:perlweiss: :perlweiss:
.
.
.
.
Era nell'aria.
...anzi nell'acqua!!....da alcune settimane qualcosa era cambiato: dopo un'intera stagione passata a cappottare in lungo e in largo cercando una chiave di lettura che ci permettesse di decifrare per il grande lago...ore e ore a scoprire la conformazione dei fondali per noi ignoti sopra i quali calavamo le nostre esche, a spulciare le batimetriche , a controllare la temperatura dell'acqua, la pressione atmosferica, le fasi lunari, la superc.azzola monicelliana..e chi più ne ha più ne metta.....
cappottavamo, è vero....ma cappottando trovavamo una volta un'erbaio invitante, un'altra una secca a largo, un'altra un fondale frastagliato, (un'altra una spiaggia di alloctone tedesche di topless! )...come piccoli pezzetti di un puzzle che pian piano si andava a delineare
poi arrivò il primo pesce in barca (nell'unica uscita solitaria del fratello di pesca )...e che pesce!!! http://www.pescanetw.../70156-succede/
...l'uscita successiva una botta in canna dove non ci rimase ...
...poi una tuonata apocalittica e un QUALCOSA che aveva mangiato su 50cm di esca ....slamato dopo qualche ripartenza (e una 8 once piegata come non pensavo un pesce potesse fare) ...senza essersi fatto vedere...tirato fin quasi sotto barca..ma senza riuscire a farlo staccare dal fondo
....e poi arrivò la fantomatica data...il 20 dicembre...una data da noi aspettata a lungo per un altro motivo (chi vive il lago sa che molti pescatori aspettano questa data per dare il via alla ricerca delle argentee trote lacustri!! ..chiedete al buon J che era li in mezzo e che abbiam visto traghettare da una sponda all'altra del lago! )...
...detto questo capirete bene che dopo gli ultimi segnali che il grande lago ci stava lanciando la scelta è stata molto difficile...l'ultima settimana ci siamo consultati a lungo sul cosa fare: l'apertura alla Regina lacustre...o continuare con la sfida al Re delle grandi acque??
Difficile.....però non potevamo non battere il ferro in questo momento! ...ci siamo sentiti come "in dovere" di crederci per l'ennesima volta!!!
E così, mentre il lago si era riempito di una moltitudine di piccole barchette che si muovevano a passo d'uomo lontano dalla costa rastrellando la superficie increspata del lago, noi calavamo per l'ennesima volta le nostre esche "negli abissi".
I meccanismi a bordo dell'Inverna sono ormai collaudati: io e il mio socio Teo ci muoviamo agevolmente allestendo e preparando l'attrezzatura senza troppi problemi.
Questa volta però e per la situazione meteo (un discreto vento da ovest ci soffiava addosso) e per il "traffico" nautico decuplicato rispetto alle uscite precedenti, decidiamo di iniziare con una sola canna lavorando come sempre in squadra (così si deve fare in barca ) e disponendoci in questo modo:
il Teo al timone con un occhio concentrato sulla rotta da tenere e l'altro attento al vento;
e io con la canna in mano concentrato sul contatto con l'esca, e col fondale.
...fin qui il racconto è stato semplice da descrivere...ora inizia la parte difficile...ci ho pensato e ripensato..ma è davvero difficile trasmettere emozioni così forti! e trascriverle nero su bianco
Dopo un primo momento di consultazione col socio..ho scelto di dare per l'ennesima volta fiducia al mio artificiale che aveva già prenotato un biglietto di sola andata per Lourdes! visto che per ben 2 volte nella stagione avevo sentito un attacco..ma senza mai riuscire a bucar pesce..e dopo la prima volta avevo persino sostituito le ancorette...(dopo quello che sarebbe successo di li a poco ora dico: "meno male!" )
...navighiamo su un fondale di 9 metri..gestendo un'esca che viaggiava a 7 metri o poco più...insomma siamo in situazione!
..d'un tratto arriva ciò che speri..ma che allo stesso tempo non ti aspetti: la TUONATA!!!
Ferro d'istinto.
La canna per tutta risposta si irrigidisce di colpo e conferma che la ferrata è andata a buon fine.
E in un attimo senza nemmeno accorgermi salto in piedi sulla barca.
Mi isolo da tutto l'ambiente circostante, dalle onde e da tutto il resto...mostrando attenzione solo per la canna, il suo comportamento, e per quel QUALCOSA che laggiù dall'altra parte delle lenza manda inequivocabili segnali d'arroganza.
A tenermi ancorato alla realtà solo la voce del Teo...impegnato almeno tanto quanto me a gestirsi con le onde di risacca e col vento che ci sospinge dove non dovrebbe!
...il pesce c'è eccome se c'è...ma il bruciore dell'ultima slamata è ancora vivo..e sento il Teo che mi chiama la doppia ferrata...non ci penso 2 volte.."prendo la rincorsa" e tiro una seconda ferratona...LEI d'altra parte NON si scompone.
Recupero senza troppa difficoltà i primi metri...il peso c'è, lo sento...ma quasi non oppone resistenza oltre a quella della sua mole...sento la voce del Teo che mi chiede, spaventata, se c'è ancora...non rispondo (probabilmente sono ancor più spaventato di lui all'idea di sentir il filo lasco!!)
continuo a girare la manovella...avvolgo filo...avvolgo...secondi interminabili...
...poi LEI decide di non seguirmi più..si perchè, anche se non me ne accorgevo, in quei momenti le regole del gioco le stava dettando LEI...veniva verso di me come quasi a voler vedere chi eravamo noi che la stavamo infastidendo..
poi come se non fosse più interessata si gira e se ne va!
iniziano le sue ripartenze....prende filo come se la frizione fosse disinnescata...cerco di frenarla un po anche col pollice sulla bobina...poi quando si ferma recupero qualche metro...
io recupero...lei riparte...
io recupero..lei riparte...
...ho come l'impressione che ogni volta che cerco di sollevarla da fondale...quando lei si sente del vuoto sotto le pinne..parte e corre a riguadagnare la sua posizione sul fondale.
Il tempo per me sembra come arrestatosi...il tutto durerà non più di una manciata di minuti...ma per me è un tempo interminabile...
...pian piano lei cede il passo e acqua..ad ogni ripartenza la freno sempre di più!
il teo vede poi un riflesso a mezz'acqua...ed esclama qualcosa che non capisco , riesce nel frattempo a badare al vento e a preparare il guadinone XXL nostro fido compagno
...inizia la danza sotto la barca:
con la Avid in acqua cerco di assecondare i suoi girotondi attorno alla barca, disegnando in acqua semicerchi passando da sinistra e destra della prua.
Aggalla.
Mi spavento.
è nel guadino...E' NOSTRA !!!!! :perlweiss: :perlweiss:
Teo lancia un urlo di gioa!!...io no...non ci riesco...mi siedo perchè le gambe non le sento
Prima di ammirarla..e di renderci davvero conto di cosa abbiamo fatto...pensiamo al pesce: l'esca penzola all'esterno delle bocca..solo l'ancoretta di coda (sante Owner! ) è ben piantata nella mascella inferiore. un colpo di polso con la pinza e il pesce è libero sano e salvo nel guadino.
Pensiamo subito a metter in sicurezza la barca..il vento nel frattempo (noncurante della nostra cattura) ci aveva sospinti quasi fino a riva..decidiamo così di ancorarci a un pontile vicino alla riva.
diciamo che nel guadinone c'è stata...ma non aveva spazio per girarsi...e per chi conosce il guadino in questione capisce già le dimensioni
...la tiro in barca per la foto e per la misurazione (momento della verità).....
...la adagiamo sulla panca di legno e iniziamo a srotolare il metro:
80....90...100!!!.....110 .......115...120!! ....1,2,3,4,5,6,7,8,..... 129cm!!!
Centoventinove motivi di gioia indescrivibile!!!
.....ragazzi.....so che non son riuscito a trasmettere tutto...ma perdonatemi..l'emozione è stata tanta...ho fatto del mio meglio per condividere la mia gioia anche con voi!
...e con questo vi auguro a tutti Buone Pesche ..ops..Feste!!
Beppe