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La ninfa a vista


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21 risposte a questo topic

#1 carlo alberto

carlo alberto

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Postato 01 September 2010 - 16:16 PM

LA NINFA A VISTA


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La ninfa a vista è una delle mie tecniche preferite.
È assimilabile alla pesca a mosca secca sul pesce in attività e l'abboccata si può seguire in diretta proprio come quando si vede distintamente la nostra preda salire e bollare sulla nostra imitazione.
In questo caso la nostra azione si svolgerà sotto la superficie dell'acqua, ma sarà possibile seguire con i nostri occhi tutte le fasi della cattura.

Purtroppo non sempre si verificano le condizioni ideali per la pesca a ninfa a vista in quanto è necessario che l'acqua sia limpida e che vi siano pesci in attività a mezz'acqua o sul fondo.
L'ambiente ideale per applicare la ninfa a vista sono i corsi d'acqua di risorgiva (i cosiddetti “chalk stream”) dove la temperatura dell'acqua, pressochè costante tutto l'anno, consente lo sviluppo della vegetazione acquatica e l'abbondante presenza di insetti in schiusa e di ninfe permette al pesce di reperire senza troppa difficoltà tutto il nutrimento necessario a portata di pinne.
Nelle risorgive potremo quindi spesso notare i nostri amici pesci spostarsi a mezz'acqua, sul fondo o appena sotto ilpelo dell'acqua intenti a pasteggiare sulle ninfe trasportate dalla corrente attraverso i filari di alghe.
Il comportamento di un pesce che sta ninfando è inequivocabile: lo vedremo nuotare spostandosi leggermente a destra e sinistra in orizzontale, talvolta si lascerà trasportare a valle dalla corrente per poi risalire, altre volte lo vedremo nuotare in diagonale o in verticale rincorrendo le ninfe e spesso potremo notare i riflessi della livrea o il bianco della bocca mentre apre le mascelle per catturare e masticare le ninfe.



In alcune situazioni potremmo anche vedere il pesce a pochi centimetri dalla superficie intento a nutrirsi di ninfe con un movimento simile ad un "delfino": romperà la superficie dell'acqua cin la schiena o con la coda mentre con la testa resterà sempre sott'acqua per ghermire le ninfe che stanno nuotando sotto il pelo dell'acqua.
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Se notiamo un pesce in attività possiamo tentare la sua cattura a ninfa a vista.
Sarebbe bene non fare accorgere il pesce della nostra presenza, stando leggermente inginocchiati o nascondendoci dietro qualche riparo naturale, anche se mi è capitato, soprattutto in risorgiva, di vedere (e catturare ) alcune trote che continuavano a ninfare tranquillamente anche se si stava in piedi di fronte a loro.
La tecnica consiste nel lanciare la nostra ninfa più o meno piombata a monte della posizione della nostra preda prescelta e attendere che la corrente la porti a tiro del pesce ferrando nel momento in cui questo, con uno dei movimenti descritti sopra, darà l'impressione di averla attaccata.
Spiegandolo così può sembrare facile, ma in realtà la ninfa a vista è tutt'altro che semplice da applicare correttamente.
Le variabili da tenere in considerazione per la buona riuscita della nostra azione sono:
– la profondità si trova il pesce
– la forza della corrente
– il peso e le dimensioni della nostra ninfa
– il diametro del nostro finale

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E' necessario farsi un'idea precisa della profondità a cui si trova la nostra preda, cosa che non è sempre agevole perchè nei corsi d'acqua molto limpidi possiamo essere tratti in inganno e credere che il pesce che vediamo si trovi a una profondità minore di quanto non sia, con il conseguente errore di presentare la ninfa troppo in superficie senza interessarlo.
Bisogna tenere conto poi della forza della corrente nella linea immaginaria in cui si trova il pesce perchè dovremo effettuare il lancio per far sì che la ninfa arrivi in modo naturale all'altezza del nostro pinnuto.
Nei testi sacri della pesca a mosca suggeriscono di non lanciare esattamente sulla traiettoria del muso del pesce che sta ninfando, ma circa mezzo metro a destra o a sinistra, logicamente a monte ("upstream") dello stesso.
Per questo il peso e la dimensione della nostra ninfa dovrà essere valutato congiuntamente alla forza della corrente ed alla profondità da raggiungere.
Chiaramente vale la regola: più la nostra ninfa sarà “leggera” e più dovremo lanciare a monte del pesce per permetterle di raggiungere correttamente la profondità necessaria.
Per aiutare l'affondamento della ninfa e il suo derivare in modo naturale verso il pesce (il cosiddetto “dead drift”) può essere necessario adottare un finale piuttosto lungo e tenerlo leggermente sollevato dall'acqua o eseguire qualche “mending” ribaltando la coda in modo che la ninfa non venga trascinata in maniera innaturale dalle correnti (si tratta di una specie di dragaggio).



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L'abboccata


L'abboccata si potrà manifestare sostanzialmente in due momenti:

1) l'abboccata in deriva: il pesce ghermisce la ninfa nel suo percorso verso valle. Spesso si può notare come il pesce si sposti in diagonale sulla linea della nostra ninfa e poi una volta raggiunta tale posizione si limiti ad aprire la bocca da fermo. Questo sarà il momento di ferrare.

2) L'abboccata a fine deriva: quando la ninfa inizia a sollevarsi perchè il nostro finale inizia a dragare (quando cioè la coda e poi il finale inizia ad essere messa in tensione dalla corrente) il pesce attirato dal movimento a risalire dell'esca la addenta. Il movimento a risalire può anche essere indotto volontariamente da un nostro colpo in alto del vettino della canna o da una strippata della coda, azioni che faranno compiere alla ninfa un movimento di scatto che interesserà sicuramente la nostra preda (il cosidetto “induced take” descitto da uno dei padri della pesca a ninfa il mitico Frank Sawyer)

La ferrata basandosi sul contatto visivo con il pesce, dovrà essere fulminea quando avremo la sensazione che esso abbia ghermito la nostra ninfa. Potrà succedere quindi di effettuare qualche ferrata a vuoto perchè tratti in inganno da uno scarto laterale del pesce o da un suo movimento sospetto. Ma se non siamo stati troppo maldestri e non abbiamo fatto troppa confusione non sarà un grosso problema.

L'attrezzatura

Non vi è un'attrezzatura particolare per pescare a ninfa a vista. A seconda degli ambienti in cui ci troveremo a pescare potremo adattarci usando la stessa canna e coda che stiamo usando per pescare a mosca secca.
Una canna leggermente più lunga di quella che usiamo a secca e con un'azione morbida forse ci potrebbe avvantaggiare nella gestione della deriva del finale e nel recupero del pesce con finali sottili.
Una volta fatto nostro il meccanismo di questa tecnica comunque in caso di necessità potremo pescare tranquillamente anche con un 7 piedi e 6...
Importanti invece sono gli occhiali polarizzanti che ci consentiranno di avere una perfetta visibilità di quanto succede sotto la superficie dell'acqua dal momento che è richiesta una concentrazione assoluta per scegliere il tempo della ferrata sulla base dei movimenti del pesce.

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Generalmente nella ninfa a vista non è necessario l'uso dello strike indicator, però se può aiutarci può essere utile inserire uno spezzone di nylon colorato di una ventina di cm sul finale in modo da individuare subito dove si trova e dove sta lavorando la nostra esca.

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Molto importante e anche avere una serie di ninfe di diverso peso per singolo tipo e misura in modo da riuscire a coprire il maggior numero di situazioni, dalla buca profonda un metro e mezzo alla piana di 50 cm.


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Un ultimo appunto riguardo l'affondabilità delle nostre ninfe:

– ninfe con una silouette esile affonderanno più velocemente di ninfe “grosse” e pelose con molto dubbing

– un finale sottile agevolerà la discesa delle ninfe verso il fondo ed una presentazione piùmorbida delle stesse

Spero di aver comunicato con questo piccolo scritto la mia passione per la pesca a ninfa a vista, che non ha niente da invidiare alla pesca a secca in schiusa.
A ninfa a vista si possono catturare praticamente tutti i pesci che si riescono a vedere: trote e temoli in primis, ma anche cavedani, barbi e quant'altre specie popolano i nostri fiumi e riali.
Non vi resta che trovare qualche corso d'acqua grande o piccolo che sia dove sia possibile avvistarei nostri amici pesci e tentare la loro cattura con questa affascinante ed emozionante tecnica!
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carlo alberto


Testo, foto e filmati sono tutti realizzati da carlo alberto
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#2 Jfish

Jfish

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Postato 01 September 2010 - 16:50 PM

:applaus:

Grande Carlo :up:
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#3 danibollo

danibollo

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Postato 01 September 2010 - 16:50 PM

ma come faremmo senza di te carlo alberto? :)

veramente bella questa mini guida!

:wink:

#4 dade979

dade979

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Postato 01 September 2010 - 17:37 PM

ottimo lavoro carlo...preciso e dettagliato :)

#5 The Legend

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Postato 01 September 2010 - 17:48 PM

:2thumbs: :2thumbs:
saluti

The Legend

#6 casari federico

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Postato 01 September 2010 - 18:00 PM

Bell'articolo..................................mi fai venire voglia di pescare a Ninfa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :)
Inventore dell'UNDERBAG FLAVOUR   :)

http://fedefly.blogspot.com/

#7 Mirko Salabracco

Mirko Salabracco

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Postato 01 September 2010 - 18:15 PM

bel lavoro :wink: .........camolaro :D :D :ironie: :badgrin:

#8 Pierflyer83

Pierflyer83

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Postato 02 September 2010 - 20:01 PM

Grande Carlo!!

Lavoro molto interessante e soprattutto molto utile.
Always think like a fish, no matter how weird it gets!!

Catch and release is a lifestyle

#9 Repele Dimitri

Repele Dimitri

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Postato 07 September 2010 - 12:30 PM

Ottimo CarloAlberto , come sempre number one :)
Gli Amici Della Topa
http://dimibsfishing....wordpress.com/


La classe non è acqua ma prosecco! [cit.Repele Dimitri ]

#10 walter

walter

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Postato 07 September 2010 - 15:12 PM

molto interessante :)



keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento icon_crazy.gif



 

лохі мы змаглі трапіць у ваш паршывы вэб -сайт з дапамогай дабрадушны вэб - качка


#11 Mirko Salabracco

Mirko Salabracco

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Postato 15 September 2010 - 18:06 PM

tecnica che nello scorso we in Slovenia ha reso bene su temoli difficili intenti a ninfare con spostamenti laterali a scatto ..... :2thumbs: :2thumbs: ringrazio Carlo per le dritte che mi ha dato in pesca con questa tecnica non affatto semplice :wink: ammetto..............ho peccato :D :D :D

#12 danibollo

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Postato 15 September 2010 - 21:39 PM

tecnica che nello scorso we in Slovenia ha reso bene su temoli difficili intenti a ninfare con spostamenti laterali a scatto ..... :2thumbs: :2thumbs: ringrazio Carlo per le dritte che mi ha dato in pesca con questa tecnica non affatto semplice :wink: ammetto..............ho peccato :D :D :D



camolaro anche tu!!!

:lol: :lol:

#13 Pierflyer83

Pierflyer83

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Postato 06 June 2011 - 22:04 PM

Ciao Carlo,

riesumo questo post per chiederti dei chiarimenti sull'azione di pesca.

Pratico la ninfa a vista in un chalk stream della mia zona. Le caratteristiche sono quelle tipiche del chalk stream, acqua lenta, molta vegetazione acquatica, alternanza di buche e piane. La larghezza è variabile dai 4 ai 7/8 metri (forse anche 10). Ci sono parecchi pesci (iridee, fario e marmorate), anche di taglia, molto ben visibili, ma anche un'elevata pressione di pesca.

Il mio dubbio ora è questo, a differenza delle tecniche di ninfa corta in acque veloci in cui quasi sempre l'azione di pesca si svolge di fronte a noi e pressochè perpendicolarmente, nella ninfa a vista come si deve svolgere l'azione di pesca?
In particolare, individuato il pesce in attività, dove si posiziona il pescatore? A valle? A monte? è conveniente effettuare lanci lunghi da distante, oppure è meglio cercare di avvicinarsi il più possibile.

Ho fatto diverse catture a ninfa in questo, ma ho come la sensazione che siano state catture abbastanza fortuite. Per la maggior parte dei casi catture avvenute in trattenuta con la ninfa che risale. Purtroppo in un luogo così frequentato mettersi a monte del pesce per fare la trattenuta vuole dire spesso giocarsi lo spot perchè le trote sono molto disturbate. Quindi ogni volta che mi accingo ad insidiare una trota in attività ho sempre il dubbio di quale sia l'approccio giusto.

Tu cosa consiglieresti?

Grazie!!
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#14 carlo alberto

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Postato 07 June 2011 - 16:52 PM

Ciao, ti dico alcuni accorgimenti che di solito uso, ma dovuti solo a mie esperienze...
l'approccio ideale e più "sportivo" è a risalire, quindi con il pesce che sta ninfando più a monte rispetto alla nostra posizione o in alcuni casi sulla nostra "linea".
Dipende molto dal tipo di pesce : per i temoli vale meno perchè non si spaventano, per certe trote in risorgiva è relativo in quanto sono abbaastanza "abituate" ai pescatori, per altre trote più scaltre invece è meglio stare più accorti..
Importante innanzitutto l'approccio in base a dove si trova il pesce (ceh vediamo) ovviamente e a che altezza dell'acqua lo vediamo ninfare.

Trota nel nostro sottoriva

Se la trota è nel nostro sottoriva a mezz'acqua conviene restare estremamente bassi (anche strisciando o comunque inginocchiati), arrivarle dietro ma a una distanza "di sicurezza" (tre o quattro metri per esempio) e lanciare praticamente solo il finale con la nostra ninfa per non spaventarla con volteggio di coda anche perchè siamo molto vicini a lei... lanciare ovviamente almeno un metro più a monte la nostra ninfa e lasciarla derivare verso il muso della trota con la corrente. Se la trota è "cattiva" cioè molto in attività non servirà neanche animare la ninfa ma si fionderà subito a prenerla con uno scarto laterale o verso l'alto. Se non fa una piega al primo passaggio e non l'abbiamo spaventata vuol dire che non siamo entrati in pesca (quindi ninfa troppo leggera che non arriva all'altezza del pesce) o che è una trota veramente difficle quindi inizia la sfida provando ninfe diverse e varie derive con movimenti a risalire alzando la punta della canna simulando la risalita di una ninfa...

Trota al centro o nel sotto riva opposto

Se vediamo la trota al centro del corso d'acqua suggerisco sempre il lancio verso monte (questa volta magari da un po' più distante e stendendo se serve anche qualche metro di coda.
In questo caso non utilizzo lo strike perchè la ferrata avviene a vista, ma la dinamica è più difficile : si lancia anche la coda e (cercando che la coda non arrivi sopra il pesce altrimenti si spaventerebbe)si cerca di far cadere la ninfa qualche metro a monte del pesce (poi dipende anche dal peso della nostra ninfa, in certi casi con micro ninfe pochissimo piombate lancio anche 2 metri a monte del muso del pesce) e si fa subito uno o due mending per far affondare bene la ninfetta senza mettere in tensione il finale (questo rallenterebbe la caduta verso il fondo), contemporaneamente si recupera la coda cercando di non averne molta "in bando" quando si "intuisce" che la ninfa è in zona utile e si trova quasi in prossimità del muso del pesce (circa un mezzo metro più a monte) o alzando la canna appena o dando una leggera strippata alla coda si anima la ninfa che si alzerà sott'acqua e se il pesce da segno di interesse spostandosi e aprendo la bocca si ferra ...

Se infine la trota ninfa delfinando a pelo d'acqua si pesca come a secca solo utilizzando ninfette di superficie non piombate che bevano un po' d'acqua e viaggino completamente sotto per 3-4 cm...la ninfata sarà visibile come una "quasi bollata" rompendo la superficie...

Dimenticavo utilizzo un finale abbastanza lungo sui 4 metri e mezzo che mi permette di variare a secca se iniziano a bollare...

Questo post è stato modificato da carlo alberto: 07 June 2011 - 16:57 PM

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#15 Pierflyer83

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Postato 07 June 2011 - 23:46 PM

Grazie mille Carlo!!

Ho le idee leggermente più chiare.

Appena si ferma sta pioggia vado subito a fare un po' di tentativi!!
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#16 lirenas

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Postato 06 November 2011 - 23:59 PM

complimenti

#17 Kobretti

Kobretti

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Postato 11 November 2011 - 14:32 PM

la ninfa a vista anche a parer mio è una tecnica molto utile in quanto si puo "stuzzicare" bene la trota che magari non ne vuole sapere di emergenti, segghe o streamers. l'unico inconveniente se così si puo definire è riuscire ad avvicinarsi il necessario restando pero invisibile al pesce che in aque limpide vede a una distanza maggiore pertanto bisogna sapere bene come vede la trota il che è utile anche quando si pesca a streamer ma soprattutto a secca per poter presentare nei migliori dei modi la nostra imitazione

#18 Ubi-san

Ubi-san

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Postato 26 January 2012 - 14:21 PM

Bella discussione!
Grazie Carlo Alberto! :applaus:
Per ri-uppare un pò il thread vi linko un video molto interessante di Oliver edwards (che è stato membro della nazionale inglese) a proposito della pesca a vista.

Reputo questa tecnica tanto difficile quanto emozionante.
Attualmente gli specialisti di questa tecnica sono i francesi.E' soprattutto dalla francia infatti che sono partiti gli spunti per lo sviluppo di questo modo di pescare!

saluti
You can fish all your life never knowing it's not fish you're after ...
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#19 Pierflyer83

Pierflyer83

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Postato 26 January 2012 - 22:02 PM

"It's fairly easy, all you do is lift"

Detto dal buon vecchio Oliver sembra facile, ma è proprio il momento esatto in cui si deve fare il "lift" quello più complicato :mrgreen:
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#20 Indro

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Postato 04 November 2012 - 20:57 PM

Ho letto tempo fa con molto interesse questo topic sperando che un giorno anche io riuscissi a fare qualche cattura in questo modo.

Durante l'anno purtroppo, vuoi per incompetenza mia o per mille altri motivi, non sono mai riuscito a praticarla ma, finalmente, questo sabato, si è presentata l'occasione...in riserva ovviamente.

La trota era li, in fondo la piana, ferma sul fondo. Non si schiodava: le ho messo sopra diverse imitazioni, ma nulla di nulla, stava sempre sul fondo. Ho pensato proviamo allora con una ninfa magari si smuove. Messo su una classica phaesant tail, lancio poco sopra la trota, subito lei si muove e, anche se non vedo direttamente che ha messo in bocca la ninfa, di istinto ferro et voilà:

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bella lei!! la ninfa è su amo 12 :)

un grande grazie a chi ha contribuito e riempire di informazioni questo topic! :D

Questo post è stato modificato da Indro: 04 November 2012 - 21:00 PM

La pesca a Mosca è un capolavoro dell’inventiva umana. (cit.)
Ampiamente favorevole al CbcR: Cresci bene che Ripasso
 


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