Di Etienn
Nel periodo invernale la trota tende a stazionare nelle immediate vicinanze del fondo oppure nelle zone dove causa risorgive la temperatura aumenta di un G° o forse anche meno.
Le tecniche possono essere diverse per tentare di fare un discreto cestino.
Si può utilizzare il galleggio se le trote stazionano nel sotto sponda (con la tecnica della placenta) oppure con la tecnica della pesca a fondo (o del nonno) o come ultima tecnica soprannominata da dei ragazzi della mia società "la tecnica del ningja ovvero pesca tartaruga sicuramente molto più arzilla di quelle elencate prima.
Ecco come funziona la tecnica :
nel periodo invernale quando fa veramente freddo e la temperatura dell'acqua nei laghetti si abbassa fra i 4 e i 2 G° la tecnica più indicata per catturare le trote secondo la mia esperienza è questa :
canna da tremarella la montatura è la seguente saltarello da 4-5-6 gr(perchè il saltarello come piombo anzichè un classico slim o short? perchè il saltarello è il poimbino più indicato per pescare a contatto con il fondo la sua forma a goccia e l'astina da meno problemi di incaglio) la lunghezza del finale varia fra i 40-60 cm e del 0,16-0,18 a seconda dal lago in cui si pesca.
Gli ami che vanno meglio in questo periodo sono del N°6 perchè se l'amo è troppo grosso il rischio è di appesantire troppo l'esca (e farla appoggiare troppo al fondo) o nel peggiore dei casi la trota sente l'amo, troppo piccolo nel momento della ferrata c'è un grosso rischio di sfilare l'amo dall'apparato boccale della trota.
Come esca doppia camola oppure pastella.
L'azione di pesca funziona così si lancia e si aspetta che la poimbatura tocchi il fondo e dopo qualche secondo si comincia a far saltellare l'esca sul fondo e con il mulino si recupera il filo in eccesso dopo un 1-2 mt ci si ferma e con una leggera pressione del cimino si tasta se c'è l'abboccata da parte della trota.
La toccata della trota alle volte si percepisce a malapena. come si sente la tocca bisogna fermarsi immediatamente ed attendere che la trota ingoi la nostra esca.
Se neccessario bisogna aspettare anche più di 30 sec. prima di ferrarla (nel periodo invernale il metabolismo della trota e molto rallentato, in acqua i suoi movimenti sono sempre rapidi ma quando mangia la bocca non si chiude mai) alle volte quando si percepisce la mangiata occorre anche aprire l'archetto del mulino per fare in modo che la trota non senta la trazione del piombo o della canna.
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