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ALLOCTONI E AUTOCTONI - Danno o vantaggio ?


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432 risposte a questo topic

#141 gommato

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Postato 15 November 2008 - 02:12 AM

Siamo alle solite , e lo saremo sempre , finche' i giornalisti faranno mala informazione ci sara' sempre chi fara' del Siluro un pesce terribilmente infestante e divoratore irrefrenabile .....


tra un pò lo faranno pure entrare nei pollai :anmachen: :anmachen:
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#142 walter

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Postato 15 November 2008 - 12:27 PM

Siamo alle solite , e lo saremo sempre , finche' i giornalisti faranno mala informazione ci sara' sempre chi fara' del Siluro un pesce terribilmente infestante e divoratore irrefrenabile .....


tra un pò lo faranno pure entrare nei pollai :anmachen: :anmachen:


non scherzo: un giornale fiorentino un paio di anni fa ha pubblicato la notizia che un siluro era uscito dall'acqua e aveva mangiato un paio di pecore di un pastore che stava pascolando sull'argine.

e il bello e' che c'e' pure chi ci ha creduto :( :roll: :doubt:



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#143 Actos

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Postato 15 November 2008 - 17:48 PM

Sul come i siluri siano arrivati al lago di Varese, ci sono diverse versioni, tra cui quella che sono arrivati dal lago di comabbio attraverso il bardello: come siano arrivati nel comabbio non ci sono certezze, tra l'altro questo lago è privato e


Scusa Max, mi permetto di correggerti, l'acqua del Comabbio arriva nel Varese tramite il Brabbia, il Bardello fa da emissario e porta l'acqua del Varese nel Lago Maggiore.

Cmq questa notizia è l'ulteriore conferma (se mai ce n'era bisogno) della presenza di glanidi nel Varese. Vorrà dire che con la barca invece di andare verso Gavirate alla ricerca di persici che non ci sono andrò verso capolago alla ricerca di siluri, sarà una magra consolazione ma magari qualcosa si prende :muede:

#144 lothar

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Postato 15 November 2008 - 19:08 PM


Sul come i siluri siano arrivati al lago di Varese, ci sono diverse versioni, tra cui quella che sono arrivati dal lago di comabbio attraverso il bardello: come siano arrivati nel comabbio non ci sono certezze, tra l'altro questo lago è privato e


Scusa Max, mi permetto di correggerti, l'acqua del Comabbio arriva nel Varese tramite il Brabbia, il Bardello fa da emissario e porta l'acqua del Varese nel Lago Maggiore.

Cmq questa notizia è l'ulteriore conferma (se mai ce n'era bisogno) della presenza di glanidi nel Varese. Vorrà dire che con la barca invece di andare verso Gavirate alla ricerca di persici che non ci sono andrò verso capolago alla ricerca di siluri, sarà una magra consolazione ma magari qualcosa si prende :muede:


Claudio oltre che siluri in quella zona so che si è rivisto qualcosa di interessante (non so se occasionale o segno positivo) sempre per chi ha l barca purtroppo per pescatori da riva come me no; se vuoi te lo dico in MP
ANDREA 8/6/1975
amo tantissimo la pesca tanto da praticarla in tutti i modi che posso basta che pesco.
Dove c'è acqua e si pesca io ci sono.
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#145 Repele Dimitri

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Postato 16 November 2008 - 11:19 AM

Niente OT per favore , stiamo nel titolo topic , grazie della comprensione .
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La classe non è acqua ma prosecco! [cit.Repele Dimitri ]

#146 lothar

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Postato 16 November 2008 - 19:19 PM

Niente OT per favore , stiamo nel titolo topic , grazie della comprensione .


dimi infatti ho detto MP :wink:
ANDREA 8/6/1975
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#147 Repele Dimitri

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Postato 17 November 2008 - 12:50 PM

Neanche a dirlo...e subito c'e' OT.......

Non sto' incolpando nessuno dell ?OT , non faccio nomi ne riferimenti.......dunque non vuol dire che sia l'ultimo post scritto prima del mio che sto' additando :wink: sto solo chiedendo niente OT in generis ....grazie a tutti :)
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#148 Andrea79

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Postato 24 November 2008 - 10:58 AM

capro espiatorio, e qualcuno si para il c**o alle spese di un pess...


giustissimo :)

però non facciamolo passare come un "bene" per le nostre acque!
trentuno

#149 walter

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Postato 24 November 2008 - 15:05 PM

capro espiatorio, e qualcuno si para il c**o alle spese di un pess...


giustissimo :)

però non facciamolo passare come un "bene" per le nostre acque!


che non sia un toccasana, poco ma sicuro, come non lo sono i carassi e le breme e neppure i bass, le carpe, i "pallinati", i persici sole, i pescegatti e altri pess di immissione

ma rispetto a un solo svaso di inquinanti, i danni causati da siluri, carassi, perca, breme, aspi, barbi alloctoni ecc, sono minimi.



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#150 Andrea79

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Postato 24 November 2008 - 15:13 PM

ma rispetto a un solo svaso di inquinanti, i danni causati da siluri, carassi, perca, breme, aspi, barbi alloctoni ecc, sono minimi.



facciamo piazza pulita di ogni specie... tanto risalendo alla notte dei tempi , bene o male, saranno tutte +/- alloctone :wink:

come già detto, il siluro si sarà pure adattato nei grandi fiumi, ma nei piccoli corsi d'acqua e nei laghi credo possa essere anche una minccia.
senza renderlo per questo il nemico numero uno!

:)
trentuno

#151 walter

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Postato 24 November 2008 - 15:21 PM


ma rispetto a un solo svaso di inquinanti, i danni causati da siluri, carassi, perca, breme, aspi, barbi alloctoni ecc, sono minimi.



facciamo piazza pulita di ogni specie... tanto risalendo alla notte dei tempi , bene o male, saranno tutte +/- alloctone :wink:

come già detto, il siluro si sarà pure adattato nei grandi fiumi, ma nei piccoli corsi d'acqua e nei laghi credo possa essere anche una minccia.
senza renderlo per questo il nemico numero uno!

:)


dipende da quanto piccoli. laghi non so perche' qua praticamente non ce ne sono, ma sono tutti piccoli corsi d'acqua, e devo dire che non ci sono grossi problemi di convivenza. saranno 15 anni che ci sono i siluri, e ho sempre preso lo stesso carpe, cavedani e altri pess, e anche lucci (finche' c'erano)



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#152 Repele Dimitri

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Postato 24 November 2008 - 18:40 PM

Vi garantisco che fra' una decina d'anni rimpiangeremo il Siluro in quanto sara' calato vistosamente nelle nostre acque , un po' a causa di chi lo killa selvaggiamente un po' ci pensera' (come ha fatto fin ora) madre natura e saremo alla stregua , cosi' come successe anni fa' per il Luccio che tutti ORA salvaguardiamo , ma se ben ricordate (forse i giovanissimi non lo sanno nemmeno) unni fa' prima dell'avvento del Siluro il Luccio era dichiarato alla stessa del Siluro e guai a chi lo rilasciava ....personalmente la definisco "ignoranza umana" ...

Ora grazie a NOI (inteso come Uomo in generale) le nostre amate acque son sempre chi piu' chi (fortunatamente) meno inquinate e le nostre amatissime specie autoctone a causa anche di cio' son sempre in diminuzione , il nostro continuo voler domare madre natura modificando gli alvei e cementificando a gogo' ci ha visti costretti a ripiegare su specie alloctone , che ben meglio delle nostre alloctone san resistere a tutto sopra citato , io a dir la verita' NON ce lo' assolutamente con talune specie , in Po' se non vi fossero i super Big barbi,siluri,aspi ora come ora sarebbe un fiume "impoverito" e sicuramente anche i paesi a ridosso delle rive ne risentirebbero , in quanto la mancanza dei pescatori sportivi farebbe mancare meno giro di denaro , vedi trattorie , salumerie negozi pesca ecc ecc , grazie all'avvento delle specie alloctone un giro economico c'e ancora ....
Certo mi piacerebbe riavere in maggioranza le nosre specie , ma di certo non vorrei che anche le alloctone sparissero .

E' la famosa medaglia a due faccie insomma .....e un discorso che sara' sempre infinito ...pero' e' giusto parlarne spesso e tenerlo sempre nell'ambito dell'attenzione generale ....
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#153 gommato

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Postato 25 November 2008 - 00:42 AM

Vi garantisco che fra' una decina d'anni rimpiangeremo il Siluro in quanto sara' calato vistosamente nelle nostre acque , un po' a causa di chi lo killa selvaggiamente un po' ci pensera' (come ha fatto fin ora) madre natura e saremo alla stregua , cosi' come successe anni fa' per il Luccio che tutti ORA salvaguardiamo , ma se ben ricordate (forse i giovanissimi non lo sanno nemmeno) unni fa' prima dell'avvento del Siluro il Luccio era dichiarato alla stessa del Siluro e guai a chi lo rilasciava ....personalmente la definisco "ignoranza umana" ...

Ora grazie a NOI (inteso come Uomo in generale) le nostre amate acque son sempre chi piu' chi (fortunatamente) meno inquinate e le nostre amatissime specie autoctone a causa anche di cio' son sempre in diminuzione , il nostro continuo voler domare madre natura modificando gli alvei e cementificando a gogo' ci ha visti costretti a ripiegare su specie alloctone , che ben meglio delle nostre alloctone san resistere a tutto sopra citato , io a dir la verita' NON ce lo' assolutamente con talune specie , in Po' se non vi fossero i super Big barbi,siluri,aspi ora come ora sarebbe un fiume "impoverito" e sicuramente anche i paesi a ridosso delle rive ne risentirebbero , in quanto la mancanza dei pescatori sportivi farebbe mancare meno giro di denaro , vedi trattorie , salumerie negozi pesca ecc ecc , grazie all'avvento delle specie alloctone un giro economico c'e ancora ....
Certo mi piacerebbe riavere in maggioranza le nosre specie , ma di certo non vorrei che anche le alloctone sparissero .

E' la famosa medaglia a due faccie insomma .....e un discorso che sara' sempre infinito ...pero' e' giusto parlarne spesso e tenerlo sempre nell'ambito dell'attenzione generale ....



cosi non è chiaro ma cristallino vecio :wink:
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#154 nenofisherman

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Postato 25 November 2008 - 19:04 PM

Caspita!!!!! :) grande Vecio questo si che non fa nà grinza!!!! :wink:
Nazzareno 23/12/86 24anni

#155 Federico Ielli

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Postato 31 December 2008 - 19:21 PM

Provo a dire anche la mia su un argomento quanto mai attuale, anche se da un po' abbandonato. Allora, il problema, in generale, non è siluro si o no, ma alloctoni in genere si o no :wink: Il siluro, si badi bene, da una parte (sostenitori) e dall'altra (detrattori) è spesso utilizzato come un capro espiatorio, nel senso che dagli uni viene considerato come un toccasana (grandi dimensioni = piacevolezza della pesca e poi ancora indotto turistico da pesca itinerante) e dagli altri come un distruttore di ittiofauna (sparizione delle specie ittiche in ogni dove se presente). Bene, non è nè così, nè cosà. La verità sta nel mezzo. E' vero che ci sono argomentazioni (più o meno scientifiche: dico più o meno perchè alcune sono realmente di parte e di scientifico hanno ben poco) che sostengono indifferentemente le due tesi, tuttavia occore fare una premessa. Il siluro è stato segnalato nelle acque padane per la prima volta verso la fine degli anni 50. Il Po, allora, era molto meglio di adesso, poi è subentrato l'inquinamento industriale e zootecnico, responsabile della sparizione di numerose specie autoctone, quali il barbo, la lasca, la savetta, il pigo, il luccio, il persico reale, la tinca, il triotto ecc. Quindi, qui l'uomo ha fatto la sua parte. Il siluro si è così trovato dinnanzi un ambiente favorevole, in pratica una nicchia nuova, dove predare ciò che era rimasto, cioè carassi, carpe, anguille (ora non più), cavedani e successivamente abramidi, gardon e barbi d'oltralpe. Praticamente ciò che aveva a disposizione nel bacino d'origine (Danubiano). E' chiaro che, in tale situazione, in un ambiente già degradato di suo, il siluro ha predato prima a carico delle poche specie ittiche autoctone residue (già contingentate per mano umana), poi su quelle alloctone introdotte. Oggi le acque del Po, contrariamente a quanto si creda, sono migliorate (non c'è più l'inquinamento industriale di un tempo e le aziende zootecniche sono dotate di efficaci impianti di depurazione). Tuttavia non si torna indietro: solo la natura metterà un freno ristabilendo gli equilibri (attualmente nel Po il siluro è in una fase statica, di minor crescita demografica rispetto ad alcuni anni fa). Il grande pesce per ora continuerà a predare in maniera opportunistica ciò che nel suo ambiente è ancora presente e cioè carpe (ancora molto diffuse), carassi, abramidi, barbi d'oltralpe, ecc. Qui ormai c'è poco da fare. Diverso però è il discorso in ambienti circoscritti o in ecosistemi -per fare alcuni nomi mi viene in mente il Mincio o il Ticino- dove sono ancora ben presenti le specie d'origine. Qui si che il siluro fpuò far danni e tanti. Al di là delle considerazioni su quanto mangia, ho assistito e collaborato personalmente ad operazioni di recupero di ittiofauna in alcune botti sifone di canali di bonifica reggiani. Bene, erano stipate solo di grossi pesci: siluri fino a quasi 1q di peso, carpe enormi, qualche grosso lucioperca e pochi, pochissimi esemplari di fauna ittica minore (gardon, carassi, pseudorasbore). In compenso i siluri rigurgitavano nelle reti carpe e abramidi di 1 o 2 Kg. Si erano mangiato tutto ciò che era commestibile. Parlo di 70-80 q di siluri, poi venduti dalla FIPSAS a commercianti ittici che lo trasportarono poi oltre confine per essere venduti. Tralasciamo le considerazioni etiche per un momento e soffermiamoci sull'oggettivo. Dopo quegli intereventi, negli anni successivi intendo, guarda caso che negli stessi ambienti ricomparvero, come per miracolo, alborelle, pesci gatto, scardole, carassi e lucioperca. Ma sarà stato un caso? Lo stesso discorso è applicabile al Ticino, dove un massiccio intervento di cattura di siluri ad opera di G.R.A.I.A. ha portato ad un forte recupero della fauna ittica autoctona, in particolar modo ciprinidi. Dunque il siluro è dannoso. Certo, non si può demonizzare un animale, ma tantomeno non è serio da parte di qualche ultras della pesca propagandare l'assenza di impatto nei confronti della comunità ittica. Altro discorso è quello relativo alla maggiore o minore dannosità di altre specie, quali il gardon(in sovrannumero) o lo stesso lucioperca. Quest'ultimo, in particolare, è stato in alcuni casi (documentati) responsabile della sparizione dell'alborella e di altre specie similari alloctone (pseudorasbora) in ambienti padani. Però il lucioperca è ben visto, perchè è un bel pesce e, soprattutto, è buono da mangiare...... Ce ne sarebbero tante da dire! Quindi, in linea di massima, visto che il siluro dobbiamo per forza tenercelo (imposibile bonificare il Po), cerchiamo almeno di non creare altri presupposti per un'invasione massiccia in ambienti dove ancora possiamo salvaguardare il salvabile......Per quanto concerne il discorso soppresione.....anche a me non piace tanto :? . Tuttavia qualche cosa, visto che la legge esiste (soprattutto nella mia Regione: Emilia-Romagna), si deve fare. In occasione dello svaso autunnale di canali c'è sempre qualcuno (soprattutto extracomunitari) che lo richiede per mangiarlo. Pescandolo.....beh, è chiaro che lo smaltimento dovrebbe essere organizzato incentivandolo. Voglio vedere come si fa a trasportare un siluro di 70 kg ad una discarica! Magari la Regione stessa dovrebbe incentivarne lo smaltimento con un premio in denaro, anche minimo, verso un centro di raccolta, anche con pesce vivo, a scopo di ricerca o di vendita, in bacini di stabulazione ad hoc. Poi veniamo al paragone col luccio. Bene, che il luccio non sia un siluro, ormai, lo sanno anche i bambini. La scienza lo ha ampiamente rivalutato da anni. E' infatti noto che l'esocide ha lunghi periodi di quiescenza, soprattutto d'inverno, tra un pasto e l'altro e poi, soprattutto, metabolizza lento, diversamente dal siluro. Ma la differenza fondamentale è che di lucci in giro ce ne sono molti, ma molti molti, di meno che di siluri........I verdoni introdotti, che ormai popolano la stragrande maggioranza delle acque, hanno effettivamente una maggiore propensione all'accrescimento, tuttavia sono sempre una frazione minima della presenza del siluro. Poi che i giornalisti....facciano i giornalisti, è ovvio. Lo scoop fa sempre notizia, fino al rischio per i bambini di essere mangiati dallo squalo del Po :( Bene, basta perchè ho scritto troppo e mi sono stancato. Comunque a disp. per ulteriori chiarimenti.
Federico Ielli

#156 walter

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Postato 01 January 2009 - 12:46 PM

premetto una cosa: che il discorso "rivenduti dalla fips" di per se non mi piace per nulla. mi pare una elegante copertura all'operato di certi bracconieri.

ora, IMHO il discorso e' diverso, anzi sono 2. primo, in molte zone sono rimasti solo alloctoni a causa del degrado ambientale (e nelle mie zone tra l'altro stiamo peggiorando sotto questo aspetto). li se si toglie gli alloctoni si e no resta un cavedano e 2 scardole cioe' un tubo. allora dato che ormai e' questa la situazione perche' prendersela con i siluri (e tra l'altro, guarda caso, non con i carassi)??? e perche' obbligare sia a uccidere gli alloctoni (che secondo me cambia un tubo) sia a cercare pesci esca autoctoni (che tante volte non ci sono piu')????

penso che la decisione sull'uccisione del pescato o meno andrebbe comunque lasciata al pescatore. quasi a ogni pescata becco un paio di carassi, a volte anche grandini. che me ne faccio? lo porto a un amico (che conoscendo come sono i canali in zona lo butterebbe via subito)? li porto a casa e li do al gatto, magari facendomi 15 km in bici sotto il sole estivo che fanno un bel profumino? li metto in una busta chiusa e li mando al capoccia locale dei guardiapesca? o mi porto 2 fette di pane, li metto in mezzo e li mangio??? penso sia abbastanza evidente che, divieto o meno, l'unica e' rimandarli a casa...

secondo, ritengo che secondo me andrebbe autorizzato l'uso di pesci esca alloctoni purche' sia una specie gia' presente nel posto. mi pare assurdo, lo devo eliminare per legge ma non lo posso usare come esca. ok, c'e' sempre il pi*la che prende le breme per il vivo e poi le libera dove non ci sono, ma aggiungendo la clausola della presenza si andrebbe a tappare questa falla.

e poi, 2 domanda cattive: primo, perche' a me danno la multa se rimetto a mollo un siluro, un carassio, un vacaboja mentre chi fa il disastro con la propria fabbrica o per un uso errato di prodotti agricoli ecc al 90% passa impunito????

secondo, se gli alloctoni derivano dalle immissioni, perche' tocca a noi eliminarli? mica ho deciso io di mettere carassi breme e tutto il resto... anzi, personalmente ho visto scene al limite dell'assurdo. ho visto passare con l'elettrostorditore per uccidere i lucci e poter immettere le breme (tra l'altro spacciate come tinche, con bolle di accompagnamento falsificate). questa e' colpa dei siluri o dei pescatori? a me pare opera di qualche personaggio che andrebbe immediatamente sbattuto fuori a calci dalla poltrona che occupa. portando tra l'altro all'esasperazione dei pescatori.

EDIT: tra l'altro, guarda caso, in certe zone dove sono avvenuti i "recuperi" di siluri, poi ci sono state immissioni di pesci... sponsorizzate da ditte che producono attrezzi per pesca al colpo... e non credo proprio abbiano immesso cavedani... quindi alloctono per alloctono, nascondersi dietro il siluro per i propri interessi mi pare disonesto.

infine, studi di ittiologia e pianificazione ambientale. ora, so che tu sei un ittiologo. e con queste mie affermazioni non voglio assolutamente attaccare ne te ne la categoria, ma far presente un dato di fatto. come in tutte le questioni e le cariche in cui ci siano delle poltrone in ballo, anche in questo ambito da qualche anno le province a volte fanno delle scelte puramente politiche sulle nomine, della serie "l'amico del cugino dello zio". e personalmente trovo oltraggioso che venga nominata in questi casi gente assolutamente incompetente. ho gia' incontrato ittiologi della provincia (secondo certe voci nominati col modo di cui sopra a quanto pare...) che non hanno le idee molto chiare in merito. e saro' anche ignorante, ma un bass da una carpa li so distinguere... come so che cementificare un argine non rende l'ambiente migliore per i pesci. e mi fermo qua. potrei dire cose molto esplicite e molto poco simpatiche. ripeto, questo non e' rivolto contro di te, anzi (se vuoi possiamo approfondire in mp), ma penso che nella questione alloctoni ci siano stati giochi di $$$ e di potere non indifferenti. nel frattempo a morire sono i pess...



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#157 Federico Ielli

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Postato 01 January 2009 - 13:51 PM

Guarda che io, in parte, proprio perchè mi ritengo "super partes" sotto l'aspetto professionale, ovvero non ho niente da nascondere o da proteggere, sono d'accordo con te. Solo in parte però. Infatti, se è vero che spesso e volentieri ci si marcia sopra (nella gestione degli alloctoni) e chi regolamenta è spesso condizionato da giochi di potere (politici) o non ne sa niente in fatto di gestione, è altrettanto vero che, per contro, chi sbaglia paga. Ovvero, riferendomi al tuo discorso, non è che chi inquina o collassa un corso d'acqua o chi fa immissioni non autorizzate non venga punito. Sono leggende metropolitane, molto spesso infarcite da chiacchiere da bar. Potrei citarti dei casi lampanti. Che i pescatori, i cui voti comunque contano parecchio, vengano alle volte utilizzati quale capro espiatorio, è un dicorso a parte. Semmai, e non faccio nomi, accade che alcune delle Associazioni alieutiche di maggioranza, per ottenere una protezione di......facciata, si adattino ad impegnarsi in opere di sostentamento ecologico di specie a rischio, per ottenere qualche...bonus in altro settore (leggi campi di gare, ecc.). Ritornando al discorso di base, come ho già detto, il problema non è la caccia alle streghe, in questo caso il siluro,che comunque di danni ne fa, quanto evitare ulteriori ed indesiderate propagazioni di alloctoni dannosi (ce ne sono tanti altri, per citare un esempio il gambero rosso della Louisiana) in ambienti dove, ancora, c'è l'esigenza di tutela della fauna itiica autoctona. Le Regioni Autonome ci insegnano in tal senso. In Trentino, per esempio, dove la cultura ittiologica è ben radicata, proibiscono pari pari l'introduzione di esche vive che non appartengono a specie autoctone. Poi, magari, qualche siluro è finito anche là, tuttavia si tratta di ben poca cosa. Il caso della vendita dei siluri ha dei risvolti differenti, a seconda dei casi. Per quelli che conosco di persona il ricavato è stato utilizzato per acquistare materiale da ripopolamento per i canali (in particolare carpe e tinche). Altrove non escludo che ci sia stata anche la possibilità che sia stato acquistato pesce da gara, ma occorre avere delle prove e non solo per sentito dire.
Federico Ielli

#158 walter

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Postato 01 January 2009 - 13:59 PM

Guarda che io, in parte, proprio perchè mi ritengo "super partes" sotto l'aspetto professionale, ovvero non ho niente da nascondere o da proteggere, sono d'accordo con te. Solo in parte però. Infatti, se è vero che spesso e volentieri ci si marcia sopra (nella gestione degli alloctoni) e chi regolamenta è spesso condizionato da giochi di potere (politici) o non ne sa niente in fatto di gestione, è altrettanto vero che, per contro, chi sbaglia paga. Ovvero, riferendomi al tuo discorso, non è che chi inquina o collassa un corso d'acqua o chi fa immissioni non autorizzate non venga punito. Sono leggende metropolitane, molto spesso infarcite da chiacchiere da bar. Potrei citarti dei casi lampanti. Che i pescatori, i cui voti comunque contano parecchio, vengano alle volte utilizzati quale capro espiatorio, è un dicorso a parte. Semmai, e non faccio nomi, accade che alcune delle Associazioni alieutiche di maggioranza, per ottenere una protezione di......facciata, si adattino ad impegnarsi in opere di sostentamento ecologico di specie a rischio, per ottenere qualche...bonus in altro settore (leggi campi di gare, ecc.). Ritornando al discorso di base, come ho già detto, il problema non è la caccia alle streghe, in questo caso il siluro,che comunque di danni ne fa, quanto evitare ulteriori ed indesiderate propagazioni di alloctoni dannosi (ce ne sono tanti altri, per citare un esempio il gambero rosso della Louisiana) in ambienti dove, ancora, c'è l'esigenza di tutela della fauna itiica autoctona. Le Regioni Autonome ci insegnano in tal senso. In Trentino, per esempio, dove la cultura ittiologica è ben radicata, proibiscono pari pari l'introduzione di esche vive che non appartengono a specie autoctone. Poi, magari, qualche siluro è finito anche là, tuttavia si tratta di ben poca cosa. Il caso della vendita dei siluri ha dei risvolti differenti, a seconda dei casi. Per quelli che conosco di persona il ricavato è stato utilizzato per acquistare materiale da ripopolamento per i canali (in particolare carpe e tinche). Altrove non escludo che ci sia stata anche la possibilità che sia stato acquistato pesce da gara, ma occorre avere delle prove e non solo per sentito dire.


sono stato testimone diretto di piu' di qualche immissione... e una breme da una tinca spero di saperla riconoscere...

per quanto riguarda la prima parte, sul fatto che chi sbaglia paga, purtroppo non e' il caso del veneto. o almeno della mia fetta di veneto (non nego che in altre zone le cose siano migliori e tu abbia degli esempi verissimi al caso, ma qua siamo messi male...)

poi che il siluro sia dannoso, non lo nego. il dettaglio e' quanto. IMHO per certi aspetti vedo piu' dannoso il bass o il carassio, almeno mi preoccupano di piu' del siluro... pero' guai a toccare un bass e per i carassi c'e' una certa tolleranza (guarda caso entrambe alimentano giri di $$$). secondo me qualsiasi immissione di qualsiasi pess e' dannosa. se in un canale non ci sono mai stati i lucci o i cavedani, anche se sono autoctoni, non vanno immessi.

infine, ritengo che la questione alloctoni sia stata gestita in un modo a dir poco "all'italiana", facendo gran danni per gli interessi di pochi. il po sarebbe potuto diventare come mequinenza, e avremmo potuto evitare massacri e ulteriori immissioni e danni vari, e tra l'altro avere nuovi posti di lavoro... e invece per l'interesse di pochi ci hanno rimesso tutti.



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Postato 01 January 2009 - 14:12 PM

Sono totalmente d'accordo con Walter: l'uomo ha sbagliato tempo fa a voler immettere specie ittiche in zone in cui non ci sono mai state tali specie, ora ne paga le conseguenze e scarica tutto sul siluro, lo sappiamo tutti che è un predatore vorace, appunto serve anche a frenare i carassi e le breme che mangiano le uova degli altri pesci e in più sono infestanti.
Alla domanda del topic rispondo che gli alloctoni ora come ora sono "statici", non fanno ne danni ne danno benefici, ma se tempo fa invece di immetterli e poi reimmetterne altri per cercare di frenare i danni di quelli immessi prima(che discorso contorto :twisted: ), la gente avesse pensato a quello che stava facendo, non li avrebbe immessi e la situazione sarebbe stata normale...
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Postato 01 January 2009 - 14:50 PM

Eh si, purtroppo hai ragione, la cosa è stata gestita male e con molti interessi di parte :? naturalmente più o meno evidenti a seconda delle regioni e province. Una cosa è certa, e tu l'hai già accennata: qualsiasi immissione di nuove specie (e non intendo solo quelle alloctone), in ambienti dove queste non sono mai state presenti, è fonte di turbativa nell'ambito della comunità ittica preesistente. I casi da te citati sono lampanti, carassio in primis. Anche il bass, in certe situazioni di esubero, può creare dei problemi. Quel che è certo è che non esistono i buoni e i cattivi tra gli alloctoni, ma solo quelli che fanno più o meno danno. Bisognerebbe che ognuno di noi, distogliendosi per un attimo dai propri riferimenti alieutici, ragionasse solo ed esclusivamente su quest'ultimo punto. Ovvero fanno del danno? Allo stato attuale, purtroppo, come ho già detto, non si può più tornare indietro, per cui occorre adattarsi alle situazioni ecologiche attuali cercando di non fare più danno di quanto ne sia già stato fatto. Le leggi, alle volte, sono sbagliate, tuttavia sono leggi e bisogna rispettarle. Tutt'alpiù si modificano, con la forza dei numeri (pescatori), anche se ci sono sempre interessi di parte. Nel caso specifico, tutti gli alloctoni introdotti agli inizi del 900', per la maggior parte di origine americana (pesce gatto, persico sole, persico trota, trota iridea, ecc.,) sono ormai perfettamente adattati ed acclimatati nelle nostre acque interne (iridea a parte). L'introduzione del carassio è molto anteriore, a parte il fatto che nelle nostre acque ce ne sono di due specie: una, Carassius carassius o carassio, è stata introdotta in epoca romana al pari della carpa, quindi può ritenersi allo stato attuale come specie acclimatata da secoli; la seconda, Carassiuss auratus, o carassio dorato, introdotta come specie esotica (in pratica è il pesce rosso) dalla Cina in epoca molto più recente. La stragrande maggioranza dei carassi presenti nelle nostre acque appartiene alla seconda specie, rinselvatichita in ambiente naturale: il pesce da gara per eccelenza......Bene, dicevo che questi alloctoni ormai sono parte integrante della fauna dulcacquicola italiana. Vogliamo davvero liberarcene? La questione è, semmai, cerchiamo di non abusarne, nel senso di non andare ad intaccare con queste specie ambienti dove è presente una ben equilibrata comunità ittica indigena, solo per interessi di parte. Un po' più complesso è il discorso degli alloctoni introdotti negli ultimi 40-50 anni, tra i quali siluro, lucioperca, aspio, abramidi vari, gardon e barbi d'oltralpe. Al di là del discorso che nel Po, togliendo questi, non si pescherebbe più niente (SONO D'ACCORDO), resta il fatto che di danni ne fanno davvero tanti e non solo il siluro. Il lucioperca, per esempio, bellissimo pesce insidiabile a spinning e col morto manovrato, è un voracisimo predatore, che in alcuni casi si è reso responsabile della sparizione di specie ittiche quali l'alborella e il triotto. E' un predatore che seleziona fortemente la taglia e caccia in branco, soprattutto gli esemplari di medio- piccola taglia, e mangia molto. Di lucioperca, nel Po e nel bacino limitrofo, ce ne sono tanti e la specie è in espansione, un po' come sta avvenendo per l'aspio.... A buon intenditore poche parole.....Quindi, non solo siluro........In tal caso ritengo doveroso, anzi indispensabile, fermo restando che non ce ne possiamo liberare in maniera definitiva, porre dei vincoli tali da evitare ulteriori colonizzazioni in ambienti indenni. In altre parole, è assurdo che ceri gruppi di estremisti publicizzino il siluro come un'innocua bestiolina, addirittura da immettere dappertutto. E operativamente, le immissioni "fai da te" sono purtroppo all'ordine del giorno :( , anche se non impunite, come dicevo prima. Insomma deve prevalere il buon senso, di supporto ad una legislazione che, purtroppo, molto spesso è retrograda e diversificata da zona a zona. Un esempio? Il già citato lucioperca è considerato specie alloctona (lo è) in Emilia-Romagna e in Veneto. Non gode di protezione (periodo di divieto), nè di misura minima. A Mantova, invece, il lucioperca è protetto da un periodo di divieto di pesca e da una misura minima (35 cm)!!!!Che dire, siamo all'assurdo :( Qui si che la politica, intesa come percentuale di votanti, ha fatto la differenza.
Federico Ielli


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