Ciao a tutti,
notando che sul sito mancava una guida per chi vuole conoscere e avvicinarsi a questa tecnica ho pensato di crearne una base per chi volesse conoscere e iniziare a praticare questa tecnica.
COS’E’ IL SURFCASTING
Il surfcasting verò sarebbe nato come pesca dalla spiaggia in oceano, il termine significa letteralmente “lancio sull’onda”.
Sulle coste italiane questo si pratica solo in presenza di mareggiate di una certa intensità, per la pesca estiva dalla spiaggia è più corretto parlare di paf o surfishing.
Ciò consiste in una pesca a fondo effettuata dalla spiaggia alla ricerca sia di pesce di galla (cefali, sugarelli, leccie stella ecc…) sia di grufolatori e predatori (mormore, orate, tracine, gallinelle, ombrine ecc…).
Le specie ittiche naturalmente varieranno in base alle zone d’italia e al tipo di fondale.Ciao a tutti,
L’ATTREZZATURA
Ora affronteremo un capitolo molto vasto e in cui i gusti personali influiscono parecchio.
LE CANNE
Si usano solitamente attrezzi che variano dai 4 ai 5 metri di lunghezza con potenze di lancio che vanno da 60 a 250 grammi dichiarati, ricordate infatti che nella stragrande maggioranza dei casi la potenza indicata è superiore a quella reale della canna, o comunque non sempre una canna rende al massimo con il massimo piombo che può sopportare.
Ad esempio
italcanna terranova 170 può appoggiare in acqua i 170 grammi, regge un lancio side (dei vari tipi di lancio eventualmente ne parleremo in un altro post) con 150 grammi senza rompersi, sempre in side con 125 grammi però riesce a darmi anche 10-12 metri in più nel lancio.
Ci son 2 modi per dividere le famiglie di canne:
la forma: le canne possono esser telescopiche, in 3 o 2 pezzi.
Per iniziare è consigliabile partire con canne telescopiche o al massimo in 3 pezzi in quanto tendenzialmente più morbide e
quindi più facili da gestire in fase di lancio; le canne in 2 pezzi sono di norma attrezzi tecnici e che richiedono una buona tecnica e forza per esser sfruttate e quindi mi sento di sconsigliarle.
l’azione:
con questo termine si suddividono le canne in base alla curvatura che assumono in fase di lancio.
L’azione più facile da gestire è la “C curve” che altro non è che un azione parabolica è quindi rende la canna più facile.
L’azione “J curve” spesso definita ripartita è più tecnica in quando suddivite la canna in 3 zone di rigidezza con una punta
solitamente riportata in carbonio pieno e quindi relativamente morbida, una parte centrale potente e un pedone molto rigido.
E’ l’azione tipica di molte canne in 2 pezzi, ma si trova anche su attrezzi in 3 pezzi o telescopici di potenza elevata e solitamente
costosi in quanto studiati per gente tecnicamente esperta e che cercano prodotti top di gamma
MULINELLI ,NYLON E TRECCIATO
Capitolo un po delicato è quello dei mulinelli, esistono quelli a bobina fissa e a bobina rotante.
I primi sono i più usati, i più semplici da usare, sicuramente bisogna cercare modelli che siano trattati contro la salsedine, per quanto riguarda la taglia varia molto in base alla potenza della canna, su una canna da 100 gr si abbina bene un 4500-5000 (taglia shimano), su una 180-200 gr ci sta bene un 10000-14000, poi ci son canne da agonismo che son sottilissime e pesano poco e su una 180gr ci vuole un 6000.
Una cosa da non sottovalutare è il rapporto di recupero, meglio se basso per aver più forza, diciamo da 4:1 a 4,6:1 massimo.
Per iniziare senza ombra di dubbio i rotanti sono da evitare!!!
I rotanti
sono belli in quanto non si hanno mai torsioni sul filo, in mano a esperti con fili più grossi si riescono a raggiungere distanze in pesca pari o superiori ai fissi, hanno molta potenza nel recupero, di contro si usano su canne anellate da rotante e richiedono molto esercizio per imparare a usarli correttamente altrimenti si fanno montagne di parrucche quindi meglio concentrarsi su imparare i movimenti di lancio e come si pesca e poi pensare se hanno un vantaggio o meno per le nostre necessità.
Una volta trovato il mulinello non resta che scegliere se nylon o trecciato.
Di sicuro per iniziare il nylon ci agevola in quanto è elastico, costa meno e non crea parrucche nel lancio;la treccia ci segnala meglio le tocche del pesce in quanto non ha elasticità, ha di contro il rischio elevato di parrucche, un costo elevato e se gli anelli delle canne non son di ottima qualità si segneranno in fretta.
Inoltre non tutti i trecciati sono adatti al mare, bisogna scegliere prodotti di qualità, meglio se rivestiti, altrimenti si rischia che la sabbia si infili tra le fibre e appesantisca il tutto rendendo impossibile pescare.
Una cosa fondamentale su qualsiasi mulinello si decida di usare, è montare uno shock leader, son un 0.20 non si potranno di sicuro lanciare 150 grammi senza rompere, senza contare il fattore sicurezza.
In commercio si trovano 3 alternative:
- usare un monofilo dello 0.50 o 0.60 (o una treccia che però ritengo più rischioso per il nostro dito in fase di lancio)
- usare shock leader conici
- usare monofili in bobine da 300 mt che hanno lo shock leader già incluso evitando quindi il nodo di giunzione
MINUTERIA E ACCESSORI
Per chi inizia la minuteria e gli accessori spesso presentano molte perplessità e porta a spendere molti soldi in cose che col tempo si rivelano inutili, cosa importante invece e acquistare prodotti di qualità meglio se in acciaio inox.
Le cose che ritengo insispensabili in pesca e per la costruzione delle montature sono:
- salvadito da usare in lancio
- forbici
- un coltello per sfilettare
- starlight e porta starlight da cimino
- aghi da innesco
- filo elastico
- piombi di vario peso e forma
- torcia da testa
- connettori rapidi (io utilizzo i “fast c”)
- girelle con moschettone
- girelle numero 22 o 24 (sostituibili con tecnosfere)
- perline calibrate
- gommini salvanodo
- guaina termorestingente
- flotter di varie misure e colore
- filo da shock-leader
E per la postazione:
- Serbidora: è una specie di piano di lavoro, serve per posizionare le esche e tutti gliaccessori di uso principale
- stenditravi: è un attrezzo più da garista, serve per appendere i travi di
riserva e innescarli prima di recuparare quelli in pesca e sostituirli velocemente
- tripode o picchetti portacanne: come supporto per le canne ci sono queste 2 soluzioni, il tripode ha il vantaggio che lo si appoggia anche su spiaggie di ciottoli e scogliere, si hanno le 2 canne vicine tra loro, i difetti dal mio punto di vista sono un costo minimo di 45-50 € per aver un prodotto discreto, inoltre su abboccate timide a volte si muovono entrambe le canne e risulta difficile capire quale ferrare.
I picchetti al contrario posson esser posizionati vicini o lontani a seconda delle preferenze, costano 8-10 € l’uno, l’unico neo è che sono idonei per spiaggie sabbiose e basta
I CALAMENTI
Per quanto riguarda i calamenti il discorso potrebbe durare pagine e pagine.
I fattori che influiscono sono molti:
- diametro del trave a secondo del piombo lanciato
- lunghezza a seconda della profondità e delle condizioni del mare
- numero di snodi che si vogliono usare
- tipo di pesci da insidiare (una mormora differisce da un sugarello, se poi andiamo a serra cambia tutto)
- tipo di esca
Per semplicità andrei a costruirli con un buon nylon dello 0.50 (0.60 se si lancia in ground o pendolo)
Per gli snodi ci son diverse tipologie disponibili:
- snodi con stopper in gomma (si trovano anche già pronti e basta inserirli ne filo)
- snodi con perline incollare
- snodi con perline fermate con nodi per filo da legatura
- snodi con le perline fermate da un tubetto di silicone incollato sul trave
Personalmente da agonista preferisco le perline incollate in quanto meno cose ci sono sul trave meno attrito provoca nel lancio, il vero problema di qualsiasi trave incollato è la tipologia di collante usato.
Servono colle cianoacriliche, di sicuro non va bene la classica attack, sul mercato ce ne sono molte di valide ma la maggior parte dopo alcune pescare tendono a scollarsi, valida e facile da reperire è la tubertini, la pline è buona ma troppo costosa, le migliori sono la katsui e sicuramente la loctite 406, quest’ultima non ha rivali ma la reperibilità non è sempre facile.
alcune immagini:
LE ESCHE
Per quanto riguarda le esche sul forum esiste già una guida completa, io mi limiterò ad elencarle e magari in futuro farò una guida con relative foto sul come vanno innescate e spiegherò il loro utilizzo in funzione alla preda e alle condizioni marine.
Vermi:
- coreano
- tremolina
- arenicola
- americano
- bibi
- miriddu (o verme duro)
- cordella
- verme di rimini
Pesci e molluschi
- sardine
- latterini
- cefalo (filetto)
- cozza
- granchi
- seppie
- calamari
- gamberi
Anche se può sembrar strano, in alcuni casi funziona bene anche il lombrico, se possibile non quello da terra ma quello che esce da concimaie e composter in quanto vive in un ambiente con salinità maggiori e resiste di più in acqua salata, è un esca da provare in quanto il costo è limitato, il difetto è la durata di soli 5-10 minuti in acqua
PREPARAZIONE DELLA POSTAZIONE
Una cosa importante per pescare velocemente e comodi è una postazione di pesca ben organizzata.
Ci sono 2 scuole di pensiero e variano a seconda dei gusti personali.
Nella prima ci si posiziona a una decina di metri dall’acqua per aver lo spazio di posizionarsi a lanciare davanti al tripode, alla destra vicino alle canne si posiziona la serbidora e la nostra cassetta, mentre a sinistra metteremo lo stendi travi.
Si ottiene una postazione molto ristretta con tutto a portata di mano.
Nella seconda postazione si mette il tripode a 1 metro dall’acqua, in questo caso si deve calcolare che ci serve dello spazio per lanciare e quindi si allontana serbidora e stendi travi a una distanza tale che non creino intralcio.
Solitamente
serbidora e stenditravi è consigliabile posizionarli su lati opposto per la sicurezza in quanto ami liberi son sempre pericolosi vicino a dove si lavora, in caso si vento laterale da sinistra inverto la posizione della postazione affinchè i terminali si stendano nel verso contrario a dove mi muovo io, ricordate meglio camminare un po’ di più piuttosto di rovinarsi una serata di divertimento e relax facendosi male.
KIT BASE PER INIZIARE
Per iniziare io consiglio di prendere canne telescopiche economiche e mulinelli di fascia medio bassa e poi sostituire un pezzo alla volta, col crescere della passione e delle uscite.
Come canne l’ideale sarebbe averne due, una da 100-120 grammi per la corta distanza e una 160-200 grammi per la medio lunga distanza e i casi in cui il mare formato.
In mulinello all’inizio monterei un nylon compreso tra il 0.25 e il 0.30.
I calamenti all’inizio li prenderei già fatti per poi iniziare a copiarli e personalizzarli.
Per i terminali non scenderei sotto allo 0.20 usando un buon nylon morbido, utilizzerei del fluoro carbon per la pesca di giorno o in presenza di granchi.
In questa guida ho sintetizzato molto le cose, sia sulla minuteria che sui calamenti, altro discorso sarebbe da fare sugli ami che variano a seconda dell’esca e del pesce che si va ad insidiare, magari in futuro farò delle guide più dettagliate in base alle vostre richieste.
In questa pesca ci sono molte variabili a seconda del tipo di spiaggia, delle condizioni del mare, del momento in cui si pesca e da che pesci sono presenti.
Non ho parlato di marche o modelli in quanto non voglio influenzare nessuno, non voglio che qualcuno pensi che sponsorizzi qualcuno, ma soprattutto perché i gusti sono personali e vedo anche in campo agonistico che non ci sono 2 persone che pescano allo stesso modo e con gli stessi attrezzi.
Questo post è stato modificato da aleexxxx: 06 August 2014 - 10:07 AM