IL MATERIALE
Il materiale perfetto è l’acciaio inox crudo o ricotto : quello crudo è molto rigido e “secco”, salta come una molla mentre quello ricotto è più malleabile ……… quando facevo gli anellini preferivo usare il ricotto ma in seguito era necessario usare del balsa molto tenero perché, essendo il ricotto meno rigido dell’inox crudo, tende a seguire la vena del legno e nel caso di galleggianti molto fini, c’è pericolo di uscire dal legno.
Si può usare anche il filo d’acciaio armonico ma non è inossidabile perciò alla fine bisogna verniciarlo, si può usare l’acciaio zincato e addirittura il filo di rame e nickel.
Il diametro del filo da utilizzare è a piacere tenendo presente che la treccia dell’anellino avrà un diametro doppio di quello del filo di partenza: questo dato è piuttosto importante perché più grossa è la treccia, più l’anellino tiene una volta incollato ma è anche più grossolano nel caso di galleggianti molto raffinati.
Come al solito il materiale si trova in rocchetti o matasse nei negozi di modellismo e ferramenta ben assortiti.
LA TECNICA
Prendiamo un chiodo con un diametro di circa 0.8mm e pieghiamolo a 90° (in realtà si dovrebbe dare una forma leggermente diversa, quasi a gancio, ma per l’uso che ne dobbiamo fare va bene così) a seconda del diametro usato otterremo il foro dell’occhiello.
Si può usare anche un pezzo di deriva d'acciaio di un vecchio galleggiante oppure un ago ma quest’ultimo bisogna lavorarlo incandescente …………
E lo inseriamo nel mandrino
Poi buchiamo un pezzo di ferro o di legno e, lasciando la punta dentro, lo fissiamo sul tavolo alla distanza voluta ( la distanza tra la punta sul mandrino e quella sul tavolo ci darà la lunghezza dell’anellino)
Prendiamo il nostro rocchetto di filo (io avevo in casa del Ø 0,35 che sviluppa un anellino ottimo per i galleggianti da carpa) e passiamo all’azione ..................
Si fa passare il filo all’interno dell’uncino e si tengono le estremità a mano o con una pinza dietro il fermo………….. poi azioniamo il trapano a velocità molto bassa e in un attimo l’anellino è fatto !
Si ripete l’operazione stando attenti a non esagerare con i giri della treccia per non strappare l’anellino e si va avanti così, molto semplicemente ………………….
Infine con un buon tronchesino si tagliano le estremità e i nostri anellini sono pronti
Le macchine automatiche per la produzione industriale sono plurimandrino con un motore a rapporti per cui a un giro del motore corrispondono x giri dei mandrini , ma il procedimento di base è lo stesso !
IL RISULTATO FINALE
buon divertimento
Questo post è stato modificato da benny: 05 February 2012 - 10:50 AM