Amanita muscaria (L.:Fr) Lam.
Nomi comuni:
ovolo malefico, ovolaccio, tignosa rossa
Etimologia:
Dal latino muscarius, in quanto in passato era usata per uccidere le mosche
Cappello:
prima emisferico e poi a disco, raggiunge diametri elevati (anche 25-30cm). Di varie tonalità di rosso fino all’arancione, è ricoperto da una serie di verruche bianche piramidali, che sono i residui del velo generale. Queste verruche possono cadere via via che il fungo cresce, soprattutto dopo la pioggia. Il margine è striato, le lamelle sono fitte e bianche e sono separate dal gambo (è un fungo eterogeneo).
Gambo:
di colore bianco, è rigonfio alla base, dove presenta una serie di falsi anelli, residui del velo generale. Il vero anello si trova nella parte superiore del gambo, è bianco e ha forma a gonnella. La carne è bianca, prima soda e poi cedevole, l’odore quasi nullo e sapore gradevole.
Habitat:
condivide l’habitat con i porcini, cioè boschi di latifoglie e conifere.
Comparsa:
fruttifica da maggio fino all’autunno inoltrato
Commestibilità:
velenoso, contiene alcune sostanze come la muscarina che nei casi più leivi inducono allucinazioni e disturbi gasxxxntestinali. Nonostante sia consumato come allucinogeno in alcuni paesi, questo è assolutamente da evitare.
Specie simili:
A. caesarea ha gambo, anello e gambo gialli, non presenta verruche e ha colore del cappello arancio intenso e non rosso.
foto di Mario Cervini
foto di Mario Cervini