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Postato 01 February 2016 - 21:22 PM
Postato 01 February 2016 - 21:50 PM
Ottimo Ielli...
Come mi piacerebbe assistere almeno una volta ad una delle tue "nozioni tecnico-scientifiche"..
Postato 02 February 2016 - 02:05 AM
perche' devo avere un esame in arrivo???
keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento
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Postato 02 February 2016 - 08:07 AM
Un ringraziamento per l'interessamento
Postato 02 February 2016 - 10:06 AM
fede ma sarebbe aperto anche ai non addetti ai lavori?
Postato 02 February 2016 - 10:40 AM
Postato 02 February 2016 - 14:28 PM
Postato 02 February 2016 - 19:45 PM
Postato 02 February 2016 - 20:02 PM
Workshop
Postato 02 February 2016 - 20:46 PM
C'è qualche assenteista?
Non ho visto Liguria e Lombardia...
Postato 02 February 2016 - 21:03 PM
Postato 13 February 2016 - 09:20 AM
Postato 13 February 2016 - 09:25 AM
Si è tenuto ieri, venerdì 12 febbraio 2016,a Vicenza, presso la sede di Acque Vicentine S.p.A.,organizzato da Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.), l'interessante Workshop "La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia:aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria". Alla manifestazione hanno preso parte i funzionari degli u.o. pesca e dei consorzi di gestione (ETP, Consorzio Pesca Valle d'Aosta) delle Regioni del Nord Italia, con la defezione, purtroppo, della Lombardia. Sono stati descritti ed esaminati i vari aspetti gestionali, anche in relazione alle Direttive emanate dalla Comunità Europea, spesso disattese. Ciò che è emerso é che spesso i regolamenti vengono"interpretati" e adattati alle realtà locali. Accanto a lodevoli eccezioni, pare che la pesca sia ancora condizionata da ruoli politici o di lobbies che influenzano la gestione che, in realtà, dovrebbe essere il frutto di scelte amministrative complesse, sinergiche tra gli aspetti consultivi scientifici, quelli che tengono in conto delle economie locali e, infine, degli enti pubblici che gestiscono. La Tavola Rotonda del pomeriggio, alla quale hanno partecipato i relatori del mattino e anche numerosi soci dell'Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.) ha evidenziato che purtroppo si tende ad agire troppo autonomamente, spesso interpretando i regolamenti europei. In particolate la Dir. 92/43 (HABITAT), che tutela la biodiversità, nelle sue conclusioni: "sono vietati la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone".
Il problema è se ciò abbia validità solo all'interno dei Siti di Rete Natura 2000, ovvero anche esternamente ad essi. Ciò crea divergenze interpretative, anche alla luce del fatto che la Direttiva Habitat é stata recepita in Italia con il DPR 357/97, che attualmente ha anche valenza penale. Da cui i timori, da parte dei gestori, di consentire certe pratiche di ripopolamento, pur con relative valutazioni di incidenza (VINCA).
Uno dei problemi più dibattuti è stato senz'altro quello relativo alla presunta non autoctonia della trota fario (S.trutta L.) nelle acque del Nord Italia, che frammenta e divide quello che dovrebbe essere una gestione comune. A conclusione dei lavori è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali, ma soprattutto la concertazione comune di un elenco, definito e chiaro, delle specie ittiche autoctone e di quelle alloctone e alloctone invasive, sulla cui base gestire il patrimonio ittico nazionale, con eventuali deroghe.
Non c'è proprio nessuna speranza.....
Postato 13 February 2016 - 09:43 AM
a malincuore devo quotare Carlo
Postato 13 February 2016 - 12:38 PM
Si è tenuto ieri, venerdì 12 febbraio 2016,a Vicenza, presso la sede di Acque Vicentine S.p.A.,organizzato da Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.), l'interessante Workshop "La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia:aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria". Alla manifestazione hanno preso parte i funzionari degli u.o. pesca e dei consorzi di gestione (ETP, Consorzio Pesca Valle d'Aosta) delle Regioni del Nord Italia, con la defezione, purtroppo, della Lombardia e della Luguria. Sono stati descritti ed esaminati i vari aspetti gestionali, anche in relazione alle Direttive emanate dalla Comunità Europea, spesso disattese. Ciò che è emerso é che spesso i regolamenti vengono"interpretati" e adattati alle realtà locali. Accanto a lodevoli eccezioni, pare che la pesca sia ancora condizionata da ruoli politici o di lobbies che influenzano la gestione che, in realtà, dovrebbe essere il frutto di scelte amministrative complesse, sinergiche tra gli aspetti consultivi scientifici, quelli che tengono in conto delle economie locali e, infine, degli enti pubblici che gestiscono. La Tavola Rotonda del pomeriggio, alla quale hanno partecipato i relatori del mattino e anche numerosi soci dell'Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.) ha evidenziato che purtroppo si tende ad agire troppo autonomamente, spesso interpretando i regolamenti europei. In particolate la Dir. 92/43 (HABITAT), che tutela la biodiversità, nelle sue conclusioni: "sono vietati la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone".
Il problema è se ciò abbia validità solo all'interno dei Siti di Rete Natura 2000, ovvero anche esternamente ad essi. Ciò crea divergenze interpretative, anche alla luce del fatto che la Direttiva Habitat é stata recepita in Italia con il DPR 357/97, che attualmente ha anche valenza penale. Da cui i timori, da parte dei gestori, di consentire certe pratiche di ripopolamento, pur con relative valutazioni di incidenza (VINCA).
Uno dei problemi più dibattuti è stato senz'altro quello relativo alla presunta non autoctonia della trota fario (S.trutta L.) nelle acque del Nord Italia, che frammenta e divide quello che dovrebbe essere una gestione comune. A conclusione dei lavori è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali, ma soprattutto la concertazione comune di un elenco, definito e chiaro, delle specie ittiche autoctone e di quelle alloctone e alloctone invasive, sulla cui base gestire il patrimonio ittico nazionale, con eventuali deroghe.
Non fa una grinza,Ielli...riflette perfettamente l'andazzo che hanno preso "i miei capi"...
E,ovviamente,introducono solo materiale autoctono,come ad esempio quelle fantastiche iridee che ho catturato
la scorsa stagione a 1900mt di quota..
E hanno avuto pure il coraggio di dire che si trattava di quelle rimontate dal lago...
"Specchio delle mie brame,chi è colui che si arrampica meglio in tutto il reame"?
Postato 13 February 2016 - 14:28 PM
Postato 13 February 2016 - 14:46 PM
CUT
è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali
CUT
rido per non piangere. siamo in italia. se domani fossero di moda i mosasauri, scommetto che qualche capoccia locale li farebbe immettere senza la minima remora pur di accaparrarsi voti oppure di $oddi$fare le $entite nece$$ita' di qualche $uo amico nel $ettore.
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Postato 13 February 2016 - 15:20 PM
...il classico "paese delle banane!!!
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