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C & R - Le vostre idee


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646 risposte a questo topic

#21 Mattia

Mattia

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Postato 25 August 2007 - 17:25 PM

nei sacchetti della COOP li metto appena devo portarli a casa se no li tengo nella rete in acqua, poi è indiscutibile che se si rilasciassero ce ne sarebbro certo di più, e poi, senso del possesso, che intendi? :)
Tu nella tua vita non hai mai portato a casa uno dei bei cavedani che peschi ogni giorno? :D
credici ed il resto verrà da sè. non mollare mai!!!

Mattia 17 anni !!

#22 Giordaloco

Giordaloco

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Postato 25 August 2007 - 17:44 PM

La mia vita è stata lunga e per trent'anni ho sempre portato a casa quello che pescavo ; mia nonna sapeva fare in modo squisito tutti i i tipi di pesce , anche le polpette di cavedano e le savette in carpione :wink: ; ma erano altri tempi , i pesci pullulavano in tutte le acque ed io non mi ero ancora fatto una coscienza della situazione; ma adesso sono più di trent'anni che non porto a casa un pesce a meno che non sia irrimediabilmente lesionato.

Ho preso coscienza che le cose per i pescatori stanno andando di male in peggio , inquinamento , lavori in alveolo , centrali , chiuse e tutto il resto, ma sono tutte cose per cui io posso fare ben poco ; io posso solo rilasciare un pesce sperando che cresca e venga a ritrovarmi l'anno dopo.

Bada bene , non lo faccio per falsi sensi morali , allora tanto varrebbe smettere di pescare , ma solo perchè sono convinto che che se tutti lo facessero , potrebbe anche darsi che avrei meno cappotti e pesci più grandi , mio interesso personale ?? Mio tornaconto?? certo che si , mica dico di essere un santo :wink: :D
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#23 Mattia

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Postato 25 August 2007 - 18:01 PM

Beh, Giorda, tutte parole sante... visto che tu mi hai detto di tutti i pesci in diminuzione, potresti spiegarmi cause, luoghi, perchè nell'Oglio sono sì diffidenti, ma non mancano
credici ed il resto verrà da sè. non mollare mai!!!

Mattia 17 anni !!

#24 Giordaloco

Giordaloco

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Postato 25 August 2007 - 18:25 PM

Le cause della loro diminuzione sono talmente tante che non è possibile svilupparle quì in modo organico e completo , basta leggere i giornali e guardarsi in giro; tu dici che i pesci ci sono , non lo metto in dubbio , ma avresti dovuto vedere quelli che c'erano 30-40 anni fa, branchi di pighi e savette da riempire la visuale , cavedano che quando fregavano non cpaivi dov'era l'acqua e dove erano i pesci , alborelle che quando deponevano camminavi su tappeti di uova, barbi che risalivano e torrenti del Comasco e non robetta cose da 2-3 chili , persici da oltre il chilo come se piovesse; adesso sono solo le spoglie , certo di piccoli e minutaglia ce n'ìè ancora , cavedani , anche se non grossi come una volta pure , ma savette , pighi, persici, lucci, tinche sono rarefatti e da quì le esigue catture . :wink:
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#25 r1diego

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Postato 25 August 2007 - 18:38 PM

nulla da aggiungere a quello detto da Giorda :wink: condivido e pratico come lui :) e per gli stessi motivi :wink:

come c'e' la goccia che fa traboccare il vaso :roll:
c'e' anche una goccia assieme ad un'altra che si forma il mare :wink:
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#26 Mattia

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Postato 25 August 2007 - 20:00 PM

penso che dopo questa discussione starò più attento ai miei amici pesci. grazie Giorda e a tutti voi. :2thumbs: :2thumbs: :2thumbs: :gott:
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#27 Drum

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Postato 25 August 2007 - 22:13 PM

Io non parlo di C&R cieco e ottuso o talebanico , e nemmeno di C&R etico o morale , parlo solo da prammatico , se si rilasciassero i pesci ce ne sarebbero certo di più , e questo è indiscutibile , inquinamento o no. :D

8)
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Noi siamo in grado di prenderci cura di loro".
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#28 tito

tito

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Postato 27 August 2007 - 08:45 AM

Ciao mattia, se tieni il pescato in una nassa adeguata e sei stato attento a slamare il pesce non dovresti avere problemi, altro discorso per retini che non permettono al pesce di muoversi e ossigenarsi
C&R non vuol dire solo prendi e rilascia, ma anche maneggiare il pesce nel modo corretto e magari utilizzando le attrezzatura più adatte come ami senza ardiglione e fili di diametro maggiore per far durare il meno possibile il “combattimento” stressando meno il pesce e portandolo a guadino con meno acido
Io ho detto he faccio C&R totale sempre e cmq, uno o due perca l’anno me li porto a casa e ogni tanto (ma proprio tanto) pure una tinca, tengo solo un occhio di riguardo per certe specie ittiche a rischio
Credi siano i siluri i colpevoli della quasi totale scomparsa di alborelle nell’oglio? 3 o 4 anni fa stavo pescando in quel di cividate a passata, a un certo punto comincio a vedere i pesci nella nassa aggallare, poi hanno iniziato a scendere a valle nell’ordine : alborelle, persici, barbi e cavedani, schizzavano fuori dall’acqua come impazziti e saltavano addirittura sulle rive, ho chiamato provincia che mi ha detto di chiamare quella di brescia che non ha fatto un emerito c…o, alla fine ho chiamato il giornale “l’eco di bergamo” e solo quando sono arrivati dopo circa 3 ore si è deciso ad arrivare sindaco e scagnozzi (ovviamente già contattati tramite caccia e pesca benassi), in sintesi uno stabilimento aveva sciacquato le proprie vasche e aveva “ovviamente” scaricato in oglio il fantastico lavaggio, risultato una multa (non ricordo se è la 2 o la terza) e tutto finito lì
Ovviamente il danno che può fare un pescatore non ha niente a che fare con queste dimensioni ma cmq sia è un danno, che ti piaccia o no e seppur piccolo che sia è sempre un danno
Ormai saranno 6 anni che pesco siluri in un ecosistema chiuso (lago), non ho mai visto così tanto vivo come negli ultimi due anni con i siluri che arrivano a 70kg, fai conto da quanto è che ci sono e nemmeno lo sapevamo, ora il numero di catture è sensibilmente diminuito, la natura alla fine ci mette sempre una pezza e col tempo si ricrea un equilibrio perduto ma se i siluri fossero così dannosi e non lasciassero vivo nemmeno un pesce perché andiamo a pescare in europa dell’est? Perché i lori fiumi e i loro laghi sono pieni di pesce nonostante i siluri arrivino proprio da loro?
Cerca di farti delle tue idee in base alle esperienze vissute sui fiumi e laghi e non solo su quello che ti propinano certe riviste “specializzate” , il problema più grande dei pescatori è la mancanza di “educazione e rispetto” naturalistico e finchè si continueranno a vedere fiumi, laghi e ovviamente pesci come “messi a nostra disposizione” credo che siamo ancora lontani dal poterci considerare pescatori :wink:
ciao

#29 r1diego

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Postato 27 August 2007 - 12:31 PM

favoloso :wink: bel discorso :wink:
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#30 walter

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Postato 27 August 2007 - 13:52 PM

:2thumbs: :respekt: :gott:



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#31 Giordaloco

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Postato 27 August 2007 - 14:03 PM

Tito , hai estimatori :wink: Con rispetto ma te lo appoggio :up: :up:
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#32 tito

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Postato 27 August 2007 - 15:24 PM

grassie :ops:

#33 Drum

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Postato 27 August 2007 - 21:13 PM

:up: :up: :up: :up: :up:
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#34 LucaFMX

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Postato 15 September 2007 - 17:48 PM

Riporto qui un articolo ke ho letto ieri, e ringrazio il buon Alessandro (autore dell'articolo) ke mi ha dato modo nonche' il permesso di copiaincollare.

Titolo: C&R, ma come?
Autore: Alessandro alias alexs2007

Ciao,
siccome sono biologo e pescatore, ho spesso riflettuto su cosa possa esser inteso per catch & realese.

Intanto diciamo subito una cosa, noi cacciamo pesci, di ogni specie, dimensione ed ecologia (intesa come acqua dolce, salata ecc) ma l'architettura generale del loro corpo, la loro fisiologia ed etologia è certo sovrapponibile.

Da questo ho ricavato (non ho inventato nulla ben inteso...) alcune considerazioni:

Guardiamo un immagine:

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Ora questo bel bb è stato catturato, diciamo con un amo 1/0 e senko da 4", ha lottato per un 5 minuti esaurendo completamente le sue riserve metaboliche (al limite dell'infarto se parlassimo di un uomo).

Nell'ipotesi migliore é stato catturato dal belly ed allamato nella prima parte del tratto orale, l'amo diciamo owner ha trapassato con l'ardiglione la forte e spessa struttura ossea di cui si articola la sua bocca.

Viene estratto dall'acqua con giusta presa (pollice interno alla bocca) e si cerca di slamarlo.

Facendo pressione sul gambo dell'amo in direzione opposta all'ardiglione questo non molla la presa, 3,4,5 strattoni e non molla, allora prendo le pinze, afferro saldamente l'amo per la curva e zack, uno strattone deciso e viene via, avete notato magari la scossa muscolare che percorre il bb in quel momento?

Bhé, sappiate che lo shok per il dolore provato basta per ucciderlo (nel giro di pochi minuti).

Sappiate che una efficacissima tecnica di tortura (umana) consiste nel trapanare senza anestesia un molare del malcapitato, ebbene, pur non trattandosi di un organo nobile, ma di un organo cavo contenente terminazioni nervose, è riportata in letteratura la frequente morte dell'interrogando per arresto cardio-circolatorio (ti scoppia il cuore dal male). E questo in una specie (l'uomo) che non ha come preminente mezzo d'esplorazione dell'ambiente circostante la bocca, cosa assolutamente vera invece per i pesci.

Se poi il nostro è ancora vivo, ci vuole la foto, siccome la foto va corredata da dati, magari lo si appoggia sul piano centimetrato del belly, quasi certamente asciutto.

Morale, 5-6 minuti d'anossia in condizioni di stress elevatissimo, asportazione del muco protettivo sulla rima orale interna ed esterna ( e si, anche se vi bagnate la mano che lo agguanta, la pressione esercitata è sufficiente a ciò), asportazione GRAVE del muco protettivo e di scaglie da un fianco del corpo, e, finalmente rilascio.

Bhé vi dico onestamente che mi piacerebbe produrre un esperimento in acquario, ma credo di non allontanarmi dal vero dicendo che su 10 pesci 2 andranno a morire, lentamente, magari non subito, magari per una micosi (infezione di origine fungina) superficiale, magari non prima d'aver infettato altri congeneri.

Vi sarà certo capitato di catturare pesci con segni sul labbro inferiore simili ad una escoriazione, una bruciatura, di forma ovaloide-circolare, bhé quello è l'inizio di un'infezione fungina e/o batterica, facilmente letale.
Dico facilmente letale perchè i pesci, al contrario di noi, hanno una pelle diciamo così, estremamente permeabile verso l'ambiente esterno, pesci pelagici presentano spesso identiche concetrazioni saline nei liquidi interni rispetto all'acqua in cui vivono.
Ecco a cosa serve lo strato di muco che TUTTI i pesci hanno esternamente al corpo, ha una funzione tipicamente anticorpale e di barriera verso qualsiasi agente nocivo esterno, non ultimi quelli chimici.

E parlo di pesci catturati con amo singolo, grande, che non è penetrato nel tratto interno del cavo orale, dove iniziano le branchie per intenderci.

Avete mai preso un bb o altro con un Rapala DT Sure Set Series (quelli con le WMC rosse asimmetriche)?
Io si, tre punte in bocca ( e gia ti voglio vedere a slamarlo) di quella anteriore e la punta più grande dell'ancorina posteriore conficcata nel ventre, tutta, fino alla curva dell'amo...

Personalmente continuo ad usarli perche mi piaciono i colori e il nuoto ma gli cambio le ancora prima.

Se poi il nostro viene tenuto, come nella foto, facendolo reggere per la mascella inferiore su tutto il peso del corpo, allora il danno è pressoché certo, e mi spiego.

I pesci vivono in acqua (non lo sospettavate vero?) e questa li sostiene con la spinta di archimede, quindi la loro struttura ossea è evoluta per contrastare un certo tipo di forza di gravità detratta della forza esercitata dalla suddetta spinta idrostatica.
Il loro scheletro e le loro articolazioni sono fatte per contrastare quelle forze e non la pura forza di gravità lorda che si trovano a combattere una volta portati in ambiente aereo.

Morale, il pesce nella foto, rimesso in acqua, sarà quasi certamente morto di fame, trovandosi con una articolazione orale fortemente danneggiata, o nel caso più fortuito, non si sarà più potuto riprodurre, perchè i bb nelle competizioni tra maschi e nel corteggiamento delle femmine usano la bocca, strano vero per un pesce che ha una bocca enorme.

Ancora, mi è capitato di vedere spesso pesci rilasciati lanciandoli sulla sup dell'acqua: fate la differenza, fatte le debite proporzioni tra la struttura forte e chiusa della nostra gabbia toracica saldata al centro davanti al cuore in un piastrone osseo (lo sterno) e le delicate spine libere e fluttuanti di un bb o quelle ancora più lasse (le noiosissime meiospine che vi vengono in bocca quando padellate un luccio, quelle sparse liberamente nelle carni e non saldate alla colonna vertebrale): la differenza stà nel fatto che un neonato ad es. è possibile afferrarlo e sollevarlo di peso sotto le ascelle senza provocargli danno alcuno (in genere ridono dopo i primi attimi) mentre in un pesce sorretto appoggiandogli una mano sotto il ventre o stringendolo sopra la schiena emorragie e traumi interni sono quasi certi.

Ma noi parliamo di un pescatore dal belly, e se lo prendiamo da riva o da sulla barca?

Questi si dibatte e salta nell'acqua bassa o sulle fiancate ed entrobordo, sbattendo col peso suo netto (vedi su) su di una sup dura dalla quale madre natura non lo ha protetto: morte certa, per emorragia interna o molto più semplicemente perché gli scoppia la vescica natatoria, ecco perché spesso appena rilasciati filano diritti verso il fondo, con nuoto molto angolato, non per rifugiarsi ma perchè proprio vanno giù, a picco.

In merito alla fragilità della vescica natatoria (che è una sacca sigillata, contiene anidride carbonica d'origine metabolica, non comunica in alcun modo con l'esterno e non c'entra nulla con i ns polmoni che funzionano invece a mantice per capirci), sappiate che basta che il pesce sbatta sulla superficie dell'acqua diciamo "di pancia" (pensate alle panciate di un tuffo maldestro in piscina) per lasciarci le penne in seguito ad un rilascio alla cowboy lo chiamo io.

Ed è illusorio consolarsi con le solite, mitiche, immagini della trota allamata con già un amo arrugginito nel labbro perché è altrettanto evidente che tutti gli altri pesci che muoiono in seguito a rilascio non verranno ripescati.

In seguito a tutto ciò ho deciso, personalmente quanto segue:

1) a costo di perdermi swimbait da 30 euri non forzo i pesci più di tanto: gli faccio meno male e li esaurisco di meno.
2)non li faccio MAI saltare, né sull'acqua tantomeno in barca
3) il pesce lo prendo per il labbro inferiore, tengo fuori dall'acqua solo la testa, lo slamo PAZIENTEMENTE, foto rapidissima senza poggiarlo su nulla di asciutto e via lasciandolo scivolare dolcemente in acqua.
Da riva non lo porto MAI a terra se voglio rilasciarlo, ma lo slamo in due spanne d'aqua, basta che la profondità sia maggiore della lunghezza del suo corpo.
Dalla barca lo slamo fuori bordo.

Non pesco in mare quindi non saprei come fare in caso di scogli, banchine, frangiflutti e simili, i volenterosi sapranno come aiutarci e consigliare per il meglio.

Aborro guadini a sacco e tela asciutta ovviamente, meglio afferrare una trota per la mosca o per l'amo e cercare di slamarla lasciandola in acqua.

Idem per nasse, cestini vari da immergere nell'acqua per pesare la pescata finale prima del rilascio, il pesce si stressa pèer le ristrettezze e se ce ne è uno malato su venti alla fine li infetta tutti.

Per i carpisti e tutti i ciprinidi in genere son cavoli amari...chi afferra le anguille o altro con stracci vari avrà ormai già capito l'esito del suo opereato.

4) non metto MAI in posizione orizzontale fuori dall'acqua un pesce
5) se non è un bb me lo avvicino con la lenza e lo afferro per la coda, all'attaccatura con il corpo, con guanto senza-dita in neoprene sulla mano sinistra (d'altronde si sa, farlo "col guanto" è un pò come fumare col filtro, si sente un pò meno, però..!!.zwinkern cit. F.Guccini)
6) stò provando a schiacciare gli ardiglioni di un pò di tutto, al momento ancora non sò bene come e se si perdano più pesci.
7) sostituisco quelle ancorine pericolose, anche per le dita, con ami un pò più pacifici.
cool evito rilasci, pose e quant'altro alla pecos bill, sempre immergere il pesce dolcemente in acqua, si alla respirazione artificiale (farlo andare avanti e indietro nell'acqua in posiz orizzontale per ossigenargli le branchie rapidamente) a meno che ciò non comporti l'inosservanza di uno dei succitati punti, i pesci sanno nuotare e ritengo difficile che possano annegare.
9) non peso mai un pesce, tutt'al più ne stimo la lunghezza affiancandolo al manico della canna di cui conosco la lunghezza.
10) per quanto poi riguarda il trattenere un capo eccezionale, è noto che i pesci depongano le uova in proporzione al peso vivo, tanto più sono grandi, tante più uova deporranno...


Aggiungo una considerazione: i bb praticano cure parentali, vegliano il nido di deposizione e dopo schiusa vegliano per un certo periodo gli avannotti, difendendoli da fenomeni di cannibalismo.

Perché non si potrebbe cercare di attuare un fermo di pesca nel periodo riproduttivo come si fa per altre specie, invece di tirare a vista direttamente sul nido come ho visto fare spessissimo?

Se vogliamo trovare del pesce quando andiamo a pescare, credo dipenda in primis da noi il far qualcosa per preservarne l'esistenza, senza cercare di scagliarci inutilmente sempre e solo verso elementi quali i pesci alloctoni o l'inquinamento contro i quali, in quanto pescatori, ben poco possiamo intervenire.

Mi piacerebbe conoscere le vostre idee e suggerimenti in merito.

Grazie a tutti che hanno avuto la pazienza di leggermi

PS: nessun biasimo o intenzione offensiva verso il prorpietario della foto, acclusa solo ed esclusivamente a titole d'esempio



[questo da parte mia, spero ke tutti possiate apprezzare questo articolo, ke io stesso ho apprezzato molto, e ke mi ha aperto moltissimo gli occhi, e ke di sicuro fara' cambiare il mio comportamento (piscatorio) in futuro]
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#35 Giordaloco

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Postato 15 September 2007 - 18:18 PM

Pur condividendo quanto sopra esposto alcuni passi mi sembrano esagerati ; non sono biologo ma sono stato oltre che pescatore da sempre anche acquarista per più di 30 anni, per cui posso basarmi solo su quella che è un'esperienza pratica , senza riscontro effettivo.

sappiate che lo shok per il dolore provato basta per ucciderlo (nel giro di pochi minuti)



Questo potrebbe essere , ho riscontrato quando pescavo ancora trattenendo il pesce in nassa che alcuni esemplari, anche allamati leggermente morivano, forse per questa causa.

Morale, 5-6 minuti d'anossia in condizioni di stress elevatissimo, asportazione del muco protettivo sulla rima orale interna ed esterna ( e si, anche se vi bagnate la mano che lo agguanta, la pressione esercitata è sufficiente a ciò), asportazione GRAVE del muco protettivo e di scaglie da un fianco del corpo, e, finalmente rilascio.



Per questo consiglio sempre il rilascio non oltre i 30 secondi e di toccare il pesce il meno possibile, non servono foto artistiche per dimostrare una cattura

mentre in un pesce sorretto appoggiandogli una mano sotto il ventre o stringendolo sopra la schiena emorragie e traumi interni sono quasi certi.



Su questo sono meno d'accordo ; se maneggiato con cura e non strizzato come un calzino per me i traumi non sono così certi.

Questi si dibatte e salta nell'acqua bassa o sulle fiancate ed entrobordo, sbattendo col peso suo netto (vedi su) su di una sup dura dalla quale madre natura non lo ha protetto: morte certa, per emorragia interna o molto più semplicemente perché gli scoppia la vescica natatoria, ecco perché spesso appena rilasciati filano diritti verso il fondo, con nuoto molto angolato, non per rifugiarsi ma perchè proprio vanno giù, a picco.

In merito alla fragilità della vescica natatoria (che è una sacca sigillata, contiene anidride carbonica d'origine metabolica, non comunica in alcun modo con l'esterno e non c'entra nulla con i ns polmoni che funzionano invece a mantice per capirci), sappiate che basta che il pesce sbatta sulla superficie dell'acqua diciamo "di pancia" (pensate alle panciate di un tuffo maldestro in piscina) per lasciarci le penne in seguito ad un rilascio alla cowboy lo chiamo io.


Sono convinto che nelle situazioni sopra qualche danno sicuramente viene patito, ma dare per certo la lacerazione della vescica natatoria mi sembra sospettosamente esagerato ; avendo trattenuto pesci che hanno subito questo tipo di trauma per vivai o trasferimenti in laghetti di allevamento posso assicurare che questa eventualità è estremamente rara.

Per tutto il resto sono d'accordo ; però sono perplesso : anche limitando al massimo i rischi pescando il pesce si danneggia sempre , però non penso a livello terroristico di quest'articolo , non solo , non saprei come fare , continuando a pescare ad evitarlo ; prendendo anche tutte le precauzioni tipo ami senza ardiglione , slamatura in acqua (non tutti i pesci sono facili per questo metodo), nessuna nassa e altri trattamenti adeguati sono sicuro che un 2-3% delle catture finiscono male ; bene , pur sostenendo il C&R sono disposto ad accettare tale perdite, sempre meglio che il non farlo :wink:
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#36 LucaFMX

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Postato 15 September 2007 - 19:09 PM

puoi leggere tutto il post sul forum degli ADS... con dibattute e risposte...ad ogni modo voleva evidenziare i casi estremi! :wink:
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#37 Mattia

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Postato 16 September 2007 - 09:14 AM

beh, Luca, un articolo perfetto :wink:
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#38 walter

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Postato 16 September 2007 - 11:02 AM

buon articolo, considerazioni molto interessanti, ma per certi aspetti ho i miei dubbi... mi pare troppo estremista.



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#39 Drum

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Postato 16 September 2007 - 13:13 PM

A mio parere qualcosa su cui riflettere nell'articolo c'e', tipo come trattenere il pesce, che sia per slamarlo,
sia se e' per fare foto.
Io ho avuto spesso discussioni sul fatto che il pesce soffre o che comunque viene danneggiato.
Tenerlo fuori troppo tempo dal suo ambiente naturale, strizzarlo perche' non si riesce a togliere l'amo( purtroppo l'ardiglione complica le operazioni e danneggia in modo irreversibile il pesce), ma prima di tutto lo stress per la lotta, sono certamente momenti particolari, dove a volte si determina la sopravvivenza del pesce che abbiamo catturato.

fili di diametro maggiore per far durare il meno possibile il “combattimento” stressando meno il pesce


Purtroppo, in questo sono " costretto " a pensarla diversamente, in certi fiumi e soprattutto pescando i temoli, se usi fili dello 0,12 o superiori, ho risolto il mio problema di disoccupato, avro' tanti di quei cappotti e felpe da aprire un'attivita' commerciale...sono daccordissimo su questa che e' una verita', il pesce si stressa molto nella lotta, ma io proprio non trovo un'alternativa, il bello della pesca e' anche cercare di fare tutto quello che ti permette di catturare, e scendere di diametro, a volte e' indispensabile.

Aborro guadini a sacco e tela asciutta ovviamente, meglio afferrare una trota per la mosca o per l'amo e cercare di slamarla lasciandola in acqua.
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Anche il guadino, guardandola bene, a volte ci vuole. Una trota di buona stazza,appena riesci ad averla a tiro di mano, ti riprende subito qualche metro di coda, e quindi altro stress che con un guadino adatto, a maglie fini, avrei sicuramente evitato.

Ecco a cosa serve lo strato di muco che TUTTI i pesci hanno esternamente al corpo, ha una funzione tipicamente anticorpale e di barriera verso qualsiasi agente nocivo esterno, non ultimi quelli chimici.


Questo e' verissimo, magari chi comincia a pescare non lo sa, ma i pesci che prende in mano per slamarli, ci lasciano tutti il loro muco sulle mani, anzi qui per farlo capire sarebbe quasi meglio consigliare a chi pesca di slamare almeno una volta il pesce senza bagnarsi le mani, cosi'da capire bene che sulla mano usata alla slamatura, rimane questa specie di " pellicola trasparente" che non e' altro che il muco protettore citato sopra e che protegge il pesce anche dal freddo, oltre che dagli agenti nocivi.

Se poi il nostro viene tenuto, come nella foto, facendolo reggere per la mascella inferiore su tutto il peso del corpo, allora il danno è pressoché certo, e mi spiego.

I pesci vivono in acqua (non lo sospettavate vero?) e questa li sostiene con la spinta di archimede, quindi la loro struttura ossea è evoluta per contrastare un certo tipo di forza di gravità detratta della forza esercitata dalla suddetta spinta idrostatica.
Il loro scheletro e le loro articolazioni sono fatte per contrastare quelle forze e non la pura forza di gravità lorda che si trovano a combattere una volta portati in ambiente aereo.

Morale, il pesce nella foto, rimesso in acqua, sarà quasi certamente morto di fame, trovandosi con una articolazione orale fortemente danneggiata, o nel caso più fortuito, non si sarà più potuto riprodurre, perchè i bb nelle competizioni tra maschi e nel corteggiamento delle femmine usano la bocca, strano vero per un pesce che ha una bocca enorme.

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sono certamente daccordo sul non tenere il pesce da immortalare in quel modo, le poche foto postate da me li riprendono sempre in acqua e comunque poco al di fuori, Il Giorda ha detto la cosa piu' giusta, pochi secondi e via in acqua e se li volete "spiaggiare" per fotografarli meglio, anche qui un guadino potrebbe essere utile, sempre a maglie fitte, perche le maglie bagnate, anche se lo avete tirato a riva sul terreno, non permettono il contatto col terreno asciutto da parte del corpo del pesce con relativo muco compromesso.

9) non peso mai un pesce, tutt'al più ne stimo la lunghezza affiancandolo al manico della canna di cui conosco la lunghezza.
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Avendo fatto stampe fotografiche che 20 anni,di vari formati, dal 13x18 al 30x45, penso di poter stimare la lunghezza del pesce non certo in modo preciso, ma mi basta andarci vicino, a occhio, e quindi senza nemmeno toccarlo o tirarlo fuori dall'acqua
di sicuro non porterei mai con me bilancini da taschino per uncinare un pesce solo per vantarmi poi al bar del suo peso, per poi rilasciarlo dopo aver creato quei problemi al pesce gia' citati sopra.

Se vogliamo trovare del pesce quando andiamo a pescare, credo dipenda in primis da noi il far qualcosa per preservarne l'esistenza, senza cercare di scagliarci inutilmente sempre e solo verso elementi quali i pesci alloctoni o l'inquinamento contro i quali, in quanto pescatori, ben poco possiamo intervenire.

qui e' contadittorio.... se in primis dipende da noi, anche risovere il problema inquinamento ci riguarda a maggior ragione proprio perche' pescatori...Non avete mai pensato che anche un forum di pesca, insieme a altri forum, compresi quelli degli ambientalisti, potrebbe unirci in una lotta che riguarda sia noi come pescatori sia chi ha a cuore le sorti della natura in se?
Rispettare il pesce sta' proprio nel non distruggergli e inquinargli il suo ambiente naturale, l'acqua. Come persone, consumiamo, e magari abbiamo acquistato i prodotti di qualla azienda che scarica rifiuti in fiume...non ci sono piu' le proteste di una volta, sit-in davanti alle fabbriche o davanti a comuni e relativi sindaci...eppure non siamo pochi e anche se siamo forse antipatici agli animalisti-ambientalisti in quanto pescatori,
penso che la salvaguardia delle acque e di chi le popola sia anche interesse loro...certi problemi, seppur in modo diverso, ci uniscono...e l'unione fa' la forza.
Drum61 ( 50 )
"Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, che è la vita delle piante,dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra.
Noi siamo in grado di prenderci cura di loro".
Shenandoah
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#40 Mattia

Mattia

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Postato 16 September 2007 - 15:10 PM

buon articolo, considerazioni molto interessanti, ma per certi aspetti ho i miei dubbi... mi pare troppo estremista.


calcola però che i pesci subiscono danni proporzionali ai nostri con una persona da noi i più grande.

metti che un gigante di 130 Kg schacci un bambino di 8 mesi, più o meno credo che sia quello che succede ai pesci
credici ed il resto verrà da sè. non mollare mai!!!

Mattia 17 anni !!


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