COME TI CATTURO IL PESCE
con l'arrivo della bella stagione i nostri amici (si spera) si mettono in movimento. Ovviamente questo fattore stuzzica il nostro interesse pescatorio un po come una sorta di sfida che andiamo a porre in essere con la natura.
Se parliamo di lago teniamo presente che nelle ore di maggiore afa, il pesce va alla ricerca di zone più refrigerate o profonde per questo andremo a concentrare la nostra ricerca in questi punti. Questo elemento è da considerare per la ragione che in determinate location si andranno a concentrare specie diverse che magari per il resto dell'anno o non vediamo oppure percepiamo la loro presenza per gli spettacolari salti che compiono sullo specchio liquido.
Non prendetemi per un pesecutorestalkeristamalatofissato ma in queste righe andrò a concentrarmi maggiormente sui miei amici preferiti.
le esche potenzialmente ultilizzabili:
- lombrico - esca naturalmente presente nella maggior parte degli spot naturali e per questo immediatamente riconosciuto come cibo. Forse è la più antica esca conosciuta micidiale in presenza di acque alte e leggermente velate;
- larva di mosca (bigattino) - molto attirante ma di contro poco selettiva;
- impasti (polente) - le definirei esche vintage poichè nei tempi andati erano utilizzate in prevalenza per questa pesca. Oggi sono state sostituite da soluzioni più pratiche e veloci ma non per queste sono state dimenticate. Si tratta di impasti per consistenza molto simili al das, risultano abbastanza attiranti ma hanno il difetto della scarsa consistenza in quanto tendono a deteriorarsi con facilità;
- pane - facilmente reperibile piace particolarmente ai ciprinidi, nella stagione calda sembra essere molto apprezzato dalle carpe che pasteggiano a mezz'acqua o addirittura in superficie - il fattore da non sottovalutare deve essere la sua tenacia nella fase di lancio ;
- esche vegetali (mais, canapa, tiger, fagioli, ceci) - qui siamo di fronte ad alimenti veri e propri, facilmente se non immediatamente riconosciuti come tali. Nella stagione calda sembra abbiano addirittura una marcia in più rispetto alle altre esche utilizzabili;
- boilies/pellets - ottimi entrambe come compromessi per pasturazione ed inganno. Nello specifico il pellet è reperibile in due tipologie di consistenze: hard e soft. Quello duro generalmente preforato è di forma cilindrica ed è innescabile in configurazione hair rig o tramite l'ausilio degli specifici elastici in silicone a forma di otto. Quello morbido invece non ha forme predefinite in quanto può addirittura essere modellato, il suo innesco è possibile sia con gli anellini che diretto - modellando la pallina sul gambo dell'amo. La loro consistenza morbida fa si che si sciolgano molto prima degli hard. Le boilies sono l'esca principe del c.f. Un po per filosofia un po per deformazione, nel ledgering "leggero" utilizzo delle micro boilies nei diametri 8-10mm max. Qui le configurazioni sono molteplici: affondante, doppia, bilanciata, a omino di neve con aggiunta di popup per citarne alcune.
Qui mi soffermerei un po di più poichè sommariamente e doverosamente è necessario parlare di pasture!!! Per effettuare buone battute di pesca e se vogliamo anche un po di selezione diventa quasi fondamentale effettuare una pasturazione sia istantanea che preventiva con ciò che alla fine utilizzeremo come esca. Esistono però anche delle varianti sull'argomento in quanto non esiste una carpa in grado di resistere ad una boilies adagiata su un appetitoso tappeto di mais...
L'importante in questa fase è che non si esageri con l'implementazione alimentare altrimenti ci ritroveremo ad aver foraggiato e di conseguenza saziato le nostre amiche, con il risultato di non pescarne nessuna. Metodicità, perseveranza, cognizione dell'ambiente e rispetto (sempre!) sono i fattori fondamentali per portare pesce al guadino e garantire la sostenibilità dell'ambiente.
CARPA (cyprinus carpio)
bhè chevvelodicoaffare... anzi aggiungo carpa-monamour!!!
Quella comune o regina, è un pesce forte, robusto e possente. La forma conica della testa, il muso corto munito di grosse labbra ed un apparato boccale in grado di frantumare anche i naturali crostacei ne fanno un grufolatore spazzolatore degno di nota.
Ha il massimo esploit nuotatorio/alimentare quando le temperature dell'acqua si innalzano tra i 16-18°
Popolarissima dimorante di quasi tutte le acque interne nazionali (ad accezione dei torenti di montagna) si può tranquillamente definire un pesce onnipresente. Riesce addirittura a sopravvivere in acque con scarsa presenza di ossigeno adattandosi bene alle varie situazioni climatiche.
Un pesce "spazzino"!!! Onnivoro, si nutre di invertebrati, crostacei, larve, vermi, sostanze vegetali. Esemplari di età avanzata non disdegnano piccoli pesci. Il periodo riproduttivo inizia a fine primavera, culmina quando la temperatura dell'acqua raggiunge i 18°. Una femmina adulta riesce a deporre fino a 200.000 uova!
tecnica:
All'inizio della bella stagione (aprile/maggio) tenteremo di insidiare le carpe con il bigattino. Personalmente preferisco la tecnica del cage nel quale andrò a collocare una pastura a granulometria medio grossa molto dolce mista alle larve. Qualche palla di bigattini incollati nella zona prescelta e si prosegue così. A stagione inoltrata, a causa della presenza di pesce "disturbo" andremo a sostituire il bigattino con il mais, con le micro-boilies o con il pellet.
La madre che uso comprende generalmente diametri che vanno da uno 0.20 ad un 0.23. Su questa andremo a collocare a circa 20/25 cm dal capo lenza uno stopperino in gomma (tipo lungo). A seguire un antitangle riglido sia esso in plastica o metallo leggero sul quale monteremo un pasturatore cage con zavorra compresa tra i 20 3 i 30 gr. Immediatamente sotto il tubino e prima del nodo della girella andrà innestata una pallina in gomma morbida, necessaria ad attutire lo scorrere sul nodo dell'antitangle. All'altro capo della girella montiamo il terminale composto da abbondanti 50 cm di buon f.carbon con legato un amo in acciaio al carbonio in misura comprasa tra 8 e 10.
TINCA
sostanzialmente la definirei la bocca di rosa delle nostre acque..il corpo è interamente ricoperto di squame piccole sulle quali si stende un abbondante strato mucoso. Bocca protrattile e carnosa (issima) e testa bella massiccia. Il colore è il suo punto di forza, verde olivastro con riflessi dorati - cosa volete di più?????! Vive pressochè sui fondali, nei pressi di radici o ebai. Pesce sensibilissimo e suscettibile a qulsiasi rumore.
Si riproduce da maggio a tutto agosto.
tecnica:
anche lei come la cugina cyprinus carpio preferisce pasture ed alimenti dolci. Ottime sono le soluzioni a base di vaniglia. Una delle realizzazioni di base è costituita da: biscotti tritati alla vaniglia, pastoncino rosso, (poco) latte in polvere, mollica di pane essiccata e tritata finemente, con poca farina di crisalide...per quanto concerne percentuali e quantità siamo ai limiti del top secret! Posso dirvi che effettuando vari tentativi, con il tempo, sono riuscito a perfezionare questo mix. In alternativa una pastura ready è quello che occorre per tutti coloro che non vogliono allungare ulteriormente i tempi di preparazione alla pescata.
Per realizzare la montatura e l'innesco occorrono: esca - lombrico di terra..qui la mia preferenza si volge a grassi veronesi o a lombrichi naturali raccolti e allevati in casa avendo la cura e l'accortezza di aggiungere di tanto in tanto dei crocchini per gatti finemente tritati al gusto pesce. Lead core da 20lbs, ami tra il n. 8 e il n. 10, spezzone di treccia da 15 lbs. Procediamo congiungendo lo spezzone di circa 40 cm di lead alla girella di adeguate dimensioni. A seguire facciamo scorrere il method fino appunto alla prefata girella - facendo pressione si incastreranno l'uno nell'altro. Effettuare la congiunzione del trecciato da 15lbs con l'altro occhiello della girella. A pastura pronte andremo a realizzare una consistente palla sul method in abinamento. Varianti e variabili. Possiamo inserire nella pastura del micropellet al pesce o delle boilies spezzate. Un'altra variante è l'inserimento dell'esca direttamente sulla palla di pastura con una leggera pressione.
Anche in questo caso andremo ad effettuare preventivamente un po di pasturazione con circa 8 palle della grandezza di un mandarino, lanciate cercando di effettuare una stretta rosa.
Grazie per l'attenzione, TommY
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