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ALLOCTONI E AUTOCTONI - Danno o vantaggio ?


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432 risposte a questo topic

#221 Pescadur

Pescadur

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Postato 04 August 2011 - 20:18 PM

La notizia era emersa qualche anno fa ma dato che è riaffiorata in un altro thread ne parlo (dato che a quanto pare è un uso pure oggi):

Inizio con un estratto del regolamento provinciale per la pesca della provincia di Lecco:

...

• SPADERNA (questo strumento può essere usato solo nei laghi di Como,
Garlate e Olginate), da posarsi sul fondo, armata con un massimo di
25 ami di misura non superiore al n. 4 (il limite di 25 ami va riferito
al singolo pescatore, non al singolo attrezzo, quindi in caso di utilizzo
contemporaneo di più attrezzi, non si deve superare il numero
complessivo di 25 ami). Detto attrezzo è consentito unicamente dalle
ore 12 del sabato alle ore 12 del lunedì e dovrà essere provvisto di
gavitello recante le generalità (nome, cognome e n° di licenza) del
pescatore; ogni imbarcazione, anche con più di tre pescatori a bordo,
potrà utilizzare al massimo 75 ami;

...


Quindi tutto legale.

A parte il fatto che sembra più un attrezzo per la pesca professionale che dilettantistica, la cosa che interessa ai sostenitori del siluro è un'altra.

Ogni tanto i guardiapesca insieme a normali pescatori fanno delle battute di pesca con tale attrezzo con l'intento di levarne di mezzo quanti più possibile. Per ogni battuta si parla di decine di esemplari tra i 2 e i 20kg.


La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
Corri, tra' rosei fuochi del vespero,/corri, Addua cerulA: Lidia su 'l placido/fiume, e il tenero amore,/al sole occiduo naviga. (G. Carducci)


#222 walter

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Postato 04 August 2011 - 21:47 PM

no go paroe. paradossalmente stanno aprendo la strada ad altri alloctoni o ad altre generazioni degli stessi.



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#223 Pescadur

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Postato 04 August 2011 - 23:26 PM

Inoltre c'è anche una cosa strana che sta succedendo sul lago di Endine. Da un po' di tempo nei ristoranti si vedono menù a base di carne di siluro e successivamente ecco spuntare sagre del siluro con relative sessioni-mattanze e provincia che ci da dentro con l'elettropesca. Fin quì tutto quasi normale (ci sono ovunque sagre del pesce) ma pare che i siluri nel lago siano in costante aumento!! Non credo proprio che dal Po riescano a risalire l'Oglio e poi il Cherio. Quindi qualcuno ce li mette e io che sono malizioso ci vedo del business.

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#224 walter

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    volatile da cortile

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Postato 05 August 2011 - 00:32 AM

Inoltre c'è anche una cosa strana che sta succedendo sul lago di Endine. Da un po' di tempo nei ristoranti si vedono menù a base di carne di siluro e successivamente ecco spuntare sagre del siluro con relative sessioni-mattanze e provincia che ci da dentro con l'elettropesca. Fin quì tutto quasi normale (ci sono ovunque sagre del pesce) ma pare che i siluri nel lago siano in costante aumento!! Non credo proprio che dal Po riescano a risalire l'Oglio e poi il Cherio. Quindi qualcuno ce li mette e io che sono malizioso ci vedo del business.


se qualcuno e' cosi' stup... da mettere dei pess a caso, va stangato amaramente. poi se a qualcuno fanno comodo... solitamente i siluri attecchiscono solo in piccoli laghi poco profondi



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#225 Pescadur

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Postato 06 August 2011 - 20:22 PM

Per dovere di cronaca cito le fonti per quanto riguarda Brivio (poiché è lecito dubitare della mia parola):

http://www.comune.br...255bc34539adb22


Ci tengo a dire che non intendo demonizzare nessuno, Brivio è uno dei pochi comuni rivieraschi che spende risorse per migliorare il fiume, ma questa scelta non la condivido perché sembra più di pancia che di testa.


Questo post è stato modificato da Pescadur: 06 August 2011 - 20:40 PM

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#226 walter

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Postato 07 August 2011 - 11:03 AM

questi sono fuori



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#227 Edoardo

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    trote e funghi..che posso volere di più??

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Postato 07 August 2011 - 12:29 PM

Io per quanto riguarda alcune specie di pesci alloctoni mi sento di puntare il dito contro certe cave private. In passato in molte cave private si tenevano pesci non autoctoni e qualcheduno ha avuto poi la brillante idea di rilasciare il pesce dalla cava ai nostri fiumi. Il discorso vale per il flagello siluro, per il persico sole (era bellissimo per arredare i laghetti di ville e parchi) e per altre specie magari reputate a buon mercato e ideali per i garisti (breme, carassi, gardon). Di sto passo prima o poi troviamo i piranha sul po!!! Per quanto riguarda invece altre specie alloctone non trovo particolari danni e mi riferisco alle trote iridee, ai salmerini al lucio perca o ai bass. Perfettamente integrate direi...Io comunque credo che oramai visto che è stato fatto il danno bisogna gestirlo. Piu' immissioni di specie autoctone sui nostri fiumi in modo di creare una grande fauna acquatica! Se numericamente viene aumentata con immissioni la flora autoctona la stessa puo' sopravvalere su quella alloctona e non penso che il siluro (per esempio) riesca a farsi grandi scorpacciate! E' una questione di numeri: faccio un esempio: se adesso c'è un luccio e 4 gardon il luccio è sopraffatto ma se invece ci sono 10 lucci e 4 gardon la cosa è opposta. Ovviamente gioca contro anche il grosso inquinamento dei fiumi..
Ex utente Edorica

#228 walter

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Postato 07 August 2011 - 16:20 PM

Io per quanto riguarda alcune specie di pesci alloctoni mi sento di puntare il dito contro certe cave private. In passato in molte cave private si tenevano pesci non autoctoni e qualcheduno ha avuto poi la brillante idea di rilasciare il pesce dalla cava ai nostri fiumi. Il discorso vale per il flagello siluro, per il persico sole (era bellissimo per arredare i laghetti di ville e parchi) e per altre specie magari reputate a buon mercato e ideali per i garisti (breme, carassi, gardon). Di sto passo prima o poi troviamo i piranha sul po!!! Per quanto riguarda invece altre specie alloctone non trovo particolari danni e mi riferisco alle trote iridee, ai salmerini al lucio perca o ai bass. Perfettamente integrate direi...Io comunque credo che oramai visto che è stato fatto il danno bisogna gestirlo. Piu' immissioni di specie autoctone sui nostri fiumi in modo di creare una grande fauna acquatica! Se numericamente viene aumentata con immissioni la flora autoctona la stessa puo' sopravvalere su quella alloctona e non penso che il siluro (per esempio) riesca a farsi grandi scorpacciate! E' una questione di numeri: faccio un esempio: se adesso c'è un luccio e 4 gardon il luccio è sopraffatto ma se invece ci sono 10 lucci e 4 gardon la cosa è opposta. Ovviamente gioca contro anche il grosso inquinamento dei fiumi..


in quanto ad alcune specie (siluro e non solo) c'e' da dire una cosa: che i laghetti hanno iniziato a dotarsene massicciamente dopo che questi pess erano gia' stati catturati in libera, a causa della notorieta' data dalla stampa alle prime catture occasionali.

poi di volpi che "svuotano" e' pieno, e questo e' un danno enorme. IMHO sta qua la differenza tra reimmissione (cioe' rilascio un pess che ho appena preso in questo posto) ed introduzione (cioe' metto un pess dove non c'e' o comunque e' raro/ci sono altri ceppi/ecc, e questa e' da evitare assolutamente). e di "pacu" sul po ne sono gia' stati presi un paio.
sempre IMHO, prima bisognerebbe eliminare bracconaggi ed inquinamento, poi ripristinare l'ambiente (opere idrauliche ben fatte, scale di monta, ecc) e poi immissioni di autoctoni di ceppi controllati.

infine, non condivido il tuo discorso sulla nocivita'. se pensiamo al luccio, il bass a volte e' devastante (oltre che infestante in certe cave), perca e aspi probabilmente sono le specie piu' pericolose per la competizione (molto peggio che non il siluro). altra cosa gravissima, i pallinati, che causano ibridazioni devastanti per il ceppo italico sempre piu' raro!!!



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#229 Edoardo

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Postato 07 August 2011 - 16:41 PM

in quanto ad alcune specie (siluro e non solo) c'e' da dire una cosa: che i laghetti hanno iniziato a dotarsene massicciamente dopo che questi pess erano gia' stati catturati in libera, a causa della notorieta' data dalla stampa alle prime catture occasionali.

poi di volpi che "svuotano" e' pieno, e questo e' un danno enorme. IMHO sta qua la differenza tra reimmissione (cioe' rilascio un pess che ho appena preso in questo posto) ed introduzione (cioe' metto un pess dove non c'e' o comunque e' raro/ci sono altri ceppi/ecc, e questa e' da evitare assolutamente). e di "pacu" sul po ne sono gia' stati presi un paio.
sempre IMHO, prima bisognerebbe eliminare bracconaggi ed inquinamento, poi ripristinare l'ambiente (opere idrauliche ben fatte, scale di monta, ecc) e poi immissioni di autoctoni di ceppi controllati.

infine, non condivido il tuo discorso sulla nocivita'. se pensiamo al luccio, il bass a volte e' devastante (oltre che infestante in certe cave), perca e aspi probabilmente sono le specie piu' pericolose per la competizione (molto peggio che non il siluro). altra cosa gravissima, i pallinati, che causano ibridazioni devastanti per il ceppo italico sempre piu' raro!!!


Bè ripeto allora do grande parte della colpa alle cave private....per i bass e i perca sono ignorante non sapevo questa cosa ora capisco perchè sul lago di lugano tutte le trattorie propongono perca in tutti i modi... :idea: Io credo comunque che bisognerebbe iniziare da subito direttamente fra i pescatori una scuola sulle specie ittiche un po come fanno in svizzera (per ottenere la licenza di pesca bisogna fare un corso ed un esame finale). Anche lo stato dovrebbe fare del suo e saper gestire la fauna ittica.
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#230 walter

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Postato 07 August 2011 - 16:44 PM

IMHO questo sarebbe utile, ma non con l'attuale situazione: nessun controllo, leggi spesso farinose, lacunose o oscene, e l'unico scopo e' far $$$.



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#231 Federico Ielli

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Postato 07 August 2011 - 16:46 PM

Per Edorica: non è affatto vero che certe specie alloctone acclimatate non siano causa di turbative nei confronti delle popolazioni residenti, anzi è vero il contrario, come ha già sottolineato Walter. Lucioperca ed in particolare aspio sono in grado di causare ingente danno da predazione sulle residue popolazioni di alborella e di cavedano (nuovi nati). Ma anche la trota iridea ed il salmerino di fonte americano (Salvelinus fontinalis) sono causa di turbative nei confronti delle popolazioni native, in particolare nei piccoli ecosistemi montani tipo ruscelli e laghi alpini, dove entrano in competizione con il salmerino alpino e predano sulle popolazioni di sanguinerola e vairone. Scusa se ti riprendo, ma hai postato un esempio del tutto fuori luogo. Parli di un ipotetico 4:1 gardon:luccio con la conclusione che il luccio viene sopraffatto? Ma stai scherzando? Il luccio è il super predatore per eccellenza delle acque interne e dovrebbe essere sopraffatto da 4 gardon :lachtot: Semmai dovevi prendere a riferimento il siluro, allora si che il paragone calzava. Anzi, il luccio sta bene se ci sono i gardon, se li mangia...... Per Walter: oggi sono cattivo e riprendo anche te. Non ci sono, a tutt'oggi, studi scientifici attendibili sull'ibridazione naturale in situ tra luccio italico(nuova nomenclatura, Esox cisalpinus?) e verdone (Esox lucius?), anche se si catturano esemplari che, al fenotipo, presentano livrea intermedia. Si pensa di più ad un'ibridazione forzata in allevamento. Comunque, come dicevo prima, non ci sono studi attendibili sull'ibridazione in natura, anche perchè i periodi riproduttivi delle due (specie?) sono sensibilmente diversi. Piuttosto i verdoni sono più competitivi rispetto ai nostrani, ai quali sottraggono comunque spazio vitale.
Federico Ielli

#232 Edoardo

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Postato 07 August 2011 - 17:03 PM

Per Edorica: non è affatto vero che certe specie alloctone acclimatate non siano causa di turbative nei confronti delle popolazioni residenti, anzi è vero il contrario, come ha già sottolineato Walter. Lucioperca ed in particolare aspio sono in grado di causare ingente danno da predazione sulle residue popolazioni di alborella e di cavedano (nuovi nati). Ma anche la trota iridea ed il salmerino di fonte americano (Salvelinus fontinalis) sono causa di turbative nei confronti delle popolazioni native, in particolare nei piccoli ecosistemi montani tipo ruscelli e laghi alpini, dove entrano in competizione con il salmerino alpino e predano sulle popolazioni di sanguinerola e vairone. Scusa se ti riprendo, ma hai postato un esempio del tutto fuori luogo. Parli di un ipotetico 4:1 gardon:luccio con la conclusione che il luccio viene sopraffatto? Ma stai scherzando? Il luccio è il super predatore per eccellenza delle acque interne e dovrebbe essere sopraffatto da 4 gardon :lachtot: Semmai dovevi prendere a riferimento il siluro, allora si che il paragone calzava. Anzi, il luccio sta bene se ci sono i gardon, se li mangia...... Per Walter: oggi sono cattivo e riprendo anche te. Non ci sono, a tutt'oggi, studi scientifici attendibili sull'ibridazione naturale in situ tra luccio italico(nuova nomenclatura, Esox cisalpinus?) e verdone (Esox lucius?), anche se si catturano esemplari che, al fenotipo, presentano livrea intermedia. Si pensa di più ad un'ibridazione forzata in allevamento. Comunque, come dicevo prima, non ci sono studi attendibili sull'ibridazione in natura, anche perchè i periodi riproduttivi delle due (specie?) sono sensibilmente diversi. Piuttosto i verdoni sono più competitivi rispetto ai nostrani, ai quali sottraggono comunque spazio vitale.


l'esempio del gardon era per dire.....luccio è una specie in pericolo gardon no non volevo precisare la differenza della specie.... :???: ok allora rettifico luccio-siluro o luccio-perca.

Per quanto riguarda la trota iridea non credo che sia paragonabile...La trota iridea essendo vorace quanto una fario puo' andare in competizione essendo entrambe predoni pero' mi pare che la stessa iridea non si riproduca...Per quello che so io i ripopolamenti sono in maggioranza fario e quindi le trote autoctone possono essere in competizione ma non sopraffatte.

Questo post è stato modificato da edorica: 07 August 2011 - 17:08 PM

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#233 Federico Ielli

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Postato 07 August 2011 - 17:13 PM

No, assolutamente, dipende dal ceppo di trota iridea. Vi sono popolazioni scientificamente controllate che si automantengono e sono quindi in grado di riprodursi. Non è la norma, ma ve ne sono molte di più di quanto non si creda. L'iridea, comunque, per sua natura è specie assai più vorace e competitiva rispetto alla fario. Se mi dici che anche le immissioni di fario adulte hanno sconvolto certi equilibri preesistenti confermo. E' questa una delle cause della sparizione del barbo canino e della forte riduzione del vairone. Ma qui si tratta di scelte gestionali politiche (non scientifiche) per chi vuole a tutti i costi la trota facile sotto casa, anche dove non c'è mai stata prima.
Federico Ielli

#234 Edoardo

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Postato 07 August 2011 - 17:26 PM

No, assolutamente, dipende dal ceppo di trota iridea. Vi sono popolazioni scientificamente controllate che si automantengono e sono quindi in grado di riprodursi. Non è la norma, ma ve ne sono molte di più di quanto non si creda. L'iridea, comunque, per sua natura è specie assai più vorace e competitiva rispetto alla fario. Se mi dici che anche le immissioni di fario adulte hanno sconvolto certi equilibri preesistenti confermo. E' questa una delle cause della sparizione del barbo canino e della forte riduzione del vairone. Ma qui si tratta di scelte gestionali politiche (non scientifiche) per chi vuole a tutti i costi la trota facile sotto casa, anche dove non c'è mai stata prima.


Per quanto riguarda il barbo canino posso confermarti che in valsesia c'è e non è sparito assolutamente nonostante le immissioni di trote iridee e fario adulte nelle riserve private che esistono ma a questo punto non vorrei che la valsesia sia un caso a se... :???: Sono certo che la società che gestisce l'alta valsesia è molto responsabile e sa gestire bene i bacini che ha in concessione.
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#235 Pescadur

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Postato 07 August 2011 - 19:08 PM

ho letto in uno studio che il siluro è in forte competizione con il luccio solo sono finché è di dimensioni limitate, i bestioni di 1,5-2 metri occupano nicchie ecologiche diverse puntando ai grandi ciprinidi, e poi siluro di grandi dimensioni in media si pappa sui 2kg di pesce al giorno, ogni mega quindi una volta che si è pappato un bel cavedanazzo (sempre che riesca a prenderlo) è a posto fino al giorno dopo. Inoltre in inverno diminuisce sensibilmente la sua attività (al contrario di trote e lucci che invece sono in piena frenesia). Lo studio non era fatto in base ai racconti dei pescatori ma analizzando il contenuto dello stomaco di alcuni esemplari catturati.

scusate se ritorno sempre sul siluro ma in 'sto periodo mi sto documentando su quello :mrgreen:





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#236 walter

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Postato 07 August 2011 - 19:16 PM

Per Edorica: non è affatto vero che certe specie alloctone acclimatate non siano causa di turbative nei confronti delle popolazioni residenti, anzi è vero il contrario, come ha già sottolineato Walter. Lucioperca ed in particolare aspio sono in grado di causare ingente danno da predazione sulle residue popolazioni di alborella e di cavedano (nuovi nati). Ma anche la trota iridea ed il salmerino di fonte americano (Salvelinus fontinalis) sono causa di turbative nei confronti delle popolazioni native, in particolare nei piccoli ecosistemi montani tipo ruscelli e laghi alpini, dove entrano in competizione con il salmerino alpino e predano sulle popolazioni di sanguinerola e vairone. Scusa se ti riprendo, ma hai postato un esempio del tutto fuori luogo. Parli di un ipotetico 4:1 gardon:luccio con la conclusione che il luccio viene sopraffatto? Ma stai scherzando? Il luccio è il super predatore per eccellenza delle acque interne e dovrebbe essere sopraffatto da 4 gardon :lachtot: Semmai dovevi prendere a riferimento il siluro, allora si che il paragone calzava. Anzi, il luccio sta bene se ci sono i gardon, se li mangia...... Per Walter: oggi sono cattivo e riprendo anche te. Non ci sono, a tutt'oggi, studi scientifici attendibili sull'ibridazione naturale in situ tra luccio italico(nuova nomenclatura, Esox cisalpinus?) e verdone (Esox lucius?), anche se si catturano esemplari che, al fenotipo, presentano livrea intermedia. Si pensa di più ad un'ibridazione forzata in allevamento. Comunque, come dicevo prima, non ci sono studi attendibili sull'ibridazione in natura, anche perchè i periodi riproduttivi delle due (specie?) sono sensibilmente diversi. Piuttosto i verdoni sono più competitivi rispetto ai nostrani, ai quali sottraggono comunque spazio vitale.


magister, no problem!!! :up: la provincia di padova ha rilasciato una serie di poster (uno l'ho gia' in casa a padova, ora sono a este) con i vari tipi di colorazione dei lucci. sotto il poster e' specificato che dei 4 o 5 tipi di colorazione mostrati nel poster, solo un fenotipo indica chiaramente l'origine autoctona mentre gli altri sono da ibridazione, o qualcosa del genere.

quando torno su se vuoi te lo fotografo



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#237 Federico Ielli

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Postato 07 August 2011 - 22:13 PM

Walter, il poster in questione è appeso davanti alla mia faccia e non c'è traccia di riferimenti all'ibridazione. Sotto ci sta scritto quanto segue, ammesso e non concesso che si tratti dello stesso poster edito Da veneto Agricoltura di PD:
Principali Livree di luccio (Esox lucius L.)

Allora in fondo c'è questo:
Dagli studi condotti dal laboratorio di Biodiversità Animale e Biotecnologie Naturalistiche (Panara-Lucentini) Dipart. di Biol. Cell e Amb.. Università degli Studi di Perugia, confrontando la livrea con dati genetici ottenuti con diversi marcatori molecolari su diverse tipologie di luccio europee, si evince che l'unica livrea ad oggi attribuibile al ceppo nord-europeo in modo univoco è quella a spot circolari.

Quindi è esattamente l'opposto, ammesso che stiamo parlando dello stesso materiale.
Federico Ielli

#238 Federico Ielli

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Postato 07 August 2011 - 22:28 PM

Per Edorica: il fatto che il barbo canino ci sia ancora non significa affatto che sia abbondante e non a rischio di estinzione. Per la cronaca la specie è tutelata dalla Comunità Europea tramite la Direttiva 92/43/CEE (Habitat), all. II e V (specie animali e vegetali d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione “all.II” e specie animali e vegetali d’interesse comunitario il cui prelievo in natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione “all.V”). Il barbo canino è inoltre inserito nell’elenco delle specie protette dalla Convenzione di Berna (all.III). Nella lista rossa dei pesci d’acqua dolce indigeni in Italia viene considerato “vulnerabile”. A livello locale, numerose province della Regione Emilia-Romagna tutelano il barbo canino con divieto assoluto di pesca. Quanto alla gestione esemplare, non vorrei entrare in conflitto e non sono qui a criticare, tuttavia spesso e volentieri la protezione di una specie vulnerabile ma di scarso interesse alieutico è spesso in antitesi con gli interessi alieutici ( e lucranti) locali.
Per Pescadur: faresti bene a documentarti non solo sul siluro, che guarda caso è spesso oggetto di studi di settore di parte, ma anche sul luccio. Questo si, che da studi di settore plurimi e non di parte, si alimenta periodicamente e con una preda di cospicue dimensioni (se possibile), per poi attraversare lunghe pause di digiuno invernale o, comunque, di lenta digestione (anche di alcuni giorni). Per i salmonidi il discorso è ben differente, tuttavia, riallacciandomi alla risposta data a Edorica, molto dipende dagli equilibri esistenti. Dove questi sono quelli d'origine, anche nei rapporti tra le specie presenti, non ci sono sostanziali problemi. Diverso è il discorso di un ambiente modificato per mano antropica, dove la forzatura delle immissioni pronta pesca va ad incidere negativamente, impattando per predazione/competizione sulle specie native.
Federico Ielli

#239 walter

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Postato 07 August 2011 - 23:01 PM

Walter, il poster in questione è appeso davanti alla mia faccia e non c'è traccia di riferimenti all'ibridazione. Sotto ci sta scritto quanto segue, ammesso e non concesso che si tratti dello stesso poster edito Da veneto Agricoltura di PD:
Principali Livree di luccio (Esox lucius L.)

Allora in fondo c'è questo:
Dagli studi condotti dal laboratorio di Biodiversità Animale e Biotecnologie Naturalistiche (Panara-Lucentini) Dipart. di Biol. Cell e Amb.. Università degli Studi di Perugia, confrontando la livrea con dati genetici ottenuti con diversi marcatori molecolari su diverse tipologie di luccio europee, si evince che l'unica livrea ad oggi attribuibile al ceppo nord-europeo in modo univoco è quella a spot circolari.

Quindi è esattamente l'opposto, ammesso che stiamo parlando dello stesso materiale.


ricordo di aver letto qualcosa sulle ibridazioni. mi sa che o non e' lo stesso poster, oppure che ho fatto casino con gli articoli che ho letto in negozio

(per la cronaca, cotal poster penso di appenderlo in camera :D )

edit: magister, sono un pollo piu' che un papero :( ho fatto confusione tra un poster e un articolo con la stessa immagine :(

ecco il link dell'articolo

http://www.bacinofiu...ent.aspx?id=675

avevo visto lo spezzone finale relativo all'ibridazione, ho fatto casino con il poster. probabilmente tu hai info migliori in merito, attendo lumi (ed eventuali ulteriori tirate di orecchie)

riedit: confermo che ho letto male... :(

Questo post è stato modificato da walter: 07 August 2011 - 23:15 PM



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#240 Federico Ielli

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Postato 08 August 2011 - 08:09 AM

Ciao Walter, ti riporto il passo dell'articolo della Lucentini relativo all'ibridazione:

"Valutazione delle differenze nella riproduzione. La presente ricerca ha consentito di evidenziare una percentuale di ibridi estremamente bassa. Considerando che alcune acque della Regione Veneto presentano gli esemplari con fenotipo alloctono da una quindicina di anni e che i lucci possono essere fertili già dal secondo anno, si sarebbe potuta supporre la presenza di una elevata quantità di individui ibridi. Sarebbe estremamente interessante, ed importante sotto il profilo gestionale, comprendere il perché i due gruppi di luccio ibridino così poco. L’ipotesi più logica potrebbe essere uno sfasamento temporale fra i due periodi riproduttivi, maggiore in alcuni ambienti - quelli in cui non abbiamo trovato ibridi – e minore od assente in altri, dove abbiamo rinvenuto esemplari ibridi. L’eventuale sfasamento temporale potrebbe essere valutato in modo molto semplice già dal prossimo periodo di frega, procedendo sia per via ecografica sia del controllo diretto dello stato di maturazione delle gonadi. Un’informazione di questo tipo avrebbe delle ricadute gestionali, e quindi economiche, immediate e di elevato livello qualitativo.

Questo riconferma quanto avevo già postato io. Comunque, l'ibridazione è possibile, ma per ora resta scarsamente confermata e, soprattutto, derivate da incroci in allevamento, come riporta anche la Lucentini per il Lago di Fimon.
Per Il Poster, beh capita di fare confusione. :mrgreen:
Federico Ielli


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