Negli ultimi anni i pescatori hanno fatto sforzi economici non indifferenti per migliorare le attrezzature in loro possesso, vorrei discutere in questo topic di canne, in particolare quelle destinate ai lavori sporchi come la scogliera di notte e la pesca a fondo dalla spiaggia situazioni dove le canne sono sottoposte a grosse sollecitazioni non tanto a causa dei pesci quanto alle stecche del pescatore, a chi non è capitato di di perdere l'equilibrio e dare una brutta botta alla canna, succede anche ai pescatori al colpo di acqua dolce a maggior ragione può succedere di notte su una scogliera accidentata e bagnata, se facciamo un' analisi delle rotture che ci sono capitate quasi tutte si sono verificate per fatti di questo tipo, le canne in carbonio hanno la loro ragione di esistere non sono un vezzo dell'industria a scopo commerciale come succede spesso nel mondo della pesca ricreativa, sono più leggere, meglio bilanciate, più rigide e pronte sulla ferrata e permettono lunghezze altrimenti irraggiungibili ma hanno anche degli svantaggi.
Le canne in carbonio sono dei veri gioiellini ma soffrono di diversi problemi, il primo è la fragilità, il carbonio è rigido, lo può essere piu o meno a seconda del titolo o modulo che dir si voglia e rigidità vuol dire anche fragilità, a volte basta anche un graffietto in un punto che, durante il lancio o il recupero di una preda pesante, è sottoposto a compressione per farla letteralmente scoppiare, no parliamo poi di cadute accidentali sogli scogli o di schiacciamenti, a volte si rompono perfino se sono state montate male, gli anelli su una canna in carbonio hanno 2 posizioni obbligate, possono essere montati sulla spina o contro la spina, il discostarsi da queste posizioni anche solo di pochi millimetri fa lavorare male la canna e la espone a rischio di rottura magari proprio quando un bel pesce viene a farci visita, ma non sempre abbiamo bisogno di affidarci ad attrezzi tanto delicati.
Quando ne possiamo fare a meno ? vediamo una serie di situazioni in cui il carbonio è perdente rispetto alla fibra di vetro, la prima situazione che voglio considerate non è propriamente tecnica ma economica, quando non vogliamo spendere troppo. Se una tecnica viene praticata in modo saltuario non ha senso investire centinaia di euro per una canna, penso ai pescatori di acqua dolce che vanno in vacanza al mare un settimana all'anno o semplicemente ai ragazzini che risparmiano sulla paghetta per comperarsi l' attrezzatura per divertirsi o, cosa che oggi avviene sempre piu spesso, ai disoccupati che magari il tempo per farsi una pescata ce l'hanno ma sono costretti a fare i conti con gli euro che servono ad arrivare a fine mese, per tutte queste categorie di persone la fibra di vetro può essere una soluzione.
Ci sono però anche motivazioni più tecniche, tralascerei le situazioni dove la cima non è legata strettamente alla struttura della canna come ad esempio le canne da ledgering o da bolentino dove si usa una cima in fibra di vetro per aumentare la percezione dell'abboccata, come dicevo nella pesca da scogliera le canne in fibra offrono una qualità da non sottovalutare, l'immunità ai graffi, non che non si graffino ma un graffio su una canna in fibra non crea un danno strutturale, ci si pesca lo stesso senza patemi e senza paura che possa scoppiare, altro vantaggio è la capacità di sollevamento, a volte siamo troppo distanti dall'acqua per poter usare il guadino ebbene la canna in fibra ci può far salpare al volo pesci oltre il chilo cosa impensabile per la stragrande maggioranza delle canne in carbonio, altro vantaggio è la maggiore elasticità, su corta distanza o con il trecciato la canna in fibra dà un'ottima risposta al pesce, in pratica funziona (quasi) come un elastico montato su una canna fissa stancando il pesce e permettendoci la cattura, se peschiamo dalla spiaggia a fondo un grosso vantaggio delle canne in fibra è il larghissimo casting, normalmente con canne al carbonio è sconsigliabile lanciare pesi superiori all'80% del casting dichiarato e nemmeno verso il basso c'è molta tolleranza, con le canne in fibra il casting è quasi infinito, ho canne da surf di 30 anni fa che lanciavano anche 500 grammi se necessario, la cosa può essere sfruttata per alcune pesche come quella con il trancione di cefalo per il serra dove tra zavorra e esca spesso si superano i 300 grammi, peso che mette in crisi quasi tutte le canne in carbonio ma che non fa un baffo a quelle in fibra, anche nella pesca con il vivo e galleggiantone queste vanno meglio delle canne in carbonio.
Se peschiamo dalla banchina di un porto comodamente seduti dove la canna in fibra vince e dove invece perde? Fino ai 4 metri la canna in fibra vince facile, il peso è un fattore irrilevante a la maggiore elasticità può supplire alla frizione anche se questa non fosse quella di un full control, in pratica perdona anche l'uso di mulinelli economici inoltre permette l'uso di fili di due decimi più sottili rispetto alla media delle sorelle in nobile carbonio, a 5 metri di lunghezza i due materiali si equivalgono, il peso aumenta ma è ancora accettabile, rimangono i vantaggi sull'elasticità ma anche il carbonio a 5 metri comincia a dire la sua per via di una maggiore rapidità sulla ferrata, dai 6 metri in su il carbonio vince facile e più allunghiamo la canna maggiore sarà il vantaggio del carbonio.
Oggi le case produttrici hanno mantenuto in catalogo canne in fibra o ancora meglio miste dove alcuni pezzi sono in fibra e magari altri in carbonio, ho visto recentemente una Daiwa Jonius bolognese che non conoscevo affatto, canna in fibra e cima in carbonio cavo, 4 metri di potenza pura e buona prontezza sulla ferrata, anche dal Deca si trovano canne di quella misura ottime per chi volesse divertirsi con poca spesa sapendo di pescare con un attrezzo non inferiore ma semplicemente diverso, ho visto belle canne in fibra da Lineaeffe e da tante altre parti, un discorso a parte andrebbe fatto per i set Deca 4X4, lo so sono orrendi ma sfido chiunque a trovare qualcosa di meglio al triplo del prezzo che costano, la canna da fondo da 3 metri la puoi strapazzare come vuoi che rimane sempre all'altezza, gli ho fatto fare tutti i lavori ignoranti che si possono fare, pesca del grongo con la sarda compreso, addirittura il tira-tira con le razze della Corsica, non molla, il materiale ignorante con cui è costruita e la ridotta lunghezza ne fanno una macchina da guerra.
Per concludere, cerchiamo di staccarci dal pensiero unico, la pesca non la si fa con le gerarchie dei materiali e ve lo dice uno che ha pescato per anni con il bamboo e che ancora lo rifarebbe, come non si può scegliere un mulinello dal numero e tipo di cuscinetti non si può decidere a priori se un materiale di costruzione delle canne è meglio dell'altro, ma ricordiamoci che ogni cosa e ogni materiale ha la sua migliore applicazione.
Questo è il testo di un articolo di un anno e mezzo fa mai pubblicato causa chiusura della rivista, ad oggi aggiungerei altre situazioni a favore della fibra che all'epoca non avevo considerato, la prima è che la fibra non conduce elettricità pertanto è possibile tenerla in mano anche all'approssimarsi di un temporale e tutti sappiamo che quello è un momento magico per la pesca, il secondo motivo mi è venuto in mente perchè un caro amico leccese mi è venuto a trovare nella mia recente trasferta in Puglia e nell'occasione si è messo a spinnare sulle scogliere vicino alla mia postazione, usava una canna del kit Ilicium start della Deca ma so che ha un parco canne da far invidia ad un negozio, quando gli ho chiesto il perchè di quella canna mi ha risposto che soffre di epicondilite (gomito del tennista) e solo con canne in fibra di vetro riusciva a farsi qualche minuto di pesca con le altre in carbonio era KO dopo 2 lanci