dimmi dimmi... vediamo se a Lonigo i veci la raccontano uguale 
semplice, attorno al 1920-30 sono arrivate le mastelle portate in treno, dentro le mastelle c'era questo pess, e c'era l'ordine (non so se regio decreto o cosa altro) di immetterlo nei canali.
l'hanno immesso, e fine della storia. ha avuto un boom enorme, si e' riprodotto a dismisura, sembrava che ci fosse solo lui, e proliferava anche in fossetti microscopici.
dopo tutto, forse e' stato meglio cosi'. passano gli anni, e inizia (e poi finisce) la guerra. in zona la guerra aveva fatto dei grandissimi danni, cacciare praticamente non si poteva perche' ai civili non venivano lasciate quasi mai armi e comunque i militari (di entrambe i fronti) avevano gia' cacciato loro il cacciabile, e quindi alla gente comune non rimaneva che pescare. e proprio il numero elevato di pescegatti e la facilita' di cattura li rendeva il companatico della gente. idem nel dopoguerra, quando era rimasto poco e i campi spesso erano rischiosi da coltivare perche' c'erano ancora bombe inesplose.
stando ai racconti dei "veci", credo che se tanti si siano salvati da una brutta fine, sia anche per quel pess piccolo, brutto, nero e con i baffi.
se all'epoca i canali fossero stati inquinati soltanto la meta' di quanto lo sono oggi, dubito che molta gente sarebbe sopravvissuta.