Le intossicazioni da funghi
Come purtroppo il giornale non manca di ricordarci ogni anno, di funghi non esistono solamente quelli commestibili. Insieme a loro esistono anche specie tossiche, che danno luogo a intossicazioni più o meno gravi che possono portare alla morte. Qui di seguito faccio una piccola descrizione di quelli che sono i principali tipi di intossicazione e delle tossine responsabili.
Innanzitutto è importante distinguere le sindromi in base al tempo che intercorre tra lingestione dei funghi e la comparsa dei primi sintomi (questo periodo è detto latenza). In base a questo possiamo distinguere le sindromi in:
-
sindromi a lunga latenza (6-24h e anche di più)
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sindromi a breve latenza (da pochi minuti dopo il pasto a 6h dopo)
Le sindromi a lunga latenza comprendono:
-sindrome falloidea-sindrome orellanica-sindrome giromitrica
Quelle a breve latenza comprendono:
-sindrome muscarinica-sindrome panterinica-sindrome psilocibinica-sindrome coprinica-sindrome paxillica-sindrome gasxxxntestinale
SINDROME FALLOIDEA
È forse la sindrome ad esito mortale più frequente, legata allingestione di funghi quali
Amanita phalloides, A. verna, A. virosa e ad alcune specie appartenenti ai generi
Lepiota e
Galerina.
La pericolosità di questa sindrome è molto alta anche a causa del fatto che, manifestandosi a diverse ore di distanza dallingestione delle tossine, spesso quando si arriva in ospedale il paziente è troppo compromesso perché le cure possano rivelarsi efficaci. Le tossine responsabili di questa sindrome sono di tre tipi: amatossine, virotossine e fallotossine. Queste interferiscono con lattività dellRNA polimerasi II nelle cellule epatiche, bloccando di fatto la sintesi proteica.
La sintomatologia si evolve in 4 tappe:
1
periodo di latenza, caratterizzato da un completo benessere
2
sindrome gasxxxntestinale: si manifesta con dolori addominali, vomito, diarrea, che persistono a lungo provocando una generale disidratazione.
3
danno al fegato:si manifesta tra le 24-48h dallingestione con laumento della transaminasi e della bilirubina e con progressiva diminuzione della glicemia. Nelle intossicazioni meno gravi a questo punto le condizioni lentamente si normalizzano e il paziente comincia a migliorare.
4
insufficienza epatica grave: si manifesta tra il 4° e il 5° giorno con un ulteriore peggioramento delle condizioni, coma epatico, convulsioni, insufficienza respiratoria e morte.
SINDROME ORELLANICA
I responsabili di questa intossicazione sono il
Cortinarius orellanus e il
C. orellanoides (prima
C. speciosissimus) che contengono orellanina, una tossina che provoca danni gravi alle cellule renali. Dopo una prima latenza di 4-9h, lintossicazione compare sotto forma di disturbi gasxxxntestinali come nausea, vomito e diarrea. Dopodiché si ha un successivo periodo di benessere lungo 10-20g, in seguito ai quali si ha la comparsa dellinsufficienza renale acuta, caratterizzata da malessere, fatica, dolore lombare, diminuzione della produzione ed ematruria. A seconda della quantità di tossine ingerite può avere esito letale.
SINDROME GIROMITRICA
Causata dalla Giromitrina e da alcuni derivati dellidrazina, contenute in funghi appartenenti al genere
Gyromitra ed
Helvella. Le tossine sono in parte volatili e vengono eliminate in modo incompleto con la cottura. Le persone intossicate presentano inizialmente nausea, stanchezza ed eccessiva sudorazione. Dopo 36-48h si manifesta la fase epatica in forma di ittero, accompagnato da ansia, incoordinazione, vertigine e disturbi visivi, eventualmente coma e morte.
SINDROME MUSCARINICA
Causata dalla muscarina, presente in molte specie di
Inocybe, in alcune
Clitocybe e in qualche
Mycena (nella
A. muscaria, nonostante il nome, non è presente in quantitativi elevati). La muscarina, avendo struttura simile allacetilcolina, si sostituisce a questa stimolando le terminazioni parasimpatiche. Dopo 30-120min dallingestione i soggetti riportano diversi sintomi quali difficoltà visive, aumento delle secrezioni, nausea, vomito e diarrea. Nel peggiore dei casi porta al coma e alla morte. Per la muscarina esiste un antidoto, ed è costituito dallatropina.
SINDROME PANTERINICA
Colpisce il sistema nervoso centrale ed è provocata dallacido ibotenico e dal muscimolo, presenti in alcune amanite quali
A. pantherina e
A. muscaria. Si manifesta con allucinazioni, nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, tachicardia e disturbi motori. Nei casi più gravi evolve rapidamente nel coma e poi sopraggiunge la morte.
SINDROME PSILOCIBINICA
Causata da funghi del genere
Psylocibe, generalmente questo tipo di intossicazioni è volontario. Infatti le tossine responsabili (psilocibina, psilocina e altri derivati dallindolo) sono di struttura simile allLSD e con effetti simili. La sindrome si manifesta con congestione facciale, secchezza delle mucose, iperventilazione, talvolta nausea e vomito. A livello psichico si hanno alterazioni dellumore, allucinazioni e alterazione della percezione del tempo e dello spazio.
SINDROME COPRINICA
La tossina che la causa è chiamata coprina, contenuta nel
Coprinus atramentarius (anche in altre specie che però la danno in maniera sporadica), e ha lo stesso effetto dei farmaci usati per dissuadere gli alcolisti dal bere in quanto inibisce lenzima acetaldeide deidrogenasi, provocando un accumulo nel sangue di acetaldeide. Il periodo di latenza è collegato allutilizzo di sostanze alcoliche e alla resistenza individuale agli alcolici. I sintomi sono ipotensione, difficoltà di respirazione e anche sintomi gastroenterici quali vomito e diarrea.
SINDROME PAXILLICA
Sindrome particolare che si è evidenziata negli ultimi anni ed è collegata al consumo di
Paxillus involutus. Non è una vera e propria intossicazione ma piuttosto una malattia immunitaria, in quanto degli antigeni contenuti in questo fungo svolgono azione sensibilizzante. Una seguente ingestione scatena nel paziente sensibilizzato una potente reazione allergica, che può avere conseguenze più o meno gravi e in alcuni casi può portare allo shock anafilattico e alla morte.
SINDROME GASTROENTERICA
Provocata da moltissimi funghi, questa sindrome è caratterizzata dallinsorgenza di disturbi a carico dellapparato gasxxxntestinale con crampi, dolori intestinali, nausea, cefalea, diarrea e vomito. Spesso questa sindrome viene confusa con un semplice malessere passeggero, ma nel caso si ingeriscano grosse quantità di tossine può provocare anche pesanti danni al fegato.
Sperando che non vi troviate mai nelle situazioni descritte sopra, nel caso dopo aver consumato dei funghi sopraggiungano i sintomi sopracitati, una corsa al pronto soccorso è d'obbligo, possibilmente portando un campione dei funghi consumati. Il modo migliore per evitarle resta comunque quello di far controllare i funghi raccolti dall'asl locale o da un micologo, senza fidarsi delle credenze popolari o di sedicenti espertoni.
ciao a tutti