regolamentazione è uguale da valle fino in cima.


su questo sono daccordo anzi ogni torrente e' diverso dall' altro
poi io aumenterei le misure minime 22 cm per la trota e' troppo basso
poi aumenterei di molto i tratti di fiume a divieto in modo da creare aree dove il pesce puo' moltiplicarsi




Lcypo dico a te come ho detto a The Beginner per la cinquantamilionesima volta: non mi sto riferendo a voi o ad una situazione in particolare ma a questo punto viste tutte le volte che l'ho ripetuto mi sembra che vi sentiate fortemente chiamati in causa. Io vi ho messo di fronte ad un problema concreto e di fronte ad un problema che ha causato la quasi totale estinzione della fario mediterranea un superdato di fatto, Ielli inoltre ha supportato con dati scientifici, altro non so che dire...

Se pensi che è normale che certi ambienti vengano depauperati e ci si adatta a questa situazione e la si prende come un dato di fatto allora mi arrendo perchè capisco che non c'è la minima volontà di cercare di migliorare le cose ma si ragiona con il "va avanti così e così mi adatto". Scusa ma proprio non è una cosa normalissima, è normale se tutti ragionano come te. Allora è proprio vero che quello che vediamo alla televisione tutti i giorni non ci smuove. A questo punto mi viene da pensare che se con questa mentalità un giorno dovesse sparire la marmo noi ce lo meriteremmo al 100%, la natura ovviamente no.

Per quanto riguarda c&r questo all'inizio non era in discussione visto che si parlava di sostenibilità ma a questo punto dico la mia. Vabbè condivido con te il fatto che sia una filosofia di pesca ma io vedo l'altro lato della medaglia: io penso che sicuramente il pesce preferisce essere rilasciato con un buco un bocca piuttosto che essere ammazzato e se dovesse capitare a me di essere pescato preferirei lo stesso :lol: . In ogni caso anche io non amo gli estremismi: limito le mie pescate al tocco al massimo ad un paio all'anno proprio perchè conosco gli effetti spesso letali e se capita che qualche trota l'ho ferrtata troppo tardi amen, la porto a casa.
In ambienti delicati spinning così sono quasi sicuro.

Per quanto riguarda le trofeo penso anch'io che talvolta alla ricerca del trofeo si fa una strage prima e proprio per questo alcune zone dovrebbero essere a divieto oppure a mosca o spinning, stop

#69 Chico44

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Postato 20 May 2010 - 18:53 PM

Ringrazio per l'attenzione e per gli interventi. Mi permetto di commentare.
A Ghito - dandoci del tu come in uso fra pescatori - sulla maggior tutela del salmerino (quale?) non mi trovi proprio d'accordo. Se ci riferiamo a quello americano è probabolmente un nocivo alloctono, divoratore (dicono) di uova di altri pesci, temolo (il mio grande amore) in primis. Sui danni del cucchiaio sono invece molto in sintonia, anche se probabilmente meno gravi di quelli prodotti da un amo del 6 piantato nello stomaco. Sono peraltro a conoscenza del grande lavoro sullo Stura di Lanzo a tutela della marmorata (altro grande amore) e delle regole, ispirate forse dal Prof. F. , introdotte a Torino. Da assiduo del Sesia e del Toce le auspicherei anche qui, cormorani permettendo (degli autentici killer sui temoli). Sul no kill non mi pronuncio, lo applico secondo coscienza ma non mi scandalizza chi trattiene (qualche) pesce. La legge lo consente, d'altronde.
Grazie Jelli per le informazioni, purtroppo non esistono (almeno mi sembra) testimonianze scientifiche storiche che avvalorino le varie tesi. Sicuramente sul Sesia la fario è stata introdotta alla fine 800 dal senatore Rizzetti (in valle venivano appunto chiamate trote "Rizzetti") per contribuire con qualche proteina aggiuntiva alla dieta dei valligiani.
Sulla trattenuta dgli ibridi sono perfettamente d'accordo con quello che proponi, il difficile è individuare in pochi istanti quale sia la supremazia.
I cultori del frigo pieno e della vendita sottobanco purtroppo esistono. Non posso pensare che uno che si porta a casa 350 trote (più di 400 finoa poco tempo fa) ne faccia uso domestico, pena gravi rivoluzioni parentali. E la strada per una più equa predazione è ancora molto lunga, almeno credo.
Grazie ancora e ciao.

Chico

#70 alessandrolosacco

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Postato 20 May 2010 - 19:55 PM

[quote name="ghito"]Se io vado solo una volta e pesco 5 pesci e me li porto a casa, non penso di fare più danno di un seguace del no kill.

Beh tu rispetto ad uno no-killista che va una stagione intera, sicuramente, è proprio così!
Se che peschi un giorno rispetto a uno che fa no-kill per un giorno sicuramente no!

E' proprio questo il punto: ecosostenibilità, prelevare il giusto, quello che permette al fiume di andare avanti con gli animali che seleziona lui stesso e non con quelli che immettiamo noi!

Prelievo oculato che si traduce nel trattenere gli esemplari che probabilmente in virtù del recupero e della "cattiva mangiata" non ce la farebbero e rilascio degli altri. Da parte mia lo spirito della discussione voleva essere proprio questo, non tanto kill oppure no-kill ma essere coscienti del posto in cui si pesca, dei pesci pescati, e delle possibilità del corso d'acqua!

#71 ghito

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Postato 20 May 2010 - 20:13 PM

Chico44 nessun problema per il tu. Mi aspettavo una nota sul salmerino. Quello che contesto nella nuova normativa e che dopo 50 anni di immissioni di salmerini anche di fontana, anzi solo di fontana, nei laghi alpini dove non esistevano neanche le trote, e che comunque probabilmente non è mai esistito neanche il salmerino alpino, si sia permesso per legge di fare effettuare vere e proprie mattanze di questa specie. Io è da quando ho 7 anni, oggi n ho quasi 40, che ogni anno mi carico sulla mia schiena il mio bel sacchetto di avanotti di salmerini e mi sorbivo dalle 2 alle 5 ore di marcia per andare a seminare in laghi magari a 2600 metri. Poi fortunatamente è arrivato l'elicottero. A proposito da quando c'è l'elicottero tutti vogliono seminare, prima manco l'ombra di un cane..eheheh. Ecco dove è che io non sono d'accordo, il fatto che si sono buttati sforzi e centinaia di ore messe a dispozione, oltrettutto quando oltrettutto il mondo universitario ne approvava le semine. Per il resto vedo che siamo d'accordo.
Alessandrolosacco: sono contento che il mio messaggio è stato recepito. Non è questione di pescatori cattivi (pro kill) o buoni (no kill) è questione di coscienza e di conoscienza. Ripeto posso anche pescare a mosca o a cucchiaino ed essere un no kill per antonomasia, ma se ci vado tutti i giorni alla fine farò più danno di uno che ci va una volta sola e si porta a casa delle trote da mangiare. Comunque tutto è opinabile. Saluti

#72 flavio63

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Postato 20 May 2010 - 20:43 PM

Lcypo76 come dici tu i problemi in fondovalle sono altri: scarichi, derivazioni, scavi e chi più ne ha più ne metta. In un fondovalle sano non è il pescatore che preleva a far danno, assolutamente. Anzi ti dirò che in fondovalle sani dove è presente la marmo è addirittura utile portare via qualche fario

Anche io pesco un luoghi pazzeschi da corda e casco come quelli che descrivi tu ma non è un buon motivo per pensare che non ci vada nessuno e soprattutto per pensare che siano solo per una persona. Molti di questi posti sono caratterizzati da portate limitate e ridotte quantità di nutrienti, la capacità del corso d'acqua di ospitare pesci territoriali quali la trota è ridotta e anche piccoli disequilibri possonono far cadere il sistema.

non ho detto che e' solo mio il posto ma che per vari motivi probabilmente ci vado solo io
come non dico che andandoci solo io il torrente e' mio e faccio cosa voglio
voglio dire che l' ecosistema in quel torrente non e' compromesso in quanto non ci va nessuno a pescare

Inoltre è triste pensare che popolazioni in salute siano rinvenibili solo dove sono presenti forti barriere naturali insormonatbili per l'uomo. Cerchiamo di vedere i nostri torrenti come una ricchezza da preservare e non come una risorsa da sfruttare fino a che ce n'è.

triste..e' una cosa normalissima che vale per qualsiasi specie di animali e piante
stanno scomparendo i panda e la tigre siberiana
purtroppo l' uomo e' presente in piu' di 6 miliardi di individui e ormai i posti incontaminati sono pochi
ed e' appunto li che la natura ha ancora la possibilita' di sopravvivere
quindi c'e' piu' da preoocuparsi dei pesci a fondovalle che nei torrentelli

poi io mica sfrutto questi posti come delle miniere
vado li perche mi piace e perche so che ci sono i pesci
non sono sicuramente io che distruggo gli ecosistemi ma sono piattaforme petrolifere che affondano
scarichi industriali ecc ecc che stanno distruggendo il pianeta

La verità è che in alcuni di questi luoghi di alta quota dove è ancora permesso portare a casa 5 salmonidi la pesca dovrebbe essere istituita a no-kill onde evitare di ritrovarci torrentini e ruscelli spopolati e credimi ce ne sono tanti, magari meno sulle alpi ma molti in appennino.

io ho una filosofia di pesca completamente diversa da chi pratica il no kill c&r
per me queste sono cose folli ...io o pesco o non pesco
ho sempre trovato una cosa assurda torturare un animale per divertimento
io pesco e mangio quello che catturo ...non pretendo di essere capito (anche io non capisco voi)
ma gradire che le mie idee fossero rispettate come io rispetto chi pratica il c&r cosa che ritengo una
tortura per i pesci inutile specialmente perche e' per il nostro divertimento

puoi star tranquillo che se mi accorgo che sto per portare all' estinzione le trote dove vado a pescare
da amante della natura quale sono io smetto di pescare ma il c&r questo mai
non e' nella mia filosofia di pesca

Comunque un dato di fatto e che non è un'opinione è il fatto che la fario mediterranea è praticamente estinta, in gran parte a causa del prelievo incontrollato

Quindi quello che voglio dire è che dobbiamo imparare a porci delle domande: un conto è l'ambiente di fondovalle, un altro è quello di alta quota. Il grosso problema è che spesso la regolamentazione è uguale da valle fino in cima.


su questo sono daccordo anzi ogni torrente e' diverso dall' altro
poi io aumenterei le misure minime 22 cm per la trota e' troppo basso
poi aumenterei di molto i tratti di fiume a divieto in modo da creare aree dove il pesce puo' moltiplicarsi




Lcypo dico a te come ho detto a The Beginner per la cinquantamilionesima volta: non mi sto riferendo a voi o ad una situazione in particolare ma a questo punto viste tutte le volte che l'ho ripetuto mi sembra che vi sentiate fortemente chiamati in causa. Io vi ho messo di fronte ad un problema concreto e di fronte ad un problema che ha causato la quasi totale estinzione della fario mediterranea un superdato di fatto, Ielli inoltre ha supportato con dati scientifici, altro non so che dire...

Se pensi che è normale che certi ambienti vengano depauperati e ci si adatta a questa situazione e la si prende come un dato di fatto allora mi arrendo perchè capisco che non c'è la minima volontà di cercare di migliorare le cose ma si ragiona con il "va avanti così e così mi adatto". Scusa ma proprio non è una cosa normalissima, è normale se tutti ragionano come te. Allora è proprio vero che quello che vediamo alla televisione tutti i giorni non ci smuove. A questo punto mi viene da pensare che se con questa mentalità un giorno dovesse sparire la marmo noi ce lo meriteremmo al 100%, la natura ovviamente no.

Per quanto riguarda c&r questo all'inizio non era in discussione visto che si parlava di sostenibilità ma a questo punto dico la mia. Vabbè condivido con te il fatto che sia una filosofia di pesca ma io vedo l'altro lato della medaglia: io penso che sicuramente il pesce preferisce essere rilasciato con un buco un bocca piuttosto che essere ammazzato e se dovesse capitare a me di essere pescato preferirei lo stesso :lol: . In ogni caso anche io non amo gli estremismi: limito le mie pescate al tocco al massimo ad un paio all'anno proprio perchè conosco gli effetti spesso letali e se capita che qualche trota l'ho ferrtata troppo tardi amen, la porto a casa.
In ambienti delicati spinning così sono quasi sicuro.

Per quanto riguarda le trofeo penso anch'io che talvolta alla ricerca del trofeo si fa una strage prima e proprio per questo alcune zone dovrebbero essere a divieto oppure a mosca o spinning, stop

Tu sei convinto che il pesce sarebbe più felice ad essere rilasciato con un buco in bocca :lol: ......sei altrettanto convinto che la totalità dei tuoi rilasci sono in vita? :?
La pesca è come una bella fanciulla.........appena la lasci la riprenderesti............e non ne hai mai abbastanza!!!!!!!!!!

#73 linuz

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Postato 20 May 2010 - 20:52 PM

mi spiace intervenire con una comunicazione di servizio perchè il topic sta prendendo una piega davvero molto interessante, e anzi grazie a tutti quelli che stanno contribuendo.
Però vi devo chiedere la cortesia di evitare "quote" chilometrici come quello appena qui sopra, perchè altrimenti non si capisce più nulla. Piuttosto quotate solo l'intervento o il passaggio a cui vi state riferendo.
Grazie

"They say you forget your troubles on a trout stream, but that's not quite it. What happens is that you begin to see where your troubles fit into the grand scheme of things, and suddenly they're just not such a big deal anymore."
John Gierach


#74 Chico44

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Postato 20 May 2010 - 21:26 PM

Ghito, scusa ma non avevo capito che parlavi di salmerini in laghi alpini. Nel qual caso non penso possano fare danno ad altra ittiofauna. Avevo però sentito o letto che in alcuni delicati ecosistemi quali appunto i laghetti alpini in quota l'immissione di pesci (iridee o salmerini) aveva di fatto azzerato delle popolazioni preesistenti di anfibi.
Ma, a questo punto, il discorso diventa di una complicazione unica.
Complimenti per l'attività di ripopolamento. Io mi limito a collaborare alle nastrature anti cormorano, meno faticosa.
Buona serata.
Chico

#75 alessandrolosacco

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Postato 21 May 2010 - 00:04 AM

[quote name="flavio63"]

Tu sei convinto che il pesce sarebbe più felice ad essere rilasciato con un buco in bocca :lol: ......sei altrettanto convinto che la totalità dei tuoi rilasci sono in vita?

Beh non gliel'ho chiesto ma tu preferiresti farti trapassare una guancia / un dito con un grosso ago o farti spezzare l'osso del collo?Io la prima, poi vedi te, il mondo è bello perchè è vario...
In ogni caso tieni conto che se la ferrata avviene in apparato boccale quindi con pesche non invasive (mosca/spinning) e con un tocco "di fino" e se la manipolazione è adeguata o assente il pesce soffre molto poco.

Sono convinto che le rilascio tutte in vita? Caspita flavio63, ci sono ben quattro pagine di post e dati sulla mortalità e mi vieni a fa' sta' domanda????Ti rispondo comunque: ritenendomi nella media sicuramente ci sarà qualche morto a causa mia ma qui si entra in un altro campo: a tal proposito posso dire che io per esempio smonto le ancorette e monto gli appositi ami singoli senza ardiglione (e non schiacciato) a filo sottilissimo (owner e gamakatsu o come si scrive), che ferrano splendidamente e sono estremamente poco invasivi. Tanto per far capire praticamente tutte le trote sono slamabili in acqua senza toccarle e prendendo in mano solo il cucchiaio.
In definitiva certo che qualche pesce perisce ma è in rapporto trascurabile rispetto a quelle direttamente chillate no?Qui non si parla di c&r ma di sostenibilità sul fiume


In ogni caso avverto forte il tentativo di sviare l'argomento cercando di buttarla prima su una discussione di c&r e poi su una discussione di morale (insomma poi fra ammazzarle e liberarle, vabbè...). Il problema, il discorso è di equilibrio qualcuno l'ha capito ma la verità è che è questo discorso non viene colto perchè è troppo comodo continuare con il paraocchi

#76 Chico44

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Postato 21 May 2010 - 07:14 AM

Icipo76, perdonami ma leggo solo ora la tua risposta e commento. E' vero, la pesca (come la caccia) non dovrebbe essere eticamente ammissibile se intesa come divertimento/ricreazione. Fare soffrire degli esseri viventi per nostro diletto non dovrebbe essere lecito e anche l'applicazione rigida del C&R, che nell'attività venatoria è impossibile, non dovrebbe in teoria tacitare più di tanto la nostra coscienza. Ho usato il condizionale.
La motivazione più coerente ed atavica di base per l'esercizio della nostra attività dovrebbe consistere nel procurarsi del cibo, quindi killaggio obbligato e, raggiunto il fabbisogno alimentare, chiusura della canna e a casa. Ma anche questo, ai giorni nostri non avrebbe molto senso vista la disponibilità alimentare e lo stato delle nostre acque.
La realtà è che caccia e pesca costituiscono due fortissime passioni che ognuno di noi si porta dentro e che ragionamenti come quello sopra, pur non assenti dal nostro intimo, vengono di fatto attenuati o più semplicemente smemorati quandp ci avviciniamo all'acqua con la canna in mano.
E, per mediare coscienza, etica e un po' di animalismo non estremo, adottiamo una condotta di pesca il più ecosostenibile possibile.
E stop.
Ciao
Chico

#77 lcipo76

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Postato 21 May 2010 - 08:11 AM

tutti secondo me stiamo dicendo cose giuste
ovvio che non esiste il fabbisogno alimentare se parliamo dell' italia
io per motivi miei tracorro molto tempo in russia e ci pesco anche
se praticassi il c&r con le persone con cui vado a pescare secondo me
sarebbe pure offensivo nei loro confronti ma questo e' un altro discorso
piu' che altro la mia azione di trattenere il pesce e' data dalla filosofia di pesca
che proviene dalla notte dei tempi
pero' non fraintendetemi non sono uno sciocco ..come ho detto se vedo
che il torrente ne risente come numero di capi allora io smetto di pescare
bisogna anche essere un po' intelligenti , portare via tutto il pesce e' come
tirarsi la zappa sui piedi perche quando il pesce non c'e' piu' allora la canna
la possiamo buttare
i miei interventi sono anche frutto di esperienza soggettiva
io vado a pescare 5 o 6 volte l' anno ..praticando anche ciclismo ,alpinismo la moglie
non ho molto tempo ..tenendo conto i vari cappotti alla fine io in un anno portero'
a casa 15 - 20 trote tutte prese in torrenti diversi
ora pero' giustamente mi fate notare che c'e' gente che va tutti i giorni
e riempe i congelatori..il problema che se si spostano le trote dal fiume al congelatore
non e' un bene perche nei congelatori non si riproducono dunque il pesce nei fiumi e'
destinato a scomparire

discorso salmerino --
trovo anche io assurdo che inpassato sianos tate fatte semine con questo salmonide alloctono
e adesso c'e' questa caccia alle streghe sugli alloctoni
pero' andando per riali mi imbatto spesso in tratti dai 200 ai 500 m pieni di questi salmerini
e nessuna trota ...ame la cosa non pice molto specialmente se cio porta alla scomparsa della trota fario


xghito
i dati sull' immisione di avanotti nella provincia di torino
sono interessanti e confortanti
e' un po' meno confortante la situazione nei fiumi per altri motivi
se da una parte gli sforzi degli incubatoi (hai citato luserna) sono molti
dal lato gestione lavori nel fiume sono allarmanti
i fiumi del pinerolese sono uno scempio per quasi tutto il tratto le ruspe
hanno spianato tutto, le buche non esistono piu e le trote sono morte moltissime
a fronte dell' arrabbiatura dei pescatori la provincia ha pensato bene
di dare il contentino buttando qualche quintalata di polli
(non so se fario o iridee ma la sostanza non cambia)
queste cose a me fanno imbestialire ..ci si preoccupa piu' di far contenti i pescatori
invece di salvaguardare la natura

leggete qui e' interessante
http://www.provincia.torino.it/ambiente ... _pesca.pdf

#78 Federico Ielli

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Postato 21 May 2010 - 09:43 AM

Pesca ecosostenibile: ecco la soluzione. E' un termine molto in voga, ma appropriato, soprattutto se rapportato al prelievo. Ci sono limitazioni troppo permissive? Bene, poniamocene di nostre, soprattutto se si ha coscienza che oltre.....non si può andare senza danneggiare l'equilibrio del corso d'acqua. Il fare cestino (o quota) sempre e ad ogni costo, non è più pagante, benchè ci siano ancora persone che l'hanno nel sangue. La coscienza, ma anche il senso della sfida personale, dovrebbe ormai indirizzare il fruitore, sia esso un PAM, uno spinnofilo o un tocchista, a migliorare se stesso, a ricercare la cattura o le poche catture qualificate e qualificanti, rilasciando quanti più esemplari possibili, se ciò è facilitato dalla tecnica utilizzata. Certo, nessun additamento se si vuol portare qualche trota a casa da gustare a tavola, lo faccio anch'io: molto meglio la compattezza delle carni e la sapidità di un animale selvatico rispetto a quelle di uno acquistato al supermercato ed allevato a mangime. Però autocontrollo e disciplina dovrebbeo essere ormai parte integrante del bagaglio culturale di chi va per fiumi con la canna, se si vuole veramente mantenere questo patrimonio, che è di tutti, ma non infinito. Certo, ci sono le immisioni, e in tal caso si tratta solo di utilizzare denaro pubblico, più o meno bene (o male) gestito, anche perchè spesso sono condizionate da particolari lobbies. Tuttavia in tal caso il danno sui prelievi, soprattutto sull'adulto, è assai meno grave. Ma dove bisogna davvero limitarsi è nei prelievi di materiale autoctono, particolarmente in quei piccoli ecosistemi montani dove, come abbiamo visto insieme, anche la pressione di un unico fruitore bravo può fare la diffrenza tra un corso produttivo ed uno spopolato, soprattutto se regole troppo permissive lo consentono. Poi niente estremismi, nè da una parte, nè dall'altra, anche perchè le magagne e gli interessi di parte non sono peculiarità di una sola categoria di pescatori, anzi.
Federico Ielli

#79 Federico Ielli

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Postato 21 May 2010 - 09:56 AM

Non avevo letto con sufficiente attenzione l'ultima parte dell'intervento di Icipo 76. Bene, questo è l'ennesimo esempio di "contentino" politico dato ai pescatori dalle varie amministrazioni provinciali. L'immissione di trote iridee adulte ha come scopo ultimo, almeno in questo caso, non di rendersi come alternativa ad eventuale ripopolamento con trote fario, responsabili di ibridazione con la trota marmorata per la salvaguardia di quest'ultima, ma di facilitarne esculsivamente la cattura, quindi rendere "felici" coloro che potrebbero trovare lo stesso giovamento andandosene nel più vicino laghetto di pesca a pagamento. Non è così che si opera se si vuole ricostituire. Encomiabile, per contro, se si applicheranno gli opportuni protocolli di prescrizini in sede ed ante operam, la volontà di agire in maniera conservativa in occasione dei lavori in alveo (si chiama "riassetto idraulico"). Ricordo, ancora una volta, che più di ogni forma di ripopolamento, è efficace ed essenziale mantenere la naturalità dei corsi d'acqua, preservandone la diversità strutturale e la portata nel tempo.
Federico Ielli

#80 lcipo76

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Postato 21 May 2010 - 09:57 AM

tutto vero federico
ma tu sei troppo ottimista e hai troppa fiducia nel buonsenso dell' essere
umano
gli uomini hanno bisogno di regole e bastonate ..se gli si dice che e' possibile
portare a casa 8 capi solo 1 su 10 ha il buonsenso di capire che sono troppi

se in un centro abitato non ci fosse il limite orario di 50 km/h tu credi che
andrebbero tutti piano ?

ognuno deve farsi un proprio esame di coscienza pero' non basta!!a mio avviso le regole
devono essere piu' giuste
in prov. di torino la misura min. del luccio e' 50cm max 2 capi
una volta che ne hai preso uno ne hai gia per pranzo e cena perche devi portarne a casa un altro?
stesso discorso per marmorate li addirittura sono concessi 3 capi
per le fario siamo a 8 capi
sinceramente ignoro in base a cosa sono stati decisi questi numeri


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