Vacanze pasquali iniziate, dopo aver dato un esame mercoledì mi ritrovo con una gran voglia addosso di andare a pesca. Visti gli insuccessi a lacustri e marmorate quest’anno, avevo voglia di pesci più “facili”, in particolare da fare un po’ a secca visto che qualche bollata in giro si vede.
Dato che a lanciare sono ancora un disastro, mi organizzo col socio e maestro manu che mi propone un bell’itinerario con possibilità di scappottare con qualche temolotto.. ma dato che la voglia di pescare è tanta e la scimmia non mi consente di saltare l’alba, ci mettiamo d’accordo per fare quattro lanci a lacu per passare il cup de matin, prima di spostarci sul fiume una volta che il sole avesse fatto partire le prime schiuse.
Carico come non mai esco quindi di casa alle 4 del mattino, passo da manu e si va sullo spot.. il lago è stupendo, il sole ancora nascosto dietro le montagne e l’aria frizzante ci obbligano a coprirci bene.. C’è un po’ di foraggio in giro, e mentre ci si porta sullo spot incappiamo in una bella buttata di Boletus ligneopopulinum
Si inizia a lanciare, sembra non muoversi nulla ma il lago da solo ripaga.. sono ormai le 7.30, il sole comincia a far capolino dietro le montagne, qualche barca comincia a muoversi.. monto un moresilda da 22g e cerco la distanza, dopo qualche lancio parecchio fuori sento una botta e una testata, ma non ci resta… attacco secco e nervoso, tipico.. insisto, son convinto non si sia punta, infatti un altro paio di lanci e altra botta, ma sto giro nonostante la distanza l’attrezzatura non le lascia scampo. Chiamo il socio, che manco ci crede, ma in poco tempo è a riva, lacustrina che mi toglie il cappotto in lago dopo tanto tempo:
è già molto più di quello che ci aspettavamo.. riparto a lanciare e poco dopo tempo altro strappo nervoso, e anche stavolta non ci resta.. ma sto giro tocca a manu incocciarla dopo pochi lanci: in canna si è fatta sentire molto più di quello che era, in pratica un vairone in via di lacustrizzazione
e si lancia ancora.. si lancia.. botta secca, imponente, ferrata ignorantissima che piega la technium da 50 grammi al manico.. niente, era il fondo devo aver piantato le ancore dentro qualche tronco perché non c’è modo di muoverle e recuperare l’esca, così il mio moresilda resta sul fondo del lago.. prendo la plano, faccio per montare un altro moresilda quando un altro ondulante attira la mia attenzione..
esca mitica, conservata con gelosia, ondulante regalatoci da rudy in occasione della nostra prima uscita in adige.. non so perché ma in quel momento sentivo di dover usarlo, lo monto e comincio ancora a lanciare, manu mi da del pazzo perché è leggero e lo lancio poco mentre le lacu erano più fuori.. ad un certo punto vedo una cacciata, è fuori parecchio, il primo lancio è troppo corto, il secondo lo sforzo al massimo ma va troppo a sinistra di una 15ina di metri.. faccio in tempo a recuperare forse solo un paio di metri di filo che inaspettata arriva la botta. Ferratona immediata e in lontananza vedo la sagoma di un pesce fare due salti fuori dall’acqua. Poi testate in canna, fa sentire il peso, prende filo nonostante la frizione chiusa. Chiamo il socio, capisco che questo è un bel pesce, vede la piega della canna e lo capisce anche lui..
la canna si comporta bene, con un po’ di fatica porto il pesce sotto riva evitando di fargli prender troppo fondo, avendo paura che possa infognarsi sotto i rami che prima mi hanno portato via il moresilda.. è sotto riva ma ancora non la vedo, a un certo punto prova un paio di ripartenze verso la superficie ma per fortuna non salta, poi riprende il fondo.. finalmente la vedo girarsi e a momenti mi viene un coccolone: è bella, ancora lacustre.. la faccio salire, manu (che probabilmente era più agitato di me ) sbaglia la prima guadinata, il pesce torna sotto senza slamarsi per fortuna, si sfoga ancora un attimo e sul secondo tentativo lo insacchiamo. Ammiriamo il pesce per un attimo, si è slamato da solo nel guadino.. la tiriamo fuori, quattro foto e la restituiamo all’acqua, dove parte a missile.. gopro ovviamente in macchina ma amen, eccola qui:
la rilasci, guardo l’orologio, non son neanche le 8.. due anni a cappottare e oggi 3 lacustri in mezzora, delirio.. ma d’altra parte son fantasmi, puoi studiarle, puoi cercarle, puoi intuire qualcosa, ma son sempre loro ad apparire dove e quando vogliono..
manu lancia ancora, io son soddisfatto.. scrivo a rudy per dedicargli la cattura frutto del suo ondulante (probabilmente era in caccia e l’avrei fatta anche con altro eh, ma è uscita su un esca con un certo valore “affettivo” e questo la rende ancora più bella), e agli amici del MR.. ancora un oretta di lanci e si va a far colazione soddisfatti.. ma la giornata non è finita qui
ora tocca a quello che siamo venuti a cercare, cioè i temoli arriviamo sullo spot verso le 10 e tempo zero si alza un vento fortissimo..
fortunatamente nelle pause tra le raffiche qualcosa bolla.. difficile e sfiancante lanciare a mosca con tutto quel vento, soprattutto per me che sono un neofita ancora, nonostante tutto riesco a far salire parecchi temoli sulla mia secca (si parla di temolotti eh, 20-30cm, con in mezzo magari qualcosa di più grosso).. e li liscio tutti su oltre 30 pesci mossi, vuoi per il vento o per la mia incapacità, ne ferro solo 4, che slamerò durante il recupero.. a manu va un po’ meglio, ne liscia tanti anche lui ma qualcuno lo porta a riva, tutti rilasciati senza foto.. per pranzo il vento ci ha fatto salire un gran mal di testa e quindi, nonostante le bollate continuino, decidiamo di spostarci.. quindi panino, birra e si cambia fiume cercando posti meno ventosi.. ma il vento persiste nonostante il cambio di spot e non si vedono neanche più le bollate, se non una ogni tanto.. io non riesco a combinare nulla, manu in cds ne fa un paio nonostante fossero infami come poche, di cui una bellina che fotografiamo
poi chiudiamo tutto aperitivo e si torna a casa, io con un cappotto a mosca sulle spalle, ma comunque direi che della giornata non mi posso lamentare..