Oramai e diventata una pesca in disuso,ma anni fa era la principessa delle tecniche.Vi era gente,tanta,che passava i 1000 pesci in tre ore facilmente,ma,vi era anche chi andava oltre i 1400 pezzi regolarmente.Ora c'e da dire che costoro,oltre ad allenarsi,avevano a loro disposizione tre/quattro serie di canne perfettamente uguali per velocizzare la cosa,evitare punti morti,ma erano pure ben preparati.
Con la scoperta del campo gara di Arezzo,arno aretino,anche questa tecnica e stata rispolverata ed in alcuni periodi della stagione e ancora in grado di dare grandi soddisfazioni per chi la pratica correttamente.
Anche qui la preparazione della pastura è importante,ma,determinante risulta la preparazione dei bigattini,borlottini per far in modo che siano più duraturi e permettano la cattura di più pesci,
Il trucco,usato in passato ma ancora molto valido,per rendere piu' gommosi,duri i bigatti e che quindi consenta di pigliare piu' alborelle prima di cambiarlo,consiste nel tenere gli inneschi in un contenitore con della sabbia,in questo modo girando all'interno su un materiale abrasivo la pelle del bigatto si indurisce e una volta messo sull'amo risulta appunto piu resistente e permette di allamare piu' pesci rispetto ad un bigatto fresco.
Oltre alla sabbia,all'epoca,era in uso anche la polvere di quarzo o prendere i bigattini e metterli su di un setaccio fatto con una rete molto fine(zanzariera),il continuo sfregare li porta all'indurimento
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