Per consumare pesce crudo in sicurezza è sufficiente il congelamento ad almeno -18°C per almeno 96 ore. L'eviscerazione va fatta il prima possibile, è buona norma controllare le viscere e la cavità addominale perchè nella maggior parte dei casi i parassiti sono visibili, si mette nel congelatore, si aspettano 5 giorni e lo si può mangiare serenamente.
Conservazione in salamoia, o sott'olio o sott'aceto, salagione, marinatura, affumicazione a freddo non assicurano alcuna sicurezza alimentare ai prodotti.
Un altro comportamento infinitamente pericoloso e largamente diffuso è quello di usare bocca e denti a contatto con il filo bagnato. Insalivare il filo prima di serrare i nodi, tagliare il filo con i denti, mantenere il filo tra le labbra per cambiare artificiale ecc. sono comportamenti ad alto rischio per salmonellosi e toxoplasmosi. Vi invito ad evitarli.
Buona serata
Ok su tutto ma...l'accumulo di sostanze chimiche all'interno del tessuto adiposo dei pesci dove lo mettiamo ? Puoi congelarlo, scongelarlo e cuocerlo anche a temperature prossime a quelle della fusione nucleare, ma il "chimico" rimane lì...l'arsenico, piombo, mercurio ecc, vengono assorbiti dalle piante acquatiche e le alghe...a loro volta entrano nell'alimentazione di pesci di fondo...un pesce di fondo accumula le sostanze chimiche accumulate da diverse piante e alghe...a sua volta passa un bel luccio, o un bass (rimanendo nelle acque interne) o un siluro e fa piazza pulita di questi pesci che hanno "ripulito il fondale"...moltiplicando, così, la concentrazione di sostanze chimiche al loro interno...sostanze che vengono accumulate in particolare nei lipidi e lì rimangono...il vizio del tagliare il filo con i denti, ce l'ho anche io, mi viene istintivo...ma ammetto che è un grave errore!