Premetto che non sono un integralista del catch & release, ma neppure del trattengo tutto sempre e comunque: questo per evitare spiacevoli equivoci :wink: Le mie sono scelte del tutto personali, anche se supportate da motivazioni tecnico-scientifiche. Per fare un esempio: ci sono specie ittiche in netto calo demografico, è il caso del luccio, per le quali il rilascio è una prassi quasi obbligata, almeno per me. Anche il bass, pur non risentendo dei problemi del luccio, è un pesce che rilascio quasi sempre, tra l'altro è una delle specie ittiche che più si prestano al catch & release, sia per la struttura dell'apparato orale che per come lo si pesca (generalmente con ami singoli). Più complesso il rilascio del luccio, soprattutto in caso di utilizzo di esche imitazione, come le swim bait, che spesso vengono ingoiate dai grossi esemplari. In tal caso diventa piuttosto difficile un release indolore, soprattutto se non si è assistiti. Diciamo che l'utilizzo di un apribocca e di una pinza a becchi lunghi facilita molto le operazioni, tuttavia alle volte una o più ancorine possono essersi piantate rovinosamente tra le branchiospine, Allora sono dolori. Se si ledono il luccio è un pesce morto :? Meglio allora, senza falsi pudori, trattenerlo, piuttosto che lasciarlo marcire in acqua o preda degli uccelli. L'alternativa efficace è la pesca, per scelta, con esche mono amo. In tal caso le operazioni di rilascio sono quasi sempre efficaci (non indolori). Veniamo alle trote. Ecco, qui vorrei soffermarmi un po'. Ci sono specie ittiche, è il caso appunto delle trote, ma anche del persico reale, che sono assai apprezzate per le loro carni. Anche personalmente, proprio per scelta, trattengo ogni tanto alcuni esemplari da gustare a tavola, senza fisime o falsi pudori :wink: Ribadisco: alcuni esemplari, nei termini di legge (per esempio la legislazione vigente permette di trattenere solo pochissimi esemplari, 1 o 2 max, di trota marmorata di misura minima di 40 o 50 cm). Bene, nel caso ci sia la necessità/voglia di mangiarsi un pesce pregiato, non vedo perchè ci si dovrebbe fare degli scrupoli :? E' chiaro che si fa meno danno se si trattengono trote immesse, rinnovabili, ma si sta parlando sempre e comunque di pochi esemplari e il danno in questo caso non lo fa certo il pescatore.......Diferente è il discorso relativo alle slamature, e qui sono d'accordissimo con Ivan from Trigno su un suo recente commento. Capita, molto più spesso di quanto si pensi, di allamare in profondità, sia con rotanti che con minnow non certamente piccoli, anche esmplari di taglia medio-piccola, che sanguinano copiosamente. Anche di recente ho agganciato con un Mepps del n.3 una fario di 26 cm che si è fatta sparire tutto il rotante in gola, con l'ancorina saldamente piantata (tutte tre le punte) tra le branchie. Impossibile salvarla. In tal caso non ci sono ne Santi ne scusanti:anche se il No kill è una filosofia comportamentale, qui non c'è nullada fare Bene, queste sono le mie considerazioni :wink:
Dato il "quoto" da parte di Federico, e la vicinanza dell'argomento, copio anche qui il mio intervento...Si parlava di una stupenda cattura di Marmorato, una fantastica marmorata bel oltre i 50 cm che aveva quasi ingoiato l'artificiale, ma che il nostro amico fortunatamente è riuscito a restituire integra alle acque dell'adige! Poi seguiva una riflessione sul fatto che a volte molti pescatori abbiano il luogo comune di non riuscire a slamare un pesce perche allamato in modo critico, e spesso adottino questa causa come una scusa (per trattenerlo ?), quando basterebbe un po piu di impegno per slamare il pesce in modo esatto e soddisfacente....
ecco il mio intervento...."Complimenti per la bellissima cattura, e credo che la soddisfazione sia doppia proprio perche si trattava di un conto in sospeso! complimenti!!
ma anche io devo dire la mia....purtroppo non mi trovi d'accordo....io pratico il catch and released al 99% (quell'1 % è rappresentato dalle primissimissime catture della mia carriera, che ho trattenuto e quindi vanno messe in percentuale)....ma non solo....un paio di volte mi è capitato di ritrovarmi trote di 8 etti con un martin del 4 allamato ben oltre la lingua (verso l'interno) con naturalmente le 3 ancorette e relativi ardiglioni conficcati.....b'è non c'è stato verso di slamarla, le ancorette erano "dure da muovere" e dopo infiniti tentativi delicati mi sono visto costretto a forzare...e la trota ha cominciato a sanguinare in modo esagerato.....dei due casi una volta l'ho trattenuta, e una volta l'ho rilasciata, preso dalla compassione per quello spendido esemplare, ma non l'ho piu rivista ne pescata a distanza di anni.....(era un posto ristretto e per niente battuto....)"
Su questo, quindi, non aggiungo altro.
Aggiungo invece qualcosa su quanto detto da Federico....soprattutto riguardo al luccio: come gia detto, il luccio è una specie ittica in forte calo demografico, e ce ne accorgiamo tutti ogni giorno di piu! E sappiamo tutti che il luccio, anche esemplari non per ferza grandi, molto spesso ingoiano completamente le nostre esche (e qui ci rifacciamo al discorso di prima)....come ha detto Federico, parte del problema verrebbe risolta con l'adozione di esche monoamo che faciliterebbero notevolmente la slamatura SIA PER NOI CHE PER IL LUCCIO STESSO...mi riferisco in particolare alle esche siliconiche che hanno l'ancoretta sul ventre e l'amo singolo sul dorso...bè, la rimozione dell'ancoretta sul ventre (che è rivolta verso la coda in fase di nuoto e quindi è facile che venga ingoiata) sarebbe un operazione che renderebbe appunto molto facilitata la slamatura! per 3 motivi principali, a mio parere....1= naturalmente slamare un amo singolo di grandi dimensioni, è piu facile che farlo con un'ancoretta! 2= data la collocazione dell'amo singolo, il luccio si allamerebbe nella parte superiore "del becco" e in una zona non troppo interna! 3=parliamoci chiaro....il lucccio quando mangia, MANGIA! capisco che molti non vogliano assolutamente rinunciare ad una anche minima percentuale di evitare che il luccio si slami, e che a volte trovano il luccio sempre allamat all'ancoretta invece che all'amo singolo...ma a mio parere è proprio l'ancoretta che evita che il luccio si allami all'amo singolo! quando il luccio mangia, l'ancoretta fa subito presa e quindi tiene l'esca attaccata nella parte inferiore della bocca, e quindi è normale che l'amo singolo non faccia presa, anche in seguito a ferrata....secondo me eliminare l'ancoretta renderebbe in tutto piu facile perche sono sicuro che il luccio si allamerebbe benissimo anche con l'amo singolo SE FERRIAMO...inoltre, per chi vuole evitare questo problema, forse cosi facendo si evita che si allamino i piccolini e dico PICCOLINI, perche gia un luccio di 40 cm potrebbe allamarsi tranquillamente... quindi non abbiate paura!!! :wink:
ed ora un accenno sulla mia idea sul catch and release...a mio parere, l'adozione da parte di un pescatore di questa pratica, è influenzata in modo quasi assoluto dal luogo di pesca che si frequenta e soprattutto dal rapporto che il pescatore ha con questo posto (premetto che non è il mio caso, perche io come gia detto sono prima animalista e poi pescatore, amo gli animali, soprattutto i pesci, e pratico la pesca perche mi permette di stare a contatto con loro e con la natura e soprattutto mi permette al 99%dei casi di rilasciarli vivi e vegeti)....ma torniamo al discorso...
ad esempio.....se uno frequenta un torrente che ha vicino casa, è da sempre il suo spot segreto di pesca e magari non è per niente battuto, sicuramente avra cura di preservare il posto e i pesci che ci sono, sia perche cosi avra una riserva di pesca naturale propria, sia perche col passare del tempo avra maturato un rispetto tale per quel posto e quei pesci, da non riuscire a vederne morire nemmeno uno.....al contrario se si frequenta un fiume, super battuto magari, saltuariamente, quel fiuem e quei pesci non ci lasciano niente dentro, e trattenerli non ci fa nessun effetto......ripeto che questo è un discorso che non mi riguarda e che non credo si possa effettuare per gli animalisti e amanti degli animali a livelli quasi estremi come me....ma secondo me, è un discorso che riguarda molti pescatori soprattutto quelli "a meta " tra in c&r e non...
ciao, ivan
-Il Catch And Release non è un modo di dire... non si rilascia un pesce perchè "è il regolamento" o perchè "spero di ritrovarlo e riprenderlo"...un pesce lo si rilascia per la semplice e genuina ammirazione di esso... quando si è colpiti dalla bellezza della natura che ti circonda e dei suoi abitanti, quando si è consapevoli della loro straordinarietà, sia nella loro bellezza che nei loro comportamenti, il C&R diviene non una scelta, ma una semplice ed ovvia conseguenza...e la giusta compensazione per quel piccolo peccato d'egoismo qual'è la pesca; non si puo rovinare tutto ciò, perchè è strordinario.-
-Il miglior modo per godere di questo paradiso, è pescarci-
-La frase più bella del mondo non è "ti amo" ma "ce l'ho!!"-