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La crisi delle anguille


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48 risposte a questo topic

#1 Guest_andreamon_*

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Postato 04 June 2012 - 07:50 AM

Un breve intervento, gia` pubblicato sul mio blog, relativo alla crisi delle popolazioni di anguilla (Anguilla anguilla)


L’anguilla, fino a qualche anno fa, era un pesce comunissimo e si trovava praticamente ovunque, in montagna come in pianura, nei laghi, nelle zone di foce, nei fiumi ed anche in quei piccoli fossi in cui nessuno avrebbe mai immaginato di poter pescare.

Ebbene proprio le popolazioni di anguilla sono andate incontro, in breve tempo, ad una drammatica contrazione, tanto che la specie viene ormai definita dall’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come “gravemente minacciata” (Critically Endangered).

Traducendo in termini più chiari una specie viene inquadrata in tale categoria quando, per citare i criteri più rilevanti, la sua popolazione complessiva è diminuita numericamente per una quota superiore del 90% nei dieci anni precedenti o quando il suo areale si è ridotto per un estensione inferiore ai 100 km² o quando il numero di individui adulti in grado di riprodursi è inferiore a 250.

Le cause del drastico declino delle popolazioni di anguilla non sono del tutto chiare, ma tra le varie ipotesi in campo ci sono l’influenza dell‘Oscillazione Nord Atlantica (NAO – North Atlantic Oscillation) sulla sopravvivenza o sul tasso di crescita delle larve (le anguille europee, come le congeneriche americane, si riproducono nel Mar dei Sargassi, una porzione di Oceano Atlantico compresa tra Florida, arcipelago delle Antille ed Isole Azzorre); la patologia indotta dal nematode parassita Anguillicola crassus; l’eccessiva pressione di cattura esercitata sulle “ceche” e sugli esemplari adulti in fase di discesa dalle acque dolci al mare; la presenza sui corsi d’acqua di ostacoli alla risalita; l’influenza dei cambiamenti climatici sulle acque in cui avviene la riproduzione e l’eccessiva attività di predazione in particolare da parte dei cormorani.

Per chi esercita la pesca a livello ricreativo non sarebbe male, oltre al dovuto rispetto di regolamenti locali più o meno restrittivi, evitare tecniche rivolte in forma specifica alla cattura delle anguille e, in caso di cattura occasionale, provvedere all’immediato rilascio in acqua.

#2 braida

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Postato 04 June 2012 - 09:14 AM

Io ti parlo della situazione nel mio nord est.

Ogni anno sempre più divieti per i pescatori sportivo a canna (numero di uscite, mesi nei quali effettuarle ecc ecc) ma all'imbocco delle lagune restano km di reti e nasse fisse che chiudono tutto lo spazio possibile per il passaggio delle anguille dal mare ai fiumi.

Un pescatore sportivo a canna quante anguille può fare pescando con la canna? 5? 6? 10 se è bravo e gli va a xxx...e 10 ne prende un pescatore su 200 che vanno.

Rapportiamolo al numero di anguille che fanno (e hanno fatto, per 50 anni di pesca indiscriminata) i professionisti a rete e nasse, e sarebbe ora passata e strapassata di smetterla di nascondersi dietro un dito e di vedere dove stanno veramente i problemi.

Questo post è stato modificato da braida: 04 June 2012 - 10:50 AM


#3 Federico Ielli

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Postato 04 June 2012 - 09:52 AM

Aggiungo una piccola osservazione. L'anguilla viene spesso utilizzata anche come esca viva per la pesca del siluro, naturalmente (si spera) nei limiti dimensionali e nelle quantità definite per Legge, ove questo sia possibile farlo. Al di là del buon senso individuale, è chiaro che questo ai giorni nostri non ci può più stare.
Federico Ielli

#4 Guest_andreamon_*

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Postato 04 June 2012 - 10:41 AM

braida, non mi sembra di aver additato i pescatori ricreativi come i principali responsabili di questa situazione, ma credo che ognuno, in grande o in piccolo, possa fare la sua parte, senza tirar fuori il solito comodissimo discorso "le cause sono ben altre..".

#5 braida

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Postato 04 June 2012 - 10:58 AM

braida, non mi sembra di aver additato i pescatori ricreativi come i principali responsabili di questa situazione, ma credo che ognuno, in grande o in piccolo, possa fare la sua parte, senza tirar fuori il solito comodissimo discorso "le cause sono ben altre..".


Non sono d'accordo.
Guarda per le anguille penso proprio che il pescatore sportivo può nulla, appunto perchè i numeri delle catture sono talmente piccoli rispetto alla pesca professionale che è una cosa ridicola parlare di poter fare qualcosa.

Metti anche che tutti i pescatori sportivi rispettino le regole (c'è sempre il mona o lo straniero che si infischia di tutto e tutti) quante anguille si salvano in un anno? 1000? Bene il prossimo anno di queste 1000, 900 restano nelle nasse, reti e valli da pesca. 100 forse riescono a scampare e a riprodursi. E 100 è una scoreggia rapportato alla reale necessità di respiro che dovrebbe avere questa specie.

La verità è una sola: questi qua sono puri palliativi, non soluzioni.
Non si è mai guardato al futuro e adesso è troppo tardi. Quindi si prova a tirarla più a lungo possibile, ciucciare fondi europei ecc, ma la fine della storia la sanno tutti benissimo...

#6 Guest_andreamon_*

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Postato 04 June 2012 - 11:04 AM

amen :mrgreen:

#7 Pescadur

Pescadur

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Postato 04 June 2012 - 11:24 AM

Io dico che più di 20 sbarramenti (tra cascate artificiali, dighe etc...) tra il mare e le zone di deposizione secondo me sono tantini, inoltre spesso con impianti di risalita dalla dubbia funzionalità.

La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
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#8 Steq

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Postato 04 June 2012 - 12:25 PM

Io dico che più di 20 sbarramenti (tra cascate artificiali, dighe etc...) tra il mare e le zone di deposizione secondo me sono tantini, inoltre spesso con impianti di risalita dalla dubbia funzionalità.


Quotone!!! :gott:
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Steq sostiene il Catch & Release.
 
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#9 Guest_andreamon_*

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Postato 04 June 2012 - 13:06 PM

A parte che l'anguilla depone proprio in mare.. mi sembra che tutto vada a finire nella solita chiacchierata da bar (o in affermazioni del tipo "la verita` e` una sola") quando invece il problema e`complesso(siamo tutti ittiologi oltre che allenatori di calcio).

Per chi vuole informarsi ed andare un po'oltre alle supposizioni ci sono in rete testi, articoli, programmi di intervento scritti da addetti ai lavori.

#10 Federico Ielli

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Postato 04 June 2012 - 13:41 PM

In effetti il problema è assai complesso e merita un approccio multidisciplinare, anche nell'attribuzione delle cause. Quindi, niente luoghi comuni o "botte e risposte" estremiste. Il fatto è che purtroppo la Comunità Europea ha preso il toro per le corna molto tardivamente.
Federico Ielli

#11 Steq

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Postato 04 June 2012 - 14:21 PM

Anche io credo che non ci sia una verità assoluta, o una causa predominante, ma ci sono una serie di fattori che (IMHO) giocano palesemente contro alla sopravvivenza di questa specie.

Quella elencata da Pescadur è una di quelle!

Poi sicuramente ce ne sono molte altre e le misure di tutela, come dice Federico, sono tardive e (sempre IMHO) non sufficienti!
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#12 braida

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Postato 04 June 2012 - 15:20 PM

Il generico e semplicistico "molteplici fattori" che hanno scritto quasi tutti senza approfondire, cosa comprende???

Pesca intensa e scale di rimonta poco (o nulla) esistenti gli abbiamo citati, poi gli altri quali sono? Fattori di inquinamento? Altro?
Schiaritemi le idee.

Questo post è stato modificato da braida: 04 June 2012 - 15:50 PM


#13 Pescadur

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Postato 04 June 2012 - 17:13 PM

A parte che l'anguilla depone proprio in mare.. mi sembra che tutto vada a finire nella solita chiacchierata da bar (o in affermazioni del tipo "la verita` e` una sola") quando invece il problema e`complesso(siamo tutti ittiologi oltre che allenatori di calcio).

Per chi vuole informarsi ed andare un po'oltre alle supposizioni ci sono in rete testi, articoli, programmi di intervento scritti da addetti ai lavori.


Sì, mi sono accorto dopo che ho detto la cagata, lo so anch'io che l'anguilla depone le uova nel mar dei Sargassi. Comunque non cambia un tubo, resta il fatto che non risalgono più né le cheppie, né le anguille e i cefali si fermano a Isola Serafini. Non sarà certo la sola causa, ma credo sia una concausa.

Poi c'è da dire che il ciclo vitale dell'anguilla è ancora in parte oscuro anche agli esperti. Ma di almeno una cosa siamo sicuri, qualcosa succede in mare o sulle coste dato che nei fiumi ne arrivano ben poche (0 in fiumi come l'Adda).

Questo post è stato modificato da Pescadur: 04 June 2012 - 17:16 PM

La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
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#14 Federico Ielli

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Postato 04 June 2012 - 21:23 PM

Braida, lo abbiamo già detto tante volte. A parte le difficoltà delle ceche, si parla di iperpesca professionale, con lavorieri a Comacchio; impossibilità di raggiungimento dell'età di maturità sessuale, in particolare delle femmine, in acqa dolce; problemi migratori a causa degli sbarramenti; predazione da parte del siluro e così via.........
Federico Ielli

#15 braida

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Postato 05 June 2012 - 07:42 AM

Ah ok era per curiosità.. non essendoci stato nelle discussioni precedenti non sapevo fosse fastidioso ripetere.

Comunque da me siluro non ce n'è, pesca professionale a pacchi, sbarramenti come se piovesse, scale di rimonta non sanno neanche cosa sono, ceche per fortuna ci sono ma a parte quei 4 vecchi che vanno coi guadini non hanno tanto disturbo...forse vorrà dire che nascono ma non riescono a crescere (e moltiplicarsi). Buono (mica tanto) a sapersi.

Questo post è stato modificato da braida: 05 June 2012 - 08:06 AM


#16 slipknor

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Postato 11 September 2012 - 07:51 AM

la discussione è di quelle interessanti e merita attenzione.
sinceramente mi chiedo anche quale e quanta validità abbia la famosa lista iucn.
stando ai dati di quest'ultima infatti l'anguilla europea sarebbe in pericolo critico di estinzione e io non ho motivo di dubitarne.
mi chiedo allora come sia possibile (almeno secondo il regolamento della mia provincia) che non ci sia nessuna restrizione per quanto riguarda la pesca, anche a livello dilettantistico.
mi piacerebbe una regolamentazione severa, o addirittura che ne fosse completamente vietata la pesca, come accade per lo storione cobice e il comune anch'essi in pericolo critico, o come anche per altre specie non a rischio ma la cui rarefazione nelle mie zone è preoccupante (sc a zzone (se lo scrivo normale lo censura!) e ghiozzo per esempio).
dal canto mio per non saper nè leggere nè scrivere l'anguilla ho smesso di mangiarla :oops:

Questo post è stato modificato da slipknor: 11 September 2012 - 07:53 AM

una brutta giornata di pesca è meglio di una bella giornata di lavoro.

un uomo deve credere in qualcosa. io credo che andrò a pescare...

#17 Federico Ielli

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Postato 11 September 2012 - 08:31 AM

Si sta andando in quella direzione, nel senso di protezione totale della specie. Comunque già ora la pesca è contingentata nelle valli ferraresi e la CE ha legiferato in modo che tutti gli stati membri adottino severe normative protezionistiche.
Federico Ielli

#18 Peo1977

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Postato 10 October 2012 - 21:33 PM

Bella discussione, molto interessante!
L'anguilla sono anni che non la pesco più, soprattutto dopo la famigerata estate 2003. Mio cugino, che all'epoca faceva sub nel Verbano per controllare le catene dei pontili, mi aveva raccontato che quell'estate l'acqua negli strati profondi si era così scaldata che sul fondo si trovavano decine di anguille morte! È possibile che oltre a tutte le cause citate per la diminuzione ci possa stare anche questa?
Colleghi pescatori, comunque, di anguille ne prendono ancora nelle calde nottate estive e non proprio così poche!
Vengono fatte immissioni?

#19 simo_84

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Postato 11 October 2012 - 11:11 AM

Bella discussione, molto interessante!
L'anguilla sono anni che non la pesco più, soprattutto dopo la famigerata estate 2003. Mio cugino, che all'epoca faceva sub nel Verbano per controllare le catene dei pontili, mi aveva raccontato che quell'estate l'acqua negli strati profondi si era così scaldata che sul fondo si trovavano decine di anguille morte! È possibile che oltre a tutte le cause citate per la diminuzione ci possa stare anche questa?
Colleghi pescatori, comunque, di anguille ne prendono ancora nelle calde nottate estive e non proprio così poche!
Vengono fatte immissioni?

Nella mia provincia qualche immissione è stata fatta negli anni precedenti e con l elettropesca in un fiume vicino casa ne sono state censite molte e di notevole dimensione dalla g.r.a.i.a...tra l'altro a Varese oltre alla misura minima non ce nessuna misura restrittiva per la pesca anche nel L.Maggiore il paradosso è che mi pare che in Piemonte ne è vietata la pesca o sbaglio?

#20 Elrond

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Postato 11 October 2012 - 13:07 PM

Se si facesse un fermo biologico totale in tutta Italia per 2 o 3 anni, secondo voi la popolazione di anguille si riprenderebbe? Comunque penso sia un'utopia, visto l'enorme interesse commerciale che la specie ha; magari limitarne la pesca in maniera razionale e responsabile, ma essendo in Italia la vedo dura...

Circa un anno fa lessi dei primi passi concreti verso la riproduzione dell'anguilla in cattività; qualcuno sa se ci sono stati progressi?

Infine un'idea che butto là tanto per parlare... se noi (chi ha la possibilità di farlo, almeno) prendessimo al mercato qualche chilo di anguille e le le crescessimo fino alla maturità sessuale per poi liberarle direttamente in mare (al di la delle barriere delle foci), potremmo aiutare concretamente la riproduzione? A proposito ma le anguille che vendono son tutti maschi o son maschi e femmine immature? Immagino che sia più importante portare le femmine a maturazione, che non i maschi...


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