PASTINACA o TRIGONE
La famiglia Dasyatidae comprende 76 specie di pesci d'acqua salata comunemente conosciuti come pastinache o trigoni. Tali specie sono presenti in quasi tutto il Mediterraneo e in tutte le acque tropicali del mondo.
DESCRIZIONE
Sono caratterizzati dal corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi posti sul dorso, bocca ventrale. Si differenziano dalle "cugine" razze della famiglia rajidae per la presenza dell'aculeo velenoso sulla coda, il quale produce l'ittioacantossina e provoca effetti simili alla cancrena e al tetano. Gli esemplari più grandi (appartenenti alla specie Himantura chaophraya) possono raggiungere 4,60 metri di lunghezza e 1,90 metri di larghezza.
Negli esemplari di maggiori dimensioni, l'aculeo può arrivare fino a 35-40 centimetri di lunghezza, ha un profilo dentellato ed è rivestito da una guaina epiteliale. Alla radice dell'aculeo si trovano due ghiandole velenifere che secernono una sostanza composta dagli enzimi 5-nucleotidasi e fosfodiesterasi, che distruggono le cellule, e da serotonina, che provoca contrazioni muscolari. L'azione di tale cocktail è necrotizzante e a questo si unisce la possibilità di infezioni batteriche anche severe. A seconda della zona colpita dall'aculeo, il decorso può arrivare ad essere mortale (si veda l'esempio del conduttore televisivo Steve Irwin, morto in Australia in seguito a un colpo ricevuto da un trigone il 4 settembre 2006). L'aculeo generalmente si spezza e rimane nella ferita: per l'animale non è un grave danno, poiché ricresce con una velocità di circa 1-1,5 centimetri al mese, per l'uomo invece si! Infatti l'aculeo va rimosso per evitare che continui a rilasciare veleno, ma ciò può causare un'ulteriore lacerazione della ferita a causa della presenza di aculei retroversi.
ATTENZIONE
Come già detto l'aculeo velenoso alla base della coda causa ferite estremamente dolorose. Tra i possibili sintomi troviamo: perdita di coscienza, nausea, vomito, sudorazione, ipotensione, diarrea, paralisi muscolari, depressione respiratoria, aritmie, arresto cardiaco.
COSA FARE
Innanzitutto mantenere la calma ed eventualmente distendersi.
Lavare la ferita con acqua salata, fredda oppure con soluzione salina sterile e come già detto rimuovere l'aculeo. Successivamente trattarla come per la tracina con acqua salata molto calda per 30/90 minuti.
Recarsi da un medico che curerà la profilassi antitetanica oltre a prescrivere analgesici ed antibiotici a largo spettro.
Dal punto di vista "gastronomico", le carni sono commestibili anche se non particolarmente pregiate
perchè non c'è scritto che da anche delle scosse elettriche???
io 5-6 anni fa ne presi una nello jonio, e dopo averla portata a riva, ed averla messa in un secchio (era piccola, lunga 30 cm) cominciammo a guardarla, perchè non avevamo mai visto una razza così (quella gialla con i puntini viola della prima foto).
fatto sta che ho fatto per prenderla in mano, e appena ho messo la mano in acqua ho sentito una forte scarica elettrica (so di cosa parlo, essendo elettricista) e tolsi subito la mano.
poi dissi "ma no, non è possibile che sia stata lei, sarà stata una scarica elettrostatica" e allora allungai la mano nuovamente per prenderla, e "zak"!!! un'altra volta....
allora presi, e al posto di toglierla dal secchi per rimetterla in acqua, vuotai direttamente il secchio appena dopo il battente dell'onda.
e da quallo che mi ricordo era proprio la PASTINACA della prima foto, della quale fino a quel momento ero a conoscenza solo dell'aculeo velenoso...
Questo post è stato modificato da phobos85: 05 July 2011 - 12:49 PM