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acque di casa mia


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10 risposte a questo topic

#1 walter

walter

    volatile da cortile

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Postato 18 April 2012 - 22:12 PM

premetto che ci ho pensato un po' prima di scrivere questo. un po' tanto, dato che ci pensavo da qualche anno. e cosi' ho deciso di buttar giu' queste righe, con calma, su quel che vedo in questi anni riguardo le mie acque, a mente fredda.

premessa: quasi tutti i canali sono collegati tra loro, nel famoso sistema "a 2 livelli" della serenissima. i pess, girando un po', se volessero potrebbero passare da un livello all'altro e muoversi come meglio preferiscono. poi c'e' una fitta rete di fossi piccoli e micro, ma comunque spesso molto interessanti per la pesca.

per prima cosa, direi che quest'anno sembrano essere in lieve ripresa. i problema principali restano i soliti: inquinamento alle stelle, in un corso d'acqua addirittura piu' del famigerato basso olona (!!!). poi lavori fatti veramente ad schifum, devastanti e sbagliati, bracconaggio (soprattutto il piccolo bracconaggio e' diffusissimo, ma anche quello organizzato non scherza). aggiungerei poi la distruzione dei piccoli habitat, soprattutto l'interramento dei fossi, il maledetto vizio di lanciare in acqua ogni genere di rifiuto, e l'assenza di manutenzione dei particolarissimi "calti", fossati spesso stagionali o comunque con poca acqua tipici dei colli. l'alloctonia, al di la' del mio pensiero, mi preoccupa solo per alcuni aspetti. cosa poco gradevole, quest'anno si e' aggiunta la pessima gestione dei livelli delle acque, per paura di una piena fanno scorrere tutto verso il mare causando livelli alti e correntoni impescabili, e nei periodi di secca... e' secca. pure troppo.

per il resto, ho rivisto bene i canali in questo scorcio di inizio anno. ho rivisto e ripreso cavedani dove non ne vedevo da 2 anni, vicino a casa. ho rivisto un po' di pess, i bass che saltano (cosa ormai poco comune qua attorno). ok, vado specie per specie.

carpa: presenza costante, ma cambia distribuzione. o le prendi piccole, fino a 40 cm, oppure dei vitelli da 8 o 10 kg e anche piu', con una cattura record da 20 kg e 3 da 15 confermate. la fascia di mezzo e' "scarsa".

cavedano: finalmente un po' in ripresa, ma i rarissimi piccoli "schiena azzurra" che tanto adoro non si vedono, e comunque le consistenze numeriche sono ancora bassissime, sicuramente meno della meta' degli anni fino al 2008. hanno sofferto di un lavoro su una chiusa e alcuni argini fatto ad schifum, per alcuni km attorno erano spariti e in alcune zone restano ancora rari.

bass: pochi, non enormi, ma qualcosa ho visto. dalle mie parti sono padellatissimi, e anche una delle specie piu' ricercate da chi fa piccolo bracconaggio, e i bassmen da sbarco non e' raro che facciano finta di fare c&r. mi puo' anche andare che trattengano, ma la facessero apertamente... a parte questo, sono fermi ai numeri (veramente bassi) dell'anno scorso. "anthony", un bass cieco cosi' soprannominato dai ragazzi del posto e ben noto a chi girava uno spot specifico, a quanto sembra e' caduto proprio su un'amettiera clandestina.

luccio: qualche segno di ripresa c'e'. specie da noi molto padellata, se vuoi trovarne di ogni misura devi cercarli... nella tana dei siluri. non scherzo. a parte questo, mi fa inxxxx... a sangue il fatto che i lucciari del vicentino vengano da noi a fare il disastro. il luccio del bacchiglione e' piu' luccioso del nostro??? poi, mi fanno inxxxx... a sangue ancora le (pochissime) immissioni che sono state fatte con materiale proveniente dal sile o dal garda. i primi sono morti quasi subito per l'inquinamento, i secondi sono piu' resistenti... ma non e' il "nostro" luccio, e sembra ci siano problemi con malattie portate da questi!!! come per le trote c'e' l'incubatoio di valle, ci vorrebbe un incubatoio di bacino che recuperasse i pess locali. poi, non sarebbe male un anno di obbligo di rilascio totale, e poi l'introduzione dello slot di cattura, proporrei tra 50 e 75 cm, il tutto condito da seri interventi di risanamento del canale diretti a ricreare fisicamente le zone di frega.

tinca: l'autentica desaparecida delle nostre acque, non si trova da nessuna parte. come il luccio, specie che prima si trovava anche nei fossi con uno sputo d'acqua putrida, ora invece non si vede piu'. anche per lei, vorrei c&r totale e immissioni di esemplari da riproduttore locale.

persico sole: altro desaparecido. nella bassa non se ne vedono quasi piu', figurarsi prenderli. da notare, quasi tutti li liberavano bestemmiando, ma alcuni veci erano accanitamente specializzati nella pesca e padellamento di questo pess.

amur: pochi, fetenti, ma ce ne sono. un po' mi preoccupano, ma per fortuna sono pochi.

pescegatto: se c'e' un pess a cui darei la cittadinanza onoraria per meriti di guerra, e' questo. non scherzo, i veci nella mia zona dicevano spesso che nelle nostre zone disperse di campagna ne ha salvati piu' il pescegatto che il piano marshall. senza dubbio la specie piu' ricercata e apprezzata in cucina, purtroppo e' rarissima, dopo la forte contrazione dell'inizio anni 90 non si e' piu' ripreso. a dato il fortissimo prelievo alimentare i numeri non salgono comunque, anzi restano bassissimi. nota di colore, a padova ne fanno immissioni a furor di popolo e non ha nessuna limitazione particolare,, a venezia e' ritenuto alloctono pericoloso e da sopprimere. so benissimo che e' infestante ma da noi di strada non ne fanno tanta, andate tranquilli... trovo piu' preoccupante invece la presenza di channel, e di un altro tipo segnalato che non ho capito cosa sia (clarias? blue?). per la cronaca, i channel restano molto piccoli, fino ad una spanna, ma fetenti... e concentrati in pochissimi punti.

siluro: sono estremamente stanziali, di piccola taglia e concentrati in un solo bacino, e tra l'altro soprattutto in pochi spot molto precisi; negli altri punti di quel bacino ci sono, non tanto frequenti. qualche siluro e' stato segnato e liberato in un altro corso d'acqua, e tutti (tranne uno, poi si e' scoperto che era stato padellato da un vecio) sono tornati esattamente in quel bacino, non necessariamento al punto di origine, ma comunque nei paraggi. tendono a concentrarsi in alcuni rigiri, e da li non scappano. forse e' per questo che i guardiapesca ne tollerano il rilascio, per evitare che qualche pi*la li porti a spasso in bacini staccati dal nostro dove, non trovando la strada di casa, potrebbero attecchire. numericamente sono pochi, circa come l'anno scorso, la taglia media e' aumentata da sui 70 ora siamo sugli 80. sono spesso bracconati, ma per ora da bracconieri locali.

tilapia: per ora e' dall'altra parte dei colli, e spero che ci resti.

perca: sono spariti da uno spot che occupavano da sempre (da noi e' segnalato da tantissimo, ancora dagli anni 70), ora sono rari e sparsi "random", sempre nello stesso bacino di lucci e siluri. ora raggiungono dimensioni interessanti, anche 2 o 3 kg. e la cosa non mi piace molto, finche' erano tutti piccoli era un'altra cosa. stranamente la loro presenza, anche se datata, e' poco nota. e i pochi che sanno della loro presenza se li vanno a cercare.

aspio: questo e' il mio terrore. ed e' arrivato fino a 2 km a valle del mio paese, 2 catture confermate 2 anni fa e qualcuna anche l'anno scorso. stesso bacino di perca e siluri, ora mi preoccupo per i "miei" cavedani, e' vero che in alcuni spot il ciprinide nostrano e' al sicuro, ma non mi fido.

scardola, breme, carassio: tutti e 3 in forte calo, a quanto ho saputo da alcuni che ci lavoravano su a causa della diffusione del gambero rosso

e ora, non solo pess

gambero rosso: il mio incubo peggiore. ed e' ovunque, presenza costante e massiccia.

airone: da noi ce ne sono sempre stati tanti, quest'anno ce ne sono un po' piu' del solito. non tantissimo come aumento, ma non mi fido.

nutrie e affini: costanti

tartarughe: confermo la presenza (pericolosa) di trachemys. un altro dei miei incubi.

ok, direi che non ho dimenticato nulla... scusate il papiro.



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#2 Attila73

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Postato 18 April 2012 - 22:36 PM

bhè alla fine inquinamento e bracconi a parte non sieTe messi malissimo :neutral: con quelle pezzture carpistiche mi divertirei come un topo in un deposito di grana;

anche qui purtroppo il killaggio bass ha preso una brutta piega - pensa che discutendo con uno spinner il tizio mi chiede: ma tu non porti via nulla dall'acqua? e io un po per etica, un po per convinzione ma soprattutto perchè non mangerei mai nulla che abbia nuotato nelle nostre acque interne :doubt: Posted Imagegli rispondo di conseguenza. Lui: "si vede che non hai mai assaggiato un boccalone al forno con le patate" [degustibus] Posted Image

a cavedani siamo messi bene - forse anche troppo: pezzature a iosa li trovi in ogni buca e dietro ogni roccia di fiume;

luccio: questo sconosciuto...si qualcosa è rimasto, ma anch'egli soffre particolarmente la cucina.. un bel pezzo è stato catturato l'anno scorso (visto le foto) con il vivo..un bel coccodrillo di quasi 9 Kg del quale purtroppo non so che fine abbia fatto..;

ad inquinamento?!?!?! Bhè qui da non indigeno..osservo da tempo che il fenomeno discarica sommersa esiste in determinate zone, in altre si preferisce eludere più drasticamente i controlli a spese di terreni e falde acquifere :frown:
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#3 walter

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Postato 18 April 2012 - 22:47 PM

hai indovinato uno dei motivi per cui rilascio tutto quel che pesco... ci tengo alla salute...

comunque, se non fosse per bracconaggi inquinamento alle stelle pescatori idioti e lavori fatti ad schifum, non sarebbe male. personalmente preferisco moltissimo pescare qui che a pd, anche se ci sono piu' pess a pd.



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#4 Federico Ielli

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Postato 19 April 2012 - 10:15 AM

Mah, il discorso salute è assai relativo, molto dipende da cosa e quanto si mangia. Alle volte sono peggio certe derrate alimentari che ci propinano direttamente in tavola. Chiaro che un superpredatore all'apice della catena trofica acquatica, ad esempio un siluro di una ottantina di Kg, è meglio non mangiarlo. Chiuso OT. Bella carrellata Walter. Discorso tinca. Non c'è più perchè è specie assai esigente, se non come grado di ossigenazione, almeno come tipologia di ecosistema: necessita di piccoli ambienti derivati, assai vegetati e non soggetti a diserbo, nè meccanico, nè manuale. Inoltre tollera poco i pesticidi. Insomma, di questi ambienti ormai non c'è traccia. Ecco perchè, prima di intervenire con ripopolamenti, spesso inefficaci (lo dico per eseperienza), è molto meglio risanare l'habitat. Così anche per il luccio, la cui variante continentale (verdone) è comunque assai meno esigente di quella italica (E. flaviae?), da cui la relativa ripresa.
Cavedano: senz'altro è un buon segnale la sua ripresa, ma parimenti risente della forte concorrenza (e predazione) da parte dell'aspio. Per il resto niente di nuovo sotto al sole. :rolleyes:
Federico Ielli

#5 walter

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Postato 19 April 2012 - 15:39 PM

magister, perdonami ma mi permetto un multiquote

Mah, il discorso salute è assai relativo, molto dipende da cosa e quanto si mangia. Alle volte sono peggio certe derrate alimentari che ci propinano direttamente in tavola. Chiaro che un superpredatore all'apice della catena trofica acquatica, ad esempio un siluro di una ottantina di Kg, è meglio non mangiarlo. Chiuso OT.


in effetti il discorso e' molto interessante, sarebbe da aprire un thread a parte. posso assicurare che in zona di stanghella anche i veci ultrapadellari hanno imparato a rilasciare tutto, dopo che i primi sono morti per tumori e avvelenamenti vari causati dall'inquinamento da metalli pesanti (soprattutto cromo esavalente) e idrocarburi del gorzone. ok, e' gia' oltre la mia zona, ma anche da me non scherziamo, dato che i simpaticoni del bacino del chiampo qualche decennio fa hanno ottenuto, nonostante proteste enormi che continuano tuttora, la costruzione di un collettore (il leb) per scaricare le loro schifezze esattamente a monte della mia zona. e da quando hanno fatto il collettore, sta succedendo di tutto sia ai pess che a noi bipedi

Bella carrellata Walter. Discorso tinca. Non c'è più perchè è specie assai esigente, se non come grado di ossigenazione, almeno come tipologia di ecosistema: necessita di piccoli ambienti derivati, assai vegetati e non soggetti a diserbo, nè meccanico, nè manuale. Inoltre tollera poco i pesticidi. Insomma, di questi ambienti ormai non c'è traccia. Ecco perchè, prima di intervenire con ripopolamenti, spesso inefficaci (lo dico per eseperienza), è molto meglio risanare l'habitat. Così anche per il luccio, la cui variante continentale (verdone) è comunque assai meno esigente di quella italica (E. flaviae?), da cui la relativa ripresa.


e qua ne avrei di cose da raccontare, ma sarei volgare :banned: domandone: secondo te sarebbe possibile richiede la ricerca di riproduttori locali e l'utilizzo di questi per la reimmissione, sia per il dentuto che per la verdina?

Cavedano: senz'altro è un buon segnale la sua ripresa, ma parimenti risente della forte concorrenza (e predazione) da parte dell'aspio.


il cavedano e' ubiquitario, lo trovi anche in mezzo ai siluri e ai lucci xxxxxl, pero' a quanto ho visto oltre all'inquinamento risente moltissimo dei lavori fatti ad schifum e della crisi idrica. da noi non lo pesca praticamente nessuno. spero vivamente che si riprenda, dato che e' una tristezza vederne al massimo un paio dove ce n'erano decine.

Per il resto niente di nuovo sotto al sole. :rolleyes:


nessuna nuova, buona nuova... specie in italia :(



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#6 Copacabana69

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Postato 19 April 2012 - 20:30 PM

Ciao Walter,mi permetto di dire anche la mia dato,che ho frequentato le acque di casa tua per molti anni..... :rolleyes: arrivo fino al 2008 penso l ultima uscita in quel di PD...che testa no,con Lorenz a Limena nel nov 2011...molto è cambiato in poco tempo...il luccio è vero,era ovunque..frequentavo la confluenza del piov..a strà...e anche sotto a tamburani...poi i bass di enormi!!e li...li in basso in primavera con il martin 20 ...ogni tanto qualche brentarola.... :mrgreen: gia i siluri erano presenti a metà degli anni 90...sopratutto sotto stra,ma cavedani persici bass e lucci erano la maggioranza...di una cosa non me ne faccio ragione:il bacchiglione ma quanti anni che il luccio è NOKILL??mi pare che almeno i primi tratti 15 anni fà ??correggimi se sbaglio...nel brentella:pure!!!pensavo potesse diventare un "paradiso"del esox...invece sempre meno..... :frown: vacci a capire....nel 2008 ultima vera pescata,nei vari spot con i fratellini è uscito a trambacche un siluro di 1 mt .....perca,anche di taglia ...e qualche bass....ho notato una grossa pressione di pesca da parte dei "braccorumenstyle"...non posso credere di vedere quelle zone cosi depauperate!!fiumi canali fossi stupendi!!
ciao

#7 Federico Ielli

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Postato 19 April 2012 - 23:31 PM

Si Walter, la cosa è fattibile: il più è trovarli (ci vogliono almeno tre cose: la loro presenza, la volontà di farlo e i mezzi (anche economici e di ricerca) idonei. Ciauzzz :mrgreen:
Federico Ielli

#8 walter

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Postato 20 April 2012 - 01:05 AM

Ciao Walter,mi permetto di dire anche la mia dato,che ho frequentato le acque di casa tua per molti anni..... :rolleyes: arrivo fino al 2008 penso l ultima uscita in quel di PD...che testa no,con Lorenz a Limena nel nov 2011...molto è cambiato in poco tempo...il luccio è vero,era ovunque..frequentavo la confluenza del piov..a strà...e anche sotto a tamburani...poi i bass di enormi!!e li...li in basso in primavera con il martin 20 ...ogni tanto qualche brentarola.... :mrgreen: gia i siluri erano presenti a metà degli anni 90...sopratutto sotto stra,ma cavedani persici bass e lucci erano la maggioranza...di una cosa non me ne faccio ragione:il bacchiglione ma quanti anni che il luccio è NOKILL??mi pare che almeno i primi tratti 15 anni fà ??correggimi se sbaglio...nel brentella:pure!!!pensavo potesse diventare un "paradiso"del esox...invece sempre meno..... :frown: vacci a capire....nel 2008 ultima vera pescata,nei vari spot con i fratellini è uscito a trambacche un siluro di 1 mt .....perca,anche di taglia ...e qualche bass....ho notato una grossa pressione di pesca da parte dei "braccorumenstyle"...non posso credere di vedere quelle zone cosi depauperate!!fiumi canali fossi stupendi!!
ciao


padova e' gia' oltre la mia zona, e sono messi meglio di noi... figurati qua...

confermo la pressione di pesca che indichi, assieme all'inquinamento. c'e' una nk per il luccio anche a este fino a monselice da alcuni anni, tanto tra bracconaggi e morie varie il problema non si pone per mancanza di materia prima.

Si Walter, la cosa è fattibile: il più è trovarli (ci vogliono almeno tre cose: la loro presenza, la volontà di farlo e i mezzi (anche economici e di ricerca) idonei. Ciauzzz :mrgreen:


qualcuno c'e' ancora :) i mezzi sono quasi 0, ma comunque si potrebbe tentare. il problema e' che la volonta' soprattutto politica e' minore di 0 :(



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#9 davidex

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Postato 20 April 2012 - 14:03 PM

I censimenti di questo tipo mi deprimono. Anch'io aggiorno costantemente i miei dati personali e quelli degli amici pescatori che mi raccontano di catture ed esperienze. Il risultato dell'elaborazione di questi dati, quando messo a confronto con quello di tempi passati, è impietoso e deprimente. L'analisi di Walter ricalca abbastanza fedelmente quella che potrebbe essere la mia analisi prendendo in considerazione le acque della bassa veronese. Ci sono comunque dei distinguo e delle integrazioni da fare: ad esempio, se prendiamo in considerazione altri animali tipici dell'ambiente, oltre ai pesci, mi sento di poter mettere in relazione, quantomeno come concausa, la diminuzione drastica delle rane in concomitanza con l'esplosione del gambero killer. Le rane sono progressivamente diminuite negli anni, ma sono rimaste una presenza costante e piuttosto frequente fino a 3-4 anni fa. Tra i pesci quasi estinti, insieme alla tinca, metto anche l'anguilla, molto diffusa in zona almeno fino alla metà degli anni '90, poi progressivamente scomparsa. C'è chi mette in relazione la rarefazione dell'anguilla con la diffusione del siluro, io non sono così convinto che sia la causa principale.
Considerando che, almeno nella mia zona, occorre dividere le acque in superiori ed inferiori, a seconda che si trovino a monte o a valle di sbarramenti che impediscono la risalita di pesci dalla parte che confluisce direttamente nel collettore Canalbianco, per il resto, in generale, anche qui il pescegatto, a parte qualche enclave isolata, si è ridotto al limite dell'estinzione, ma, stranamente, lo stanno rinvenendo in ambienti dove non era presente, in particolare a monte, in corsi di risorgiva dove sembra convivere con i cavedani e addirittura con le trote; qualche tinca si riesce ancora a vedere in corsi d'acqua come il Tartaro e il Tione, ma è del tutto scomparsa dai fossetti e dai canali, dove assieme al pescegatto era diffusissima fino all'inizio degli anni '90; anche per il luccio credo sia scattata l'ora del requiem, assente ormai da anni nei corsi d'acqua più piccoli, lo si ritrovava ancora con una certa frequenza nel Tartaro vecchio, nel Tione e anche nel Canalbianco: negli ultimi 2 anni, a fronte di una decina di uscite, ne ho tirato fuori solo uno, sui sessanta cm, completamente assenti i piccoli esemplari che, fino a qualche anno fa, era piuttosto frequenti e si distinguevano anche a vista nel sottoriva. Di bass, quasi infestanti in ogni tipo di acqua negli anni '80, non se ne vedono più da almeno un decennio, a parte qualche sporadica cattura di qualche vecchio pezzo grosso che abbocca al vivo o ingoia corposi rotanti e minnow destinati al luccio o al siluro. Scardole, triotti e alborelle godono ancora di ottima salute nelle zone superiori. In particolare ho notato negli ultimi 2-3 anni una vera e propria esplosione di alborelle soprattutto in canali e fossi di piccole dimensioni, di pari passo con una sempre più marcata rarafazione del carassio, peraltro ancora ben presente. Il pesce che, però, in assoluto è cresciuto di numero negli ultimi tempi, è senza dubbio la carpa. Si ritrova ovunque ed ha colonizzato in modo massiccio proprio quei fossi e canali che, un tempo, ospitavano tinche e pescigatto. Si tratta per il 90% di carpe regine (rare le specchio), con taglie che vanno dai pochi cm ad un paio di chili, ce ne sono davvero tantissime, abboccano praticamente a tutte le esche e a tutte le ore, una sera pescando a fissa con le starlite ne abbiamo tirate fuori una trentina in tre, di taglia dai 2-3 etti al chilo e mezzo: una goduria, altro che carpodromo! Un altro pesce che sta aumentando in modo esponenziale è il cavedano: nel Tartaro non ricordo di averne mai presi fino a qualche anno fa, c'erano ma erano sporadici e capitavano a tiro di lenza piuttosto di rado, abboccando perlopiù sul mais o sul bigattino mentre si pescavano altri ciprinidi (parlo ovviamente del Tartaro a valle di Isola della Scala, nella parte superiore il cavedano è sempre stato abbondante) adesso ti ritrovi spesso dei cavedanalli di pochi cm che abboccano insieme alle alborelle e alle scardolette, qualche cattura di esemplari discreti è stata segnalata a spinning e, ogni tanto, esemplari di buona taglia (anche superiori al chilo) abboccano alle lenze da fondo per le carpe. Il fenomeno è uguale nel basso Tione (nel tratto superiore sono da sempre abbondantissimi) ed ancora più marcato nei vicini canali mantovani dove, con qualche manciata di bigattini, una fissa e un minimo di esperienza nel fare la lenza giusta, si possono fare veramente delle belle nasse di cavedanelli. La cosa del tutto nuova, è che i cavedani cominciano ad essere frequenti anche in piccoli fossi e canaletti dove non c'erano mai stati. Sono invece scomparsi del tutto, già da qualche anno, i pochi barbi nostrani che, ogni tanto facevano capolino su qualche lenza a fondo sotto le cascatelle delle chiuse o nei tratti di corrente più sostenuta del Tartaro e del Tione, in compenso, nella parte bassa di questi fiumi, sono risaliti gli europei, non tantissimi, ma la loro cattura inizia ad essere documentata da più pescatori, in particolare hanno preso qualche esemplare di taglia xxl con artificiali non proprio light destinati, ovviamente, ad altri pesci. Mi segnalano, sempre nella parte bassa, anche la cattura di qualche aspio. I gardon avevano avuto un'esplosione tra il 2003 e il 2004, sempre a valle dei sostegni più alti, nei tratti che defluivano direttamente nel collettore Canalbianco. La comparsa dei gardon aveva azzerato del tutto triotti e alborelle, mettendo in serio pericolo anche la scardola (per qualche anno si sono pescate solo scardolone enormi, di piccole non se ne vedevano), non so quanto fosse correlata la cosa, anche perchè nello stesso periodo ci fu l'esplosione del perca, quello che so è che il gardon adesso è diventato sporadico, triotti, scardole e alborelle stanno pian piano tornando (ma sono sempre in forte sofferenza), il perca va e viene, nel senso che c'è ma non è frequente come qualche anno fa, mentre invece si sono moltiplicate a dismisura le breme che, però, rimangono nei corsi principali e sembrano non essere affatto interessate a fossi e canaletti. Dal quadro manca il persico reale, specie che è sempre stata ben presente nel Tartaro e nel Tione, attualmente in forte sofferenza, ma ho notato che va molto ad “annate”, anche negli anni ’80, l’alternanza tra abbondanza e contrazione era quasi fisiologica, quindi credo sia difficile tirare delle somme, anche perché fino al 2010 ho fatto parecchie catture. Infine il siluro, la grande madre di tutti i mali, almeno secondo alcuni. C’è dappertutto e non mi sembra abbia intenzione di mollare la presa. Nella parte superiore è decisamente meno diffuso rispetto al corso basso, ma è arrivato davvero ovunque, in corsi d’acqua di ogni dimensione. È particolarmente ricercato dai pescatori dell’est (ma anche i nostrani ormai non lo disdegnano più, almeno per quanto riguarda i piccoli esemplari) e per est non intendo solo quello europeo, ma anche l’India e la… Cina! Mi dicono che invece, nel Canalbianco e nello stesso Po, da dove era iniziata l’invasione, il baffone sta diminuendo, sarà vero?

#10 davidex

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Postato 20 April 2012 - 14:13 PM

Aggiungo velocemente che continua ad essere presente, sotto le chiuse o in zona di acqua bassa e forte corrente, il gobione, un pesce bellissimo che non è mai stato abbondante ma, al contrario di specie un tempo abbondanti ed ora scomparse, continua a farsi vedere di quando in quando. Nessuna traccia invece del persico sole, da anni scomparso da fossi e canaletti (onestamente non ne sento la mancanza).

#11 walter

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Postato 20 April 2012 - 15:23 PM

direi che siamo in una situazione molto simile :up:

il gobione!!! non ne vedo uno da secoli, da me non c'e' piu'!!! :(

qua il calo dei siluri e' iniziato gia' da qualche anno... e a quanto sembra ho cappottato per anni nel periodo migliore. sono artistico, lo so :D :ss: :(

aggiungo un appunto sul luccio, qualche pi*la aveva proposto di immettere i northern. ora, non discuto se sia la stessa specie o meno, non me ne frega, ma ci vuole tanto a capire che il northern (o pallinato) NON e' il nostro luccio??? o facciamo come per le trote in montagna, che abbiamo immesso ogni schifezza salvo poi accorgerci che stavamo perdendo i ceppi locali e ora si bestemmia nel tentativo di recuperarli???



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