Ansedonia si trova a circa 140 km da Roma, si deve prendere l'autostrada Roma Civitavecchia e puntare verso Grosseto, dopo Civitavecchia si prosegue sulla statale Aurelia ( occhio agli autovelox visto che il percorso e' quasi tutto da farsi a 90 km/ora) nell'ordine entreremo nei comuni di Tarquinia, e poi di Montalto di Castro proseguendo sempre verso nord, dopo Montalto di Castro entreremo in Toscana passando dal vecchio passo della dogana, si prosegue costeggiando Capalbio Scalo e dopo un grande slargo dove si trova il paesino di Torba ( occhio che la polizia e' sempre presente in quel punto) dopo pochi chilometri troveremo lo svincolo per Ansedonia, si entra e una piccola stradina ci fara' oltrepassare un canale ricco di cefali e anguille dove vige il divieto di pesca perche' e' un entrata del lago di Burano e offre acqua anche a diversi allevamenti di spigole, orate, cefali, ombrine e saraghi.
Passato il canale si arriva su una spiaggia aperta sul lato sinistro che arriva fino al lago di Burano e alla spiaggia di macchiatonda e invece a destra finisce sotto lo Spacco della Regina una parte della montagna di Ansedonia ottima per provare a saraghi e spigole fin sotto la foce del canaletto di entrata di cui abbiamo pocanzi parlato.
Si entra quando consentito nel piazzale parcheggio sotto la montagna e si possono fare piu' scelte di pesca, o dalla spiaggia prima del baretto in legno pescando a surf casting a saraghi e spigole ma pure grosse marmore oppure prendere bolognesi e bigattino e andare verso la montagna costeggiando il solito canaletto, si arrivera' a una scala in pietra che sale sul fianco della montagna, facendo attenzione si salgono alcune rampe di scalini e poi scendendo si arriva a uno scoglio che arriva nel punto piu' comodo a stare circa 2 mt sopra il livello del mare, parte di esso e' piano quindi si puo' pescare comodamente anche con sedia o panchetto, sotto i piedi pochi scogli e sul davanti invece tutta sabbia si puo' pescare anche a fondo ci sono ottime prerogative per marmore e orate, l'esposizione e' da sud quindi i venti predominanti sono lo scirocco e il grecale mentre si e' riparati da libeccio, maestrale e tramontana, ottimo per saraghi e cefali con mare mosso e acqua sporca oltre a svariate grosse salpe.
Camminando sullo scoglio stesso verso riva e facendo molta attenzione alla fine dello stesso si arriva all'entrata del canaletto di cui si parlava prima e con bolo e pesca leggera con bigattino sui cambi di marea e' possibile inchiodare belle spigole e saraghi di taglia.
Poco piu' indietro senza entrare nel parcheggio grande la strada ripassa sul canaletto e passando avanti a una caserma della Guardia di Finanza poco dopo comincia a salire inerpicandosi verso la parte alta della montagna di Ansedonia stessa, si sale verso le rovine della citta' di Cosa, un universo di ville con piscine e posti auto per poveri abbienti si apre davanti ai vostri occhi, poveracci tipo Costamzo e signora e tanti altri personaggi del genere, sulla cima della salita troverete il bar con agenzia di vendita di Vinicio, la strada comincera' una lenta discesa verso nord per arrivare poi alla spiaggia della Feniglia, ma andiamo per ordine, dall'agenzia bar di Vinicio ci sono almeno 4 accessi liberi al mare dove scendendo a piedi si puo' arrivare a scogliere a picco sull'acqua dove in posizione invernale si puo' pescare, il migliore e' a sinistra lungo un rettilineo, non potete sbagliarvi perche' a destra c'e' un parcheggio coperto con tettoia in legno tutto rigorosamente privato, sulla sinistra c'e' un libero accesso al mare dove facendo diversi scalini si arriva sull'acqua, il posto e' ottimo per pescare saraghi, marmore, spigole, cefali, occhiate e salponi sia a fondo che con bolognese e canna fissa, occhio che gli scogli sono pericolosi e sulla sinistra c'e' la villa appartenuta a Domenico Modugno. L'esposizione della zona e' ai venti da sud ovest e da nord quindi libeccio e poi maestrale, ponente e tramontana. Davanti a voi avrete lo splendido scenario della parte sinistra del monte Argentario, con i porti visibilissimi di Cala Galera e Porto Ercole e sul davanti l'isolotto dei Topi, sulla destra invece la meravigliosa spiaggia della Feniglia che arriva fino sotto a porto Ercole o meglio a cala Galera, spiaggia ottima con le mareggiate di scirocco e libeccio per marmore, spigole e orate.
Proseguiamo scendendo in auto e arriveremo piu' sotto a un bivio che a destra ci riporta verso l'Aurelia mentre a sinistra ci porta verso la spiaggia della Feniglia, passeremo su un canale dove non vi consiglio di scendere e guardare per evitarvi un infarto, sotto c'e' infatti il canale piu' grande di entrata alla laguna di Orbetello e quello che si vede passare sotto i vostri piedi specie in condizione di alta marea e' quanto di piu' bello potreste aspirare a prendere, parlo di spigole di svariati chili e pure grosse ora e anche di marmore e saraghi per non parlare di grossi cefali....che ve devo di' il cartello del divieto di pesca sotto il ponte racchiude tutte le vostre volonta' a vedere tutta quell'abbondanza.
Proseguendo la strada arriveremo sulla spiaggia un posto stupendo con la macchia mediteranea alle vostre spalle, con un bosco che confina da una parte con il mare e dall'altra con la laguna piena di daini e cinghiali e fagiani e quantaltro a un cacciatore possa piacere, che dire tutto parco naturale quindi pesca e caccia super vietate.
Sulla sinistra una scogliera bassa fatta di ciottoli vi portera' verso l'entrata del canale visto poco prima e quindi iper divieto di pesca ma prima del canale d'entrata si puo' pescare non a bolo perche' l'acqua e' molto bassa ma sicuramente a fondo per marmore e orate.
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