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resistenza alle variazioni di salinita'


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5 risposte a questo topic

#1 walter

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Postato 27 February 2014 - 00:23 AM

come da titolo :)

 

quanto possono resistere i pess a variazioni di salinita'? quali specie di acqua dolce possono resistere a brevi escursioni in foce/acqua salata, e quali invece la evitano di brutto?

 

ho ricevuto notizia di carpe prese a porto santa margherita (caorle), praticamente in mare... e' possibile??? oppure solo in casi eccezionali es piene che portino acqua dolce in grandi volumi?

 

inoltre: in alcuni fossi e laghetti chiusi della mia zona, la forte evaporazione estiva a volte riduce i livelli a un terzo, aumentando di conseguenza la salinita' (con un odore da "mucillaggine" poco piacevole). non ho mai visto grandi morie, ma qualche pess a pancia alta si. questa situazione che danni puo' causare a lungo termine?




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#2 marco1956

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Postato 27 February 2014 - 08:50 AM

Ti anticipo alcune considerazioni mie in attesa che il titolare della sezione ti dica il suo parere, prendile come risposte empiriche senza dati scientifici, poi...........ubi maior minor cessat

Parlo da ( ex ) allevatore, quando i metodi di cura erano rudimentali si usava fare una soluzione salina al 2% e ci mettevi dentro i pesci che presentavano tracce di infezioni batteriche o di muffe e li lasciavi lì, per infezioni leggere una mezzoretta, per cose più gravi anche tutta la notte, ti dirò funzionava abbastanza bene come rimedio e i pesci non parevano soffrire troppo in questo bagnetto salato, prendere pesci di acqua dolce in mare vicino ad una foce è successo anche a mè ma bisognerebbe sapere in quali strati di acqua nuotavano, l'acqua dolce prima di mescolarsi con quella salata si stratifica e magari succede che la carpa si trovasse in uno strato di acqua relativamente dolce anche se in mare, poi ci sono i pesci spiccatamente euralini, i cefali arrivano a isola serafini, in magra a 5/6 km dalla foce ci sono punti in cui si prendono le orate, a 8 km dalla foce c'è il mio santuario di pesca alla spigola XXL

C'è poi un altro elemento da considerare che è la risalita del cuneo salino, in pratica nella parte bassa dell'alveo di un fiume nei pressi della foce risale acqua marina che rimane sul fondo per la maggiore densità e l'acqua dolce che gli scorre sopra, sfruttando queste differenze di salinità i pesci dei 2 ambienti si mischiano e vedrai nello stesso tratto cefali orate sugarelli e spigole che nuotano assieme a cavedani carpe carassi e magari trote.

 

Per i danni eventuali che i pesci possono avere invece lascio la parola al Doc non ho ne conoscenze ne competenze per darti una risposta 


Ex moderatore molto poco moderato

#3 Federico Ielli

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Postato 27 February 2014 - 09:37 AM

Walter, una risposta te l'ha già data Marco, definendo quello che è il cosiddetto "cuneo salino" che può insinuarsi anche per diversi chilometri a monte della foce fluviale, pur rispettando i diversi gradienti di densità delle acque. Viceversa l'acqua dolce può insinuarsi anche per diversi chilometri nel mare, dando possibilità non solo di sopravvivenza, ma anche di normale attività, anche a specie che "normalmente" vengono definite "stenoaline", che tollerano solo minime variazioni della salinità. Trote a mare se ne catturano sempre tante, sia in prossimità delle foci che anche al largo, sulla scia dell'acqua dolce (classico l'esempio degli effluvi del Delta del Po), ma d'altra parte i progenitori dei salmonidi erano marini, per cui.......Tuttavia la salinità del Mediterraneo  (37-39%) e dell'Adriatico in particolare, è tale da non consentire la sopravvivenza di salmonidi come la trota di mare (S. trutta L.,) in mare aperto, che invece è presente nell'Oceano Atlantico sino allo Stretto di Gibilterra, dove la salinità media è inferiore al 35% e anche le temperature dell'acqua sono assai più basse. Comunque, per brevi periodi anche ciprinidi come la carpa possono tollerare acque salate o salmastre (l'esempio della disinfezione a base di NaCl in allevamento è indicativa: il sale marino è un ottimo antiparassitario, batteriostatico e battericida, soprattutto per le larve/avannotti/trotelle). Viceversa, pozze d'acqua salmastra in prossimità del mare, nel prosciugarsi per effetto dell'evaporazione, possono aumentare anche di molto la concentrazione salina e, di conseguenza, dare luogo a fenomeni di mortalità di specie dulcicole. Insomma, non si può generalizzare...... 
Volendo approfondire il discorso, se consideriamo il Mar Baltico, la salinità varia del 5 al 29 % a seconda delle zone/foci fluviali, quindi i tratta di un ecosisema oligoalino (= poco salato). Specie come il luccio e la carpa ci vivono benissimo e possono essere considerate eurialine in quell'ambito. Più in generale, nei pesci di mare la concentrazione dei liquidi interni è praticamente uguale a quella dell'acqua (isosmotici). Se questi vengono portati in acqua dolce muoiono rapidamente, in quanto tendono ad assumere acqua per compensare osmoticamente la maggior concentrazione interna di sali e finiscono per gonfiarsi e morire. Viceversa i pesci d'acqua dolce che vengono portati in mare, per compensare la maggiore salinità del mezzo esterno, tendono a perdere acqua e quindi muoiono per disidratazione. Ciò avviene per gli organismi stenoalini, che sopportano solo minime variazioni della salinità. Viceversa gli organismi eurialini tendono, naturalmente entro certi limiti, variabili da specie a specie, a compensare meglio le variazioni (anche momentanee) della salinità.
Federico Ielli

#4 Marcus82

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Postato 27 February 2014 - 10:04 AM

se poi parliamo del contrario...gli squali leuca riscono a regolare la salinità del corpo e vivere in qualunque condizione senza tornare indietro


prima o poi prenderò un luccio a spinning... ahahaha bella questa :loser:
Il bass l'ho preso!
 

#5 walter

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Postato 27 February 2014 - 11:40 AM

grazie a tutti :up:

 

il meccanismo di regolazione dell'osmosi lo conosco (maledetto esame di fisiologia!!!), solo che un conto e' un enzima e un conto e' un pesce intero :)

 

prendo nota di tutto, e ci penso su :)




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#6 basshunter

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Postato 22 March 2014 - 12:50 PM

Io nel paese dove ho casa in liguria, a chiavari vedo che alla foce del fiume (e c'è una vera e propria laguna) ci sono grosse carpe che stanno sul fondo....dove dovrebbe esserci acqua salata mentre quella dolce vi sta sopra. Quindi le carpe resistono in acqua di mare?potrebbero vivere anche in mare?




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