Postato 10 December 2011 - 12:39 PM
Mi pare che l'argomento sia stato chiarito e che in molti condividiamo le stesse opinioni, magari con qualche sfumatura diversa, qua e là, ma in fondo le idee di base direi che sono buone e costruttive. Ha ragione Carlo Alberto quando sostiene che cete scelte (C&R si o no) sono personali, ma quando si fanno nel primo senso, occorre farle bene. Infatti, sembra paradossale, ma anche dopo il 3D (educativo, si badi bene, non imposto) sui corretti rilasci, purtroppo si vedono ancora certe foto a dir poco penose, che i MOD non sanno, per scrupolo, se lasciare o togliere, spesso proprio perchè appartenenti a giovani che postano le loro prime esperienze in maniera entusiastica. Ci siamo passati tutti, l'importante è non abusare della cosa, come all'opposto, è importante anche non cadere, come spesso succede, nel radicalismo più assolutista, tipo la fogliolina o l'ago di pino che manco si vedono. Insomma, bisogna saper fare dei distinguo, pur se l'ottica d'origine (intendo quella del Topic dei rilasci corretti) vuole dare un imput ben preciso alle modalita del rilascio. Se rilascio deve esserci, lo si faccia in modo coretto. Questo perchè purtroppo, alla luce del "tanto io rilascio tutto", non sono rari i casi di mortalità pinnuta di pesci maltrattati e poi rilasciati. Qui verrebbe da aprire anche una pagina su chi pesca sempre, anche in particolari momenti come quello, delicato, della frega di certe specie ittiche, ma direi che l'argomento è complesso e potrebbe essere discussione di un altro Topic. Per quanto riguarda invece il problema che il pescatore è sentinella delle proprie acque sono d'accordo, ma anche il resto della popolazione, coloro che non pescano, dovrebbe essere informata. In realtà lo è, ma in maniera approssimitiva, spesso solo per fini alimentari o di fantasia (la trota salmonata come buona specie, il siluro che mangia i bambini o il luccio che divora tutti gli altri pesci, ecc.). Invece sarebbe bene che l'informazione arrivasse corretta anche per questi utenti, che magari non pescano ma che dovrebbero conoscere il perchè una specie autoctona rischia l'estinzione, mentre un'altra importata tende a sostituirla.
Federico Ielli