Amanita rubescens (pers.:Fr. ) S.F. Gray
Nomi comuni:
tignosa vinata,tignosa a carne rosseggiante
Etimologia:
Dal latino rubescens, cioè rosseggiante, in quanto la carne tende a virare al rosso
Cappello:
prima globoso, poi tende a spianarsi. Di colore rossastro-rosato, è ricoperto di verruche grigie e con l’età tende a decolorarsi. Le lamelle sono bianche, libere, e possono presentare macchiettature rossastre.
Gambo:
abbastanza robusto rispetto alle altre amanite, presenta un rigonfiamento alla base dove si possono scorgere i residui del velo generale. Alla sommità è presente un anello carnoso, striato. Il colore varia: bianco-rosa chiaro verso l’apice, per poi scurirsi verso il bulbo. La carne tende a virare al rosso se esposta all’aria e ha sapore gradevole, odore nullo.
Habitat:
presente sia sotto conifera che latifoglia, in pianura e in montagna.
Comparsa:
si può trovare già ad aprile, fino all’autunno inoltrato.
Commestibilità:
commestibile dopo adeguata cottura, ma se ne sconsiglia il consumo ai non esperti per il rischio di confonderla con altre amanite.
Specie simili:
Amanita pantherina presenta una volva circoncisa. Le verruche grigiastre e il viraggio nella carne sono ulteriori caratteristiche distintive.
foto di Mario Cervini
foto di Mario Cervini