È tanto che non pesco, probabilmente troppo.
L'università ormai mi ha assorbito completamente e, tra lezioni, tirocinio ed esami il tempo libero rimasto è veramente poco. Se poi ci aggiungi la ragazza, la famiglia e qualche lavoretto per racimolare due spicci le occasioni per andare a pesca si riducono veramente al lumicino
Stamattina però il tarlo si insinua nella mia mente e, complice il recente acquisto di un Jhonny Claudio (è proprio vero che meno si va a pesca e più si compra ), decido che è arrivato il momento di staccare dai libri per ritagliarmi un paio d'ore in solitudine a lanciare mattonelle, approfittando anche della bassa pressione di questi giorni.
Alle 18 finalmente stacco, acchiappo al volo la Dobyns, il guadino e una plano con 4 swim e salto in macchina, direzione una piccola cava alle porte della city, dove i bonzi ci sono, ma sanno leggere e scrivere in almeno 4 lingue diverse, tra le quali figura sicuramente il giapponese.
Arrivo sullo spot e lo spettacolo non è dei migliori: acqua bassissima, un metro e mezzo abbondante sotto i livelli ottimali, e di un colore tendente al verde bosco. Come se non bastasse mi raggiungono subito le grida animalesche di un padre a pesca coi figli, a cui dà gentilmente dei co.glio.nazzi ogni tre per due.
Addio solitudine e relax, ma ormai siamo in ballo, quindi balliamo.
Attacco il Claudio al terminale e inizio con qualche lancio sottomano per prendere confidenza con l'esca. Il feeling all'inizio non è dei migliori, il movimento decisamente non mi soddisfa, rallento il recupero e inizio a prenderci la mano, ora Jean Claude ciondola mansueto da una parte e dall'altra, come una trota rosa sotto effetto di ansiolitici disegnando ampie S.
Azzardo un paio di lanci lunghi paralleli ad un drop che so esserci, recuperando al limite della narcosi, but nothing appenz. Al quarto lancio serio, a ridosso di una riva farcita di cannelle, il Claudio si appende ad un ramo sommerso che con l'acqua sporca non avevo visto Mentre mi accingo ad elencare i santi del mese di ottobre il ramo prende improvvisamente vita e inizia a puntare verso il largo Preso alla sprovvista riesco comunque ad assestargli una ferrata di sicurezza e in 15 secondi netti riesco ad aprire il guadino e insaccarlo! Con un sorriso a 32 denti lo isso sulla riva per slamarlo in sicurezza
Al metro, che stavolta non ho dimenticato a casa, saranno 52 cm di ramo, 52cm di soddisfazione, 52cm di mammona bella in forma!
Purtroppo la macchinetta sul gorillapod si ribalta a due secondi dall'autoscatto, quindi la foto è quel che è (cioè uno schifo), ma nella vita bisogna arrangiarsi. Alla fine il cielo azzurro è comunque poetico!
Dopo il rilascio continuo a pescare, alternando qualche swim per provare assetti e recuperi, ma le continue grida del babbo babbuino mi infastidiscono profondamente e decido di lì a poco di rimettermi in macchina. Sono talmente pieno di endorfine da accendermi la paglia dalla parte del filtro, ma va beh, non me ne frega niente.
Le batterie si sono ricaricate, anche se il desiderio di tornare il prima possibile sull'acqua è quasi insostenibile, spero vivamente di riuscire a dedicare, in questi mesi "buoni", un po' di tempo in più alla pesca, fosse anche per un "Coup de Soire" di un paio d'ore!
Intanto però mi godo questa, appena passata, che mi ha rigenerato totalmente
Attrezzatura:
-Dobyns Champion 795SB MT
-Daiwa Tatula HD Custom 150H
-P-Line CXX Xtra Strong 0.45 (20 lb)
-100lb Fluorocarbon Leader by Batracix + Jack Link Seaspin 35lb
-Gan Craft Jointed Claw SS Sight Pink
Alla prossima!