Sicuramente in questo periodo le boiles che andremo a creare saranno di dimensioni più contenute, dal momento che non dovremmo avere a che fare con la solita fastidiosa minutaglia. Le carpe non entrano certo in letargo (soprattutto in fiume ci sono comunque discrete possibilità di catturarle anche nel periodo invernale) ma sicuramente si muoveranno il minimo necessario. Quindi dovremmo andare a cercarle nelle zone di stazionamento (e non di passaggio). Risulta fondamentale anche la scelta dell’aroma, non più in olio o in glicole ma in alcool. Eviteremo l’inserimento nel mix di miele e melassa, che mal si comportano in acqua fredda. Da evitare (o da limitare) anche il latte in polvere, il quale in acqua fredda tende a creare una sorta di “guaina” impermeabile attorno alla boile. Sarà importante aumentare la granulometria delle palline, inserendo semi e pastoncini.
Ci sono due correnti di pensiero a proposito di come debbano essere delle boiles invernali:
1) palline altamente digeribili
2) palline ad alto contenuto di proteine e grassi
Nel primo caso si tratta di boiles con povero contenuto di grassi e proteine. Viene ridotto anche l’utilizzo delle uova (in particolare del tuorlo) per alleggerire le boiles. Lo scopo è di fornire alla carpa un'esca facilmente digeribile, dal momento che le funzioni/capacità digestive della carpa con l'acqua fredda si riducono notevolmente.
Nel secondo caso si tratta di boiles "energetiche". Se le carpe in questo periodo si muovono il minimo possibile, allora dovrebbero farlo solo per andare alla ricerca di quel cibo che fornisce loro un'importante dose di energia (in modo da compensare l'energia spesa per la ricerca del cibo).
Sono due teorie interessanti, probabilmente la verità sta nel mezzo. Io personalmente sposo questa personale teoria: boiles proteiche ma estremamente digeribili e fortemente attrattive, in modo da convincere una carpa apatica (apatia dovuta alla stagione) a cibarsene. Evito di inserire nel mix farine ad alto contenuto proteico (ad es. farine di aringa) e/o di grassi (ad es. farina di arachidi) e/o di olii (ad es. farina di canapa). Cerco di utilizzare farine predigerite (ad es. predigested fishmeal) e precotte (ad es. farina di mais per polenta istantanea). Secondo qualcuno anche la soia nel periodo invernale risulterebbe difficilmente digeribile, ma io sinceramente l’ho sempre utilizzata senza problemi. Rappresentano infine un’ottima soluzione gli idrolizzati e le spezie.
Questo potrebbe essere un esempio di mix invernale (da rollare con 4 uova + albume):
300gr semolino
200gr farina di mais precotta
150gr farina di soia tostata
100gr predigested fishmeal
100gr pastoncino
100gr robin red
50gr idrolizzato di cozza o di pesce LT020 (dove LT sta per Low Temperature)
dolcificante
5ml Indian Spice