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Recupero e Ferrata a streamer


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10 risposte a questo topic

#1 carlo alberto

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Postato 30 January 2012 - 18:12 PM

In questo ultimo periodo mi sto dedicando con più assiduità allo streamer, tralasciando il mio amore per la ninfa.

Parliamo di ferrate nella pesca a streamer? Sembra un discorso banale ma mi capita,soprattutto in laghetto o in acqua ferma, quando sento il colpo secco (o delicato) sulla coda, durante lo strip, di perdere o agganciare malamente un pesce per non aver ferrato correttamente.

Come si deve ferrare a streamer?

Pescando da molto poco con questa tecnica riassumo per quanto è possibile gli accorgimenti che sto mettendo in pratica, dovuti ad alcuni consigli e all'esperienza che sto pian piano accumulando:

quando, durante la strippata, avverto lo stop della coda o il colpo secco dovuto all'attacco del pesce, cerco di non bloccarmi nel recupero ma continuo a strippare mantenendo il contatto con il pesce, purtroppo non ho ancora memorizzato il movimento della ferrata di coda e mi limito a continuare il recupero senza alzare la canna per qualche strip per poi alzare la punta e sfruttare l'elasticità della canna nel combattimento con il pesce una volta agganciato.
Ho notato che se alzo subito la canna e blocco il recupero la coda si affloscia e fa perdere contatto con il pesce, che spesso si slama non essendoci più la tensione necessaria del filo+coda.
Ho notato che se dopo aver agganciato il pesce tenendo la canna bassa, si continua a tenerla in linea con la coda, la tensione eccessiva può essere controproducente non consentendo alla canna di ammortizzare le sfuriate del pesce e rischiando di farlo slamare o di rompere il filo se il pesce è di buone dimensioni e si utilizza un finale abbastanza sottile.
Quando invece riesco ad osservare l'attacco a vista vedendo distintamente il pesce aprire la bocca sul mio streamer o quando ho l'attacco "sotto i piedi" non so mai come comportarmi, spesso ferro di canna alzando la punta ma ci sono volte in cui questa ferrata mi fa toppare di brutto il pesce.

Il recupero della coda va sempre fatto con la punta della canna in linea con la coda senza che si creino "angoli" tra la coda che fuoriesce dal cimino e la canna?

Come è la "ferrata corretta" a streamer, nell'attacco a distanza con dieci e piu metri fuori di coda, nell'attacco a vista e sotto i piedi?

Avete altri consigli o correzioni su come ferrare correttamente o altri esempi di diversi tipi di ferrata ?

carlo alberto

Questo post è stato modificato da carlo alberto: 30 January 2012 - 18:16 PM

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#2 Pierflyer83

Pierflyer83

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Postato 02 February 2012 - 21:00 PM

Ci hai lasciati senza parole Carlo :mrgreen:

No dai, il discorso è complesso e lo hai affrontato da un punto di vista quasi scientifico. Non è affatto banale.
Per quanto mi riguarda, la pesca a streamer (che a trote pratico poco) è una pesca nella quale il riflesso e l'istinto la fanno da padrone. L'azione è talmente frenetica che nel momento in cui si sente la tocca viene subito da ferrare energicamente alzando la canna. Questo movimento deve essere fatto nel modo giusto se no le dinamiche della coda, del finale e dello streamer in acqua rischiano di portarci a togliere realmente l'esca dalla bocca del pesce invece che a allamarlo. La domanda rimane sempre: e qual'è il movimento giusto?
Ti parlo da completo inesperto, ma secondo il mio parere, pur ferrando di coda, la canna avrà sempre un ruolo fondamentale. La canna serve per avere una maggiore sensibilità all'abboccata e, soprattutto, ad attutire il colpo di un'eventuale ferrata del pesce di taglia (parliamo di pesca in termini generali, non di casi, come nelle gare, dove il pesce non supera quasi mai di molto la taglia minima). Quindi tornando alla tua domanda, secondo me ci deve essere sempre un angolo tra la canna e la coda.
Più in la di questo non mi sentirei di andare per non rischiare di sparare qualche stupidaggine.

Un commento solo sulla ferrata a vista: come per la secca e la ninfa, anche nello streamer la ferrata a vista è la cosa più difficile in assoluto. Vedere il pesce che inizia a muoversi, vede la nostra imitazione, la segue e poi l'attacca è una cosa talmente emozionante che puntualmente finiremo per anticipare o ritardare la ferrata. Solo con la pratica e con molto sangue freddo si riuscirà a ferrare nel modo e tempo giusto.
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#3 braida

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Postato 02 February 2012 - 22:59 PM

Io a bass ogni tanto faccio qualche lancio a streamer, quando a popper non ne vogliono sapere.
Non mi sono mai posto il problema ferrata, mi viene automatico tirare di coda e immediatamente dopo di canna. A memoria mi pare di non averne mai slamato neanche uno..vabbè che ne avrò presi una ventina a streamer, non di più, quindi forse i miei dati non fanno testo.

Quest'anno ci devo provare anche a trote, chissà...

#4 Pierflyer83

Pierflyer83

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Postato 03 February 2012 - 20:59 PM

Con il bass credo sia molto diverso...una ferrata energica con il movimento della canna è essenziale per essere sicuri di impiantare bene la mosca nell'enorme bocca del pesce.
Solo nel caso di bass svogliati o apatici l'approccio può essere simile a quello delle trote.
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#5 Repele Dimitri

Repele Dimitri

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Postato 04 February 2012 - 20:17 PM

IO quando riesco a non andar d'istino e frenesia adrenalitica cerco di ferrare sempre di lato il ferrer dritto ha molto di strappar fuori l'esca dalla bocca , sopratutto quando il pess e' svogliato e mangia male , ho provato (poco dunque non so se possa...) a ferrar solo di coda e sinceramente (non ne saro' capace probabilmente) ho trovato ancor piu' il senso di toglier l'esca , diversamente creando un angolo canna coda pesce (laterale) ho la sensazione di miglior sicur aggancio

Se badiamo anche in altre tecniche si ferra creando un angolo , certo risulta piu' difficile tirar indietro la canna per ferrare con altre attrezzature , ma comunque e' fattibile(vedi a spinning ) , pero' se tutti usan il sistema angolo :smile:
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#6 mark65

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Postato 04 February 2012 - 20:42 PM

sempre di lato forse dato dall'abitudine

#7 CZECHER

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Postato 04 February 2012 - 21:16 PM

Ciao Carlo. La pesca a streamer in lago, facendo riferimento a cave ... laghetti a pagamento ... reservoir ... o come li vogliamo chiamare, cioè a specchi d'acqua con ripopolamento solitamente di trote iridee, in effetti è una tecnica a sè stante, che si è ramificata con mille sfaccettature (basti pensare, ad esempio, al lancio "froller"). Per quanto ho avuto modo di sperimentare personalmente, credo di poterti consigliare:
1) durante il recupero dell'artificiale la canna và tenuta con la cima bassa a sfiorare la superficie dell'acqua, o addirittura leggermente immersa, con un assetto quanto più lineare possibile con la coda, affinchè la flessibilità del cimino non possa assorbire le vibrazioni provocate dal pesce che morde l'artificiale. Più spesso di quanto si possa pensare, la trota insegue lo streamer "mordicchiandolo" e procedendo alla stessa velocità del recupero, tanto da non farci avvertire la sua presenza. Sarà la nostra sensibilità che avrà come recettori i polpastrelli delle dita attraverso i quali scorre la coda a farci capire quando "ferrare" ...
2) a proposito di ferrata ... raramente risulta produttivo alzare bruscamente di scatto la canna comne si è solito fare in torrente, solitamente risulta più efficare uno "strappo" un poco più "denso" dato con la mano che recupera la coda. Non è semplice all'inizio ... l'istinto di ferrare con la canna è forte ed innato, ma la ferrata impressa con la mano ha un grosso vantaggio. Alzando bruscamente la canna, assai spesso "strappiamo" via l'artificale di bocca al pesce che, solitamente, farà un rapido dietro-front tornando verso il largo ... "strippando" con la mano, se sbagliamo la ferrata, la trota solitamente continuerà nel suo inseguimento e addirittura talvolta sarà indotta ad aggredire con maggior veemenza lo streamer, per un evidente istinto di non farsi sfuggire la "preda" od "intruso".
3) in molte occasioni, se la nostra impostazione è ottimale, il pesce si "autoaggancia", e in questi casi occorrerà soltanto non fermarsi nel recupero.
Credo esista comunque un certo parallelismo fra la sensibilità necessaria a percepire l'abboccata nella pesca a ninfa in torrente e la pesca a streamer in cava. Accade infatti che l'abboccata si manifesti sotto forma di un'onda anomala che "insegue" i nostri artificiali con successivo piccolo gorgo, con un'increspatura "diversa" fra le ondette provocate dal vento, con un "balenio" appena percettibile sotto la superficie, con un impercettibile "appesantimento" della coda in fase di recupero, ecc. ecc.
Come sempre, spero di esser stato sufficientemente "intelleggibile" e di non averti, invece, ancor più confuso le idee ... :unsure:

#8 CZECHER

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Postato 04 February 2012 - 21:56 PM

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Questo può essere un esempio di come posizionarsi nell'azione di pesca.

#9 carlo alberto

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Postato 04 February 2012 - 22:08 PM

grazie della spiegazione, veramente molto chiara! in effetti in laghetto ho visto che la ferrata alzando di scatto la canna spesso comporta la perdita del pesce subito dopo per slamatura o ancora piu spesso la "toppata" della mangiata...
non riesco ancora a "ferrare volontariamente" di coda ogni volta, piu spesso mi "limito" a non fermare il recupero strippando e mi sono accorto infatti che alcune volte sento ripetute tocche che precedono poi un attacco più deciso che se non si ferma il recupero comporta l'aggancio della trota.
Devo allenare ancora molto la concentrazione in modo da rispondere all'attacco con una contro-strippata secca per ferrare come si deve...
in fiume invece credo che sia "più semplice" (anche se non ho praticato finora con continuità lo streamer in fiume ma da quest'anno mi dedicherò con piu costanza) perchè le mangiate dovrebbero essere più violente visto che il pesce ha meno tempo per osservare l'esca e caccia in maniera più naturale e aggressiva...

sempre in fiume la canna rispetto alla coda va sempre tenuta in linea con la coda ? perchè con la corrente ho come la sensazione che se il tutto non è in linea il rischio sia di perdere contatto con lo streamer e quindi non sentire alcuni attacchi...

un dubbio: se lancio di 45 gradi a valle dovrei fare almeno un mending ribaltando la coda verso valle per "mettere in asse il tutto" prima di iniziare il recupero?...
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#10 CZECHER

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Postato 04 February 2012 - 22:55 PM

Felice di esserti stato d'aiuto.
Assimilare questo modo di ferrare in lago ... è una sorta di percorso "contro-natura", almeno questa è stata la mia esperienza, ma vedrai che potrà agevolarti non poco. I pesci da "cava" hanno un comportamento parecchio mutevole, talvolta addirittura bizzarro. Dopo le prime avvisaglie di abboccata, percepite magari come lievi vibrazioni della coda, occorre in certe occasioni "stoppare" il recupero ... la trota si ferma, ingoia, e riparte verso il largo. A volte invece occorre accelerare improvvisamente il recupero ... il movimento repentino stuzzica l'aggressività del pesce. In mezzo a queste due situazioni ci sono un mare di ... varianti ... e il più delle volte occorre improvvisare un approcio diverso.

In fiume/torrente la pesca è forse più lineare. Talvolta risulta proficuo impiegare lo streamer come una sorta di sommersa, pescando a scendere e limitandosi a controllare con delle leggere trattenute. Soprattutto in occasioni di acque fredde come in primavera e con livelli alti, occorre però "cercare" il pesce facendo scendere i nostri artificiali laddove immaginiamo una buona postazione di caccia per la trota. In queste occasioni i pescatori dell'est europeo non disdegnano di immergere quasi totalmente la canna con il tip che sfiora le pietre del fondo per assicurarsi di poter "sondare" gli anfratti più promettenti ... semplice ma efficace.

Questo post è stato modificato da CZECHER: 04 February 2012 - 22:56 PM


#11 CZECHER

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Postato 04 February 2012 - 23:04 PM

sempre in fiume la canna rispetto alla coda va sempre tenuta in linea con la coda ? perchè con la corrente ho come la sensazione che se il tutto non è in linea il rischio sia di perdere contatto con lo streamer e quindi non sentire alcuni attacchi...

un dubbio: se lancio di 45 gradi a valle dovrei fare almeno un mending ribaltando la coda verso valle per "mettere in asse il tutto" prima di iniziare il recupero?...


Anche qui dipende dalla situazione ... a volta la trota si stacca dal fondo e viene a cogliere uno stramer "leggero" quasi a galla, la pesca avviene praticamente a vista. Comunque è buona regola, a mio avviso, conservare sempre quanta più "linearità" possibile.
La scelta del mending comunque è sicuramente valida ed opportuna, soprattutto per dar modo allo streamer di attraversare il flusso di corrente scendendo verso il fondo. Così facendo la trota noterà un "esserino" che si stacca dal fondo e, indugiando nella corrente, si lascia trascinare per un tratto per poi ripartire verso l'alto ... un movimento che dovrebbe (si spera ... :mrgreen:) essere molto adescante ai suoi occhi.


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