L'estate è appena iniziata, siamo forse nel periodo migliore per la pesca, non c'è specie ittica che in questo periodo non sia attiva, basta affacciarsi su un qualsiasi specchio d'acqua con ottime probabilità di vedere svariati amici pinnati.
E' quello che mi è successo ieri sera. Spinnata serale da riva, in un punto (volutamente) non ben precisato del lago Maggiore, diciamo golfo borromeo, tanto per stringere un po' il cerchio
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Parto con l'idea di cercare qualche bassetto, dato che nei giorni scorsi ne ho visti parecchi pinneggiare a pelo d'acqua godendosi il caldo estivo.
I bass in effetti ci sono, ma non mangiano. Intanto mi guardo intorno: minutaglia ovunque, soprattutto piccoli gardon, macchie enormi di grigio a pelo d'acqua che ogni tanto si rompono per poi ricomporsi subito dopo. Ogni tanto, qua e là, qualche cavedano (quelli non mancano mai e, immancabilmente, ogni volta che ne vedo uno, tanto più sul Maggiore, mi torna in mente il buon vecchio Giorda). Un po' di lanci, e incanno il primo persichetto della stagione. Poco più in là vedo una carpa, poi un'altra, e un'altra ancora.... una famigliola di una decina di carpe, la più piccola sui 3 chili, la più grossa poteva arrivare a 7-8. Il loro nuoto lento e imponente mi rapisce, mi accorgo con stupore che le sto fissando da un po' senza più nemmeno lanciare...
Dopo un po' non le vedo più. Mi sposto, riesco a prendere un altro persico, questo bellino, penso 3/4 etti (si slama quando cerco di prenderlo in mano... fa niente, avrebbe fatto la stessa fine dopo la foto)
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Mi riaffaccio poco più in là e riecco le carpe.
Poso la canna e resto a guardare, ammirato, il lago e le sue bellezze.
E penso ai primi persici dell'anno.
Ai bass che mi guardano e non mangiano.
Ai cavedani di Giordano.
Agli agoni, che a sentire chi li sta pescando sono tantissimi.
Alle carpe, che ieri sera mi hanno tenuto compagnia e sembravano seguirmi.
Forse per chi è nato e vissuto su un lago questa è assoluta normalità.
Ma io sono nato tra i torrenti di montagna. Poi sono diventato un cittadino acquisito. E oggi sono un lacustre acquisito, e in quanto tale mi godo più che posso il lago, la sua bellezza, e l'enorme varietà di pesci e la vita che contiene.
Sento sempre dire dai nostri padri, dai nostri nonni che "una volta non era così, una volta c'era pesce, oggi non c'è più nulla".
Non ho alcun dubbio che sia vero, ma se ieri sera foste passati sul lungo lago e aveste buttato un occhio in acqua forse, anche solo per un istante, qualche dubbio vi sarebbe venuto.
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