Forse sta sfuggendo che se non ci si attiene a quello che in questo momento di emergenza è stato deciso (e sono 3 settimane, per ora) le conseguenze potrebbero essere catastrofiche, e catastrofiche significa che l'intera Europa sarà zona rossa, ben più di 3 settimane.
Se la cosa va avanti, l'economia va a rotoli sul serio, altro che 2008 di questo passo; e cosa più grave non ci sarà la possibilità di curare tutti. Se per disgrazia anche voi vi ammalate, e per somma di sfiga avrete bisogno di supporto ospedaliero e pure intensivo, non è garantito che potrete riceverlo: si finisce nel sacco di plastica.
Il virus ha però noi stessi come unico mezzo di contagio, il che è molto positivo: si prende solo da persone infette, non da animali, aria, acqua e via dicendo. Va da sé che se si rispettano le regole il virus potrebbe finire ancora in una bolla di sapone, perché noi possiamo ridurre il suo potere di contagio fin quasi ad annullarlo grazie a comportamenti corretti.
A me ieri è arrivato un lotto di esche da bass che volevo provare proprio in questo periodo, mi rode stare in casa quando so che secondo me, a pescare come faccio io il rischio di contagio è prossimo allo zero assoluto; ma sto comunque a casa e non per paura dei controlli (vi garantisco che riuscirei tranquillamente a raggiungere i soliti spot senza incappare in un controllo che sia uno) ma per senso civico.
E perché questo periodo di clausura è nell'interesse di tutti, anche di chi è giovane, sano e pratica solo mountain bike in solitaria e va a pesca sempre da solo: non si ammalerà magari ma perderà il lavoro, potrebbe essere costretto a cambiamenti radicali nella propria vita e non certo piacevoli se il sistema va a rotoli.
Il fatto è che noi possiamo ancora evitarlo, basta stare a casa sul divano. Mica spararsi o giocare alla guerra, stare sul divano.