Vorrei porre l'attenzione anche su questa creatura in cui mi sono imbattuto proprio l'altra settimana, la quale non è tanto pericolosa per noi essere umani quanto parrebbe distruttiva per l'ecosistema delle nostre acque interne
..... mentre stavo spinneggiando a trota nella mia cava di fiducia, mi va a finire l'occhio sotto riva in quanto la mia attenzione viene catturata da un movimento tra la ghiaia, metto a fuoco e vedo un gambero rosso scuro uscire da un buco tra delle rocce, in qualche modo, senza fargli male, lo aggancio con l'ancorotto (diciamo che è stato lui ad attanagliarlo con le sue chele) e lo tiro fuori dall'acqua per studiarlo meglio...era veramente bello e anche grosso!! Studiato un attimino giusto per riproporre le informazioni appena ottenute in future azioni di pesca contro il BlackBass
ho deciso di rimetterlo in libertà nello stesso punto da dove era uscito...
Tornato a casa mi sono messo a fare una rapida ricerca sul web e sono rimasto sconcertato da quello che ho letto
, il crostaceo in questione corrispondeva molto al cosiddetto Gambero Rosso della Lousiana. A quanto pare è una specie importata dall'America e per le nostre acque interne sarebbe una e vera e propria piaga!!
Da quanto ho capito dovrebbe essere stato importato per scopi culinari in quanto le sue carni sarebbero deliziose (a saperlo prima
) su un sito si faceva riferimento al famoso film Forrest Gump, cito un pezzo dell'articolo "...Ve lo ricordate? Forrest Gump, il Marcovaldo americano, va ad aiutare l’amico, reduce dal Vietnam, a pescare gamberi in Louisiana. Il film, in quella parte, raccontava di una corsa all’oro “arancione”, quello dei gamberi, di cui forse solo gli spettatori “addetti ai lavori” si erano accorti. Il Golfo del Messico negli anni 90’ è stata una Eldorado della pesca.
Lo e’ ancora, ma gli apporti di nutrienti che arrivano dal Mississippi River – che non è un rigagnolo, ma il fiume che drena buona parte degli Stati Uniti – sono tali e tanti da creare una “Dead Zone”, che non è un film horror di Abel Ferrara, ma una zona, dove l’ossigeno è talmente consumato dai processi biogeochimici che nulla più ci vive se non quei batteri che di ossigeno non hanno bisogno. E’ una delle più grandi dead zone del mondo, studiata in lungo e in largo dagli accademici americani. Provare per credere. Cercate su Google...."
Cito altro articolo..."...Sembra un animaletto simpatico, ma in realtà è uno degli invasori ambientali più pericoloso del mondo.
Si chiama Procambarus clarkii o gambero rosso della Luisiana, e dagli anni ’80, quando fu importato in un allevamento a sud di Torino (ha carni prelibate) e poi in Toscana, ha avuto inizio la sua conquista delle acque interne italiane.
Raggiunge una lunghezza di 20 cm, 35 con le chele, provoca stragi delle larve di anfibi (da noi quasi tutti protetti) e di piccoli pesci di fondo.
Come se non bastasse, ha la sgradevole abitudine di scavare gallerie che facilitano crolli degli argini e allagamenti.
Si stanno studiando diversi metodi per fermarlo, ma nessuno di questi è finora risolutivo...."
Questo post è stato modificato da BassAno: 07 December 2011 - 12:01 PM