“Siluro si, siluro no?”.
Oggi la domanda dovrebbe essere posta diversamente, ovvero: “Siluro, come?”.
Come gestire un predatore alloctono di tale dimensioni? Come comportarci dove il siluro è diventato ormai una realtà che pesa notevolmente nella biomassa fluviale?
La legge regionale stabilisce che i siluri catturati non debbano essere rilasciati in quanto considerate specie alloctone infestanti, a livello teorico la legge appare sensata, ma in termini pratici il grosso problema è determinato dallo smaltimento di questo pesce che raggiunge taglie ragguardevoli (per cui subentra un problema di tipo sanitario).
Tuttavia sono auspicabili piani di contenimento ove questa specie raggiunga allarmanti livelli di densità di popolazione che possano pregiudicare il naturale sviluppo delle altre specie autoctone.
Sarebbe ideale mettere a punto un piano di contenimento nelle aree dove il siluro non si sia ancora diffuso in modo preponderante, perché è dimostrato che successivamente all'insediamento in pianta stabile di questo pesce alloctono super predatore nel corso d'acqua in questione,le altre specie autoctone tendono a diminuire in modo drastico.
Specie fortemente addattabile e estremamente prolifica, nelle nostre acque non presenta un competitore naturale, neccessitando quindi che sia l'uomo a limitarne la diffusione e a contenerne la presenza negli ambienti acquatici.
Riteniamo quindi che il contenimento del siluro e' possibile,applicandolo inizialmente nei luoghi piu' facilmente controllabili e meno collegati alle zone fortemente colonizzate da questo predatore, utilizzando tecniche avanzate e personale specializzato,ed una volta affrontato il problema nelle zone piu' facili, si potra' poi tentare di intervenire in modo deciso in quelle piu' critiche.
Siamo comunque consapevoli che un intervento di questo genere a solo scopo di contenimento del siluro funzionerebbe solo se tale procedimento, sara' poi accompagnato da azioni che puntino a risolvere anche le altre criticita' presenti nell'ecosistema fluviale principalmente DMV e inquinamento, ed infine intervenire con semine controllate di materiale autoctono e solo a questo punto la natura provvedera' a fare il resto.
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