Il Po in città offre vari punti pescabili.
Io prendo in esame solo i tratti adatti allo spinning e solo i tratti liberi (licenza governativa + eventuali altre tasse, tralasciando i campi gara fipsas).
In particolare ci sono due tratti racchiusi nell'arco di un chilometro scarso.
foto non più disponibile
Il primo lo descrivo velocemente, non ci ho mai pescato ma mi ci sono "affacciato" varie volte.
Si trova appena a valle della diga che sta sotto la Chiesa della Gran Madre, per chi conosce il film "The Italian Job", ad un certo punto si vedono le tre Mini sfrecciare a gran velocità lungo il pendio della dighetta (e anche alla presentazione della nuova 500 hanno costruito una passerella sul Po in quel tratto).
Sotto la diga si formano dei rigiri d'acqua e dei correntoni, in cui sono state registrate catture di grossi cavedani e (credo in passato...) addirittura qualche trota.
Lo spot è raggiungibile da Corso Casale, scendendo verso la passeggiata che costeggia il fiume (si può parcheggiare nella piazza ditro la Chiesa, il parcheggio è a pagamento).
Il secondo spot proposto è leggermente più a valle, appena oltre il ponte di Corso Regina Margherita.
Qui il letto del fiume si restringe leggermente, mentre aumenta di molto la profondità. Per cui la corrente rallenta di molto, e il tratto diventa un buon ambiente per i lucci.
Pur non avendone mai presi, ne ho visti diversi nel sottoriva, anche di taglia.
Entrambe le sponde presentano un accesso agevole e la possibilità di muoversi lungo la sponda per lunghi tratti.
E' consigliabile lasciare la macchina in lungoPo Antonelli o all'ingresso del Parco Michelotti, in base alla sponda scelta; il parcheggio è gratuito in entrambi i casi.
Purtroppo in alcuni giorni le sponde tendono a essere molto frequentate, per lo più da pesacatori rumeni che hanno il brutto vizio di parlare a voce (molto) alta e fare un po' troppo rumore...
Altro aspetto negativo è l'alta percentuale di ratti e nutrie che abitano quelle sponde.
Per pescare a spinning è consigliabile una canna lunga (almeno 240, meglio 270 o anche 300) perchè a volte si pesca a un metro dall'acqua a causa della vegetazione del sottoriva.
Il fiume è molto profondo nel tratto centrale, e degrada molto verso le sponde (arrivando fino a 50 cm circa), è dunque consigliabile avere con sè sia esche affondanti sia galleggianti, queste ultime indispensabili per poter lanciare sottosponda senza rimanere incagliati ad ogni recupero.
Necessario il guadino lungo perchè le sponde sono sempre un po' alte.
Edit del 31 dicembre 2008: il tratto in questione diventerà campo gara fipsas
vedi qui: viewtopic.php?f=36&t=21737&start=0&st=0&sk=t&sd=a
Permessi: in entrambi gli spot è sufficiente la licenza governativa, oltre alla sovrattassa di 12 euro richiesta dalla Provincia di Torino per D.D.E.P. (Diritti Demaniali Esclusivi di Pesca).
Dalla primavera 2009 per pescare nel secondo spot servirà la fipsas
Prestare attenzione al fatto che poco più a valle, dove c'è la confluenza della Dora nel Po, inizia un tratto adibito a campo gara FIPSAS, per pescare nel quale è necessario il tesserino FIPSAS (va da sè che in periodi di gara il tratto è chiuso alla pesca non agonistica!)
Mangiare e (soprattutto) bere: Siccome abito a 500 metri da quel tratto del Po, la prima ipotesi è che veniate a suonarmi il campanello... un buon piatto di pasta non lo nego a nessuno :wink:
In alternativa, se avete scelto di pescare sulla sponda destra del Po, siete proprio alle spalle di due ristoranti consigliabili: Cantine Risso e (di fianco) Passaggio in India (quest'ultimo è un ristorante indiano un po' caro ma vale la pena farci un salto).
Poco più distante, oltre il ponte di Corso Regina Margherita, in corso Gabetti, c'è un locale dove è possibile farsi un'idea del tipico aperitivo torinese (non per tirarcela, ma siccome l'aperitivo l'abbiamo inventato noi, lo sappiamo fare bene... :wink: )
Giusto per rendere l'idea, in quel locale lo chiamano "apericena"... fave voi!