Come ormai tutti i fungiatt avranno capito, questo è un anno particolarmente anomalo per i funghi.. Una combinazione di vento, caldo e assenza di precipitazioni ha limitato la crescita fungina a zone ben definite (e ovviamente ben lontano da casa mia ).
Normalmente la mia stagione comincia con le prime buttatone intorno alla metà di agosto, le più belle: tanti funghi, poca gente nel bosco. E invece quest’anno nei boschi il nulla, boschi polverosi e pochi funghi e brutti, che mi tolgono persino la voglia di salire in montagna..
Con l’arrivo di settembre il caldo non fa segno di allentare la sua presa sul nord italia e, mentre al sud si vedon raccolte abbondantissime grazie alle piogge che li invece sono arrivate, qua i funghi continuano a latitare. Girando parecchie ore e camminando parecchio si riesce giusto a rimediare magari un porcino e quattro funghi misti:
pochissimo, ma per una pasta bastano e quindi ci si consola così:
si fa fatica persino a trovare i funghi per le mostre, bisogna spostarsi persino per prendere i funghi “matti”.. ma siamo in tanti e tutti bravi al gruppo, e le nostre 200 specie alla fine le mettiamo fuori comunque
Poi una passeggiat nel bosco val sempre la pena di farla anche senza funghi, si possono comunque fare incontri piacevoli come questo:
poi arriva ottobre, le prime piogge serie: la temperatura, che fino a pochi giorni prima era ancora alta, crolla con l’arrivo di venti freddi da nord, e i funghi fanno fatica ad ingranare.. si gira parecchio ed esploriamo un po’ ma i risultati son deludenti:
anche con manu, venuto in trasferta dalle mie parti, non combiniamo molto nonostante arrivassero voci di raccolte discrete..
ma per fortuna io e lui riusciamo sempre a consolarci al ristorante a suon di birra e amari
poi una breve ricerca in ambiente termofilo con marco invece regala delle sorprese alternative: Boletus fragrans, una boletacea mediterranea molto molto buona e poco comune da noi :
e infine arriviamo a ieri: io e marco decidiamo lunedi sera di provare a fare un giro il giorno successivo.. arriviamo nel bosco con 4°C e pioggia. Non siamo gli unici folli, incontriamo 5-6 persone e di più ne vediamo sulle macchine..
gli inizi sono deludenti, pochissimi funghi, piccoli, uno qua e uno là, non c’è buttata ne grossa crescita con sto freddo.. non ci perdiamo d’animo e continuiamo a cercare, anche esplorando angoli nuovi del bosco, ma i risultati son sempre gli stessi.. poi verso le 10.30 mi viene l’idea che farà svoltare la giornata: puntando su una fascia particolare, difficile da fare in pendenza e in mezzo all’erba alta e bagnata cominciamo a trovare! Sempre isolati, ma con più continuità e di dimensioni più interessanti, sono i sopravvissuti alle orde barbariche dei giorni scorsi :
e , un porcino alla volta, si fa mezzogiorno ed è ora di tornare a casa, con l’ultimo porcino, stupendo, che ci saluta sul sentiero:
non son tanti, ma son funghi sudati e ragionati, e per la prima volta quest’anno son soddisfatto della raccolta..
ora c’è il sole e, nonostante la gelata di stamattina, vediamo se ottobre saprà regalarci ancora delle belle sorprese.