PescaNetwork.it il sito di riferimento sulla Pesca Sportiva. Tutte le informazioni su: Tecniche, Itinerari, Attrezzature, Documenti e News sulla Pesca. | - - - |
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Postato 24 August 2009 - 09:59 AM
Postato 24 August 2009 - 10:42 AM
Comunque, come ho già detto, io libero sempre tutto quello che pesco (a meno che non stia morendo per i danni subiti) e sinceramente non lo faccio tanto per senso di pietà verso il pesce (c'è anche quella in fondo) ma piuttosto per evitare uno spreco e soprattutto perchè so che, se libero un luccio di 3 kg, lo riprendo sicuramente più grosso qualche mese dopo....
Postato 24 August 2009 - 11:51 AM
Postato 24 August 2009 - 11:54 AM
Si è uno spreco perchè non lo mangio...se lo mangiassi che spreco sarebbe...se a te piace è giusto che tu possa portartelo a casa ma c'è gente che si prende decine di chili di pesce che poi non riesce a mangiare e lo butta nel cassonetto....non ho capito perche liberando il pesce si evita uno spreco
Postato 24 August 2009 - 12:15 PM
Quoto in pieno le ultime risposte fornite da El Bardabeio e da Giova25. Il problema, in effetti, è più etico-comportamentale che di reale danno sulla fauna ittica. Come già detto il pescatore, salvo alcune oggettive eccezioni, come nel caso di alcuni piccoli ecosistemi montani nei quali la forte pressione selettiva può, in effetti, cagionare danni sulla riproduzione naturale per il sistematico prelievo di riproduttori, in tutti gli altri casi non può essere considerato responsabile della rarefazione della fauna ittica. Le cause sono ben altre, tra le quali, sicuramente, la pesca di mestiere non scientificamente controllata, tutte le forme di bracconaggio intensivo, spesso facilatate dalla mancanza di sorveglianza, le cause antropiche di degrado degli habitat già citate, ecc. Non fa certamente piacere vedere qualcuno che, sistematicamente, si porta a casa tutte le volte bass lunghi una spanna, la quota di fario di misura stirazzata o luccetti da meno di un chilogrammo di peso, tuttavia, ribadisco, se fa rabbia vedere queste azioni eticamente condannabili, d'altra parte non si può ritenerle come le cause principali del malessere dei corsi d'acqua.
Postato 24 August 2009 - 12:21 PM
Ieri ero a pescare in una riserva Fipsas dalle mie parti ed è arrivato un anziano pescatore, tra una chiacchera e l'altra mi ha mostrato foto sue in bianco e nero che teneva nel portafoglio come reliquie, lo ritraevano con mamrmorate da urlo prese a suo tempo nell'Adda, sentirlo raccontare cosa pescavano faceva venire davvero malinconia, eppure ai suoi tempi non esisteva il C&R......eppure tanto pesce, eppure pescavano tutti quanti! E allora???
Le cause del depauperamento ittico/ambientale sono l'inquinamento, la pesca professionale scriteriata e il bracconoggio diffuso, il bracconoggio è l'attività svolta anche da coloro i quali pur dotati di licenza non rispettano la normativa, quindi non sono pesca sportivi ma bracconieri(compresi ovviamenti i bracconieri professionisti), additare i pesca sportivi del depauperamento è solo palese sinonimo di ignoranza in materia o assurdi tentativi di voler a tutti i costi imporre ad altri il proprio modo di intendere la pesca.
Postato 24 August 2009 - 13:09 PM
Postato 24 August 2009 - 14:08 PM
Postato 24 August 2009 - 15:08 PM
Quoto in pieno le ultime risposte fornite da El Bardabeio e da Giova25. Il problema, in effetti, è più etico-comportamentale che di reale danno sulla fauna ittica. Come già detto il pescatore, salvo alcune oggettive eccezioni, come nel caso di alcuni piccoli ecosistemi montani nei quali la forte pressione selettiva può, in effetti, cagionare danni sulla riproduzione naturale per il sistematico prelievo di riproduttori, in tutti gli altri casi non può essere considerato responsabile della rarefazione della fauna ittica. Le cause sono ben altre, tra le quali,
io ho visto molti posti dove il pescato è incredibilmente calato, a causa dei padellari e dei bracconieri.la causa sono loro visto che inquinamento e pesca professionale è assente.
il bassfishing di 20 anni fa non può essere paragonato a quello dei giorni nostri, visto che l'italy bass e molte altre associazioni ci sono da pochi anni.la pressione di pesca è aumentata parecchio nei posti che frequento.parlo della lombardia.comunque i dati fips in merito a tesserati e associazioni sono in aumento, quindi un dato che conferma quanto io dico c'è.poi ovviamente ci sono tutti i padellari e bracconieri non in regola che sono molti.
un tempo tutti questi rumeni non c'erano purtroppo.
tra i danni procurati all'ittiofauna ci metterei pure quei praticanti del c&r che mollano solo il pesce, ma arrecandogli dei danni così gravi da garantirgli la morte.
Postato 24 August 2009 - 15:14 PM
Postato 24 August 2009 - 15:16 PM
Postato 24 August 2009 - 15:20 PM
Per Fabio: calo piuttosto drastico delle licenze in Provincia di Reggio Emilia, da 10.000 ca. nel 2005 a meno di 8.000 l'anno scorso. Calo oggettivo delle presenze e delle tessere annuali in molte concessioni trentine :?
Postato 24 August 2009 - 16:09 PM
Bass, allora, giusto per chiarirsi, un bracconiere non è associabile in alcun modo ad pescatore in regola e coscienzioso (io lo chiamo cosi anzichè padellaro, cosi magari capiscono tutti e non solo noi...).
Un bracconiere (che non per forza deve essere rumeno) è colui che pesca senza licenza oltre il consentito con mezzi e metodi illegali senza il rispetto dei periodi di ferma, ok? Ci sei fino qui? Perchè lo metti in abbinamento ad un pesca sportivo di continuo?
L'anziano pescatore ha detto chiaro e tondo che la causa della sparizione in Adda di alcuni pesci è l'acqua inquinata e ti risparmio cosa ha detto sul parco dell'Adda...
Se io vado a pescare in acque libere 10 volte e per dieci volte porto via un pesce, un singolo capo da mangiarmi a casa di danno non ne faccio perchè se pesco in regola: a) il pesce non è in periodo riproduttivo. è adulto e ha piu volte portato a termine il ciclo riproduttivo.
Il fatto che tu dici che un grande esemplare è un gran riproduttore è vero, ma....e si i ma ci sono, un grande riproduttore è anche un gran predatore e occupa la nicchia vitale di tanti esemplari piu piccoli che con il grande in giro non hanno grandi possibilità di crescita (esistono studi scentifici in merito per quanto riguarda in particolare le cernie del parco di Lavezzi, lo sò non sono lucci e non sò se il discorso vale lo stesso, ma per questo c'è Federico che ne sà piu di noi :wink: )
Ti ribadisco che dove il pesce non c'è piu nel 99,9% dei casi le cause sono da ricercare nell'inquinamento e nella pesca professionale scriteriata e nella distruzione degli alvei fluviali.
Ti cito un esempio pratico: Naviglio Martesana.
Oggi c'è 100 volte piu pesce che 25 anni fà, lo sai perchè? Perchè hanno finalmente deciso di mettere depuratori e verificare tutti gli scarichi in qualcosa come oltre 30 km di tratta, perchè hanno proibito pesticidi in tutti campi agricoli confinanti con queste acque.
Oggi ho 40 anni, quando ne avevo 10 quando lo mettevano in secca era usanza andare prendere qualche pescetto con la forchetta, pesce zero o quasi, ormai non ci pescava piu nessuno,fauna acquatica pochissima, oggi trovi tantissima gente che ci pesca sportivamente (una volta ci facevano pure gli sbarramenti con le reti....)e di pesce ce n'è a iosa, e ce ne tanto anche pregiato che fino a prima delle bonifiche sopra citate si pensava estinto, lucci inclusi.
Poi tu puoi pensare quel che vuoi, è giusto, ma di fronte alle evidenze insistere con questo tuo additare i pesca sportivi come concause del depauperamento ittico è perlomeno anacronistico e permetimi di aggiungere integralisticamente stupido.
Postato 24 August 2009 - 16:12 PM
dipende dai posti...a livello nazionale le fipsas sono aumentate...a livello provinciale bisogna vedere i singoli casi.Per Fabio: calo piuttosto drastico delle licenze in Provincia di Reggio Emilia, da 10.000 ca. nel 2005 a meno di 8.000 l'anno scorso. Calo oggettivo delle presenze e delle tessere annuali in molte concessioni trentine :?
Ehhh mi pareva anche a me....
Grassie delle info
Postato 24 August 2009 - 16:34 PM
dipende dai posti...a livello nazionale le fipsas sono aumentate...a livello provinciale bisogna vedere i singoli casi.Per Fabio: calo piuttosto drastico delle licenze in Provincia di Reggio Emilia, da 10.000 ca. nel 2005 a meno di 8.000 l'anno scorso. Calo oggettivo delle presenze e delle tessere annuali in molte concessioni trentine :?
Ehhh mi pareva anche a me....
Grassie delle info
Postato 24 August 2009 - 18:44 PM
Postato 24 August 2009 - 22:23 PM
Sarebbe anche interessante sapere se chi pratica sempre il Catch&release non mangia pesce. Se lo mangia, si chiede mai la provenienza, per esempio di un persico del Nilo o di una spigola pescata al largo, oppure mangia solo pesce allevato. E poi, ma chi ce lo fa fare di mangiare una bella trota iridea salmonata allevata a mangime piuttosto che una naturale e sapida lacustre? Oppure se mangia i filetti di persico sul lago rifiuta quelli, identici, pescati sul fiume? :wink:
Postato 24 August 2009 - 22:39 PM
Postato 24 August 2009 - 23:26 PM
ma tutti quelli che fanno il prendi e il rilascia sono vegetariani??
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Postato 25 August 2009 - 06:17 AM
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