Qualche giorno addietro sono andato in un noto lago del Veneto a trovare amici carpisti, e per una battuta al bass con un solo obiettivo: king size! Bass di taglia nella mia carriera non ne ho fatti molti, quindi è da qualche tempo che cerco di puntare a quelli. Lo spot è però dei più difficili a detta di molti, quindi mi preparo al capottone senza se e senza ma...
Arrivo sullo spot di buon mattino: soleggiato, acqua cristallina, pesci sospesi e fondali rocciosi con molti spot sommersi mentre pochi quelli in superficie. Inizio battendo più acqua possibile a crank, cercando di capire quanto i pesci sono attivi e dove. Presto vedo autentici colossi seguire il crank ma senza attaccarlo, anche variando recupero e presentazione dello stesso, fin quando non ti vedono (e con quell'acqua vedono mooolto lontano... ) e buonanotte. Dopo mezz'ora di inseguimenti ci ragiono sopra e decido di usare una strategia diversa: passata a crank per muoverli, quindi cercare di intercettarli a jerk poiché è un'esca meno frenetica e magari più "fruibile" per il bass indeciso, che se la può studiare con calma. Detto fatto: una, due passate di crank e poi a jerk con recuperi nervosi e chiassosi ma intervallati da lunghe pause. Vedo i primi risultati; un bass inizia a seguirlo in modo piuttosto esitante mentre lo jerko come sopra sebbene il pesce indeciso... a un certo punto (e vedo tutto grazie all'acqua cristallina ) questo si avvicina e lo morde con decisione. Ferrata atomica e combattimento breve ma intenso, ma solo quando lo sollevo capisco di averla fatta davvero grossa.
Soddisfazione a mille, pesce cercato, ragionato e interpretato... e che pesce.... sicuramente il mio record personale. Mi dico che posso andare a casa
Ovviamente continuo a pescare... cambio spot, il cielo si inizia a coprire e soffia vento forte... nonostante questo a spinnerbait zero. Continuo di crank con i soliti "follower" che però stavolta rimangono tali anche a jerk. Passo il crank vicino ogni spot sommerso e nel risolvere un leggero incaglio con un arbusto noto che un bass fa capolino da sotto le frasche a causa del rumore, praticamente è poco a sinistra dei miei piedi! Rilancio, passo il crank sfacciatamente DENTRO la cover e stavolta il bass attacca con decisione... combattimento pesante ma nonostante il nylon 0.25 riesco dopo 5 minuti di fughe sapientemente amministrate a portarlo a riva. La nuova E6x Crankbait è al suo primo pesce, e direi che il test lo ha passato a pieni voti.
Pesce fatto a "xxx", senza l'incaglio non lo avrei visto ma.... che sberla immane pure lui!
Ora la giornata si fa dura: piove, tira vento e la temperatura crolla. Per tre orette buone non concludo nulla, se si esclude un nanerottolo esuberante su cranketto nessuna esca sembra attirare i bass in totale apatia. Quindi io che sono un amante delle imitazioni assolutamente naturali mi butto: spinnerbait (che non ha mosso fino a quel momento un pesce, dico uno, nemmeno quando le altre esche bene o male qualcosa facevano) con palettoni grossi, vibrazioni e colori ben poco naturali. Sparo due-tre volte in giro senza vedere nulla fino a rasentare un canneto, dove faccio il terzo e ultimo "big bass" del giorno dalla distanza.
Poi inizia a scatenarsi il finimondo metereologico e complice l'orario decido di chiuderla lì, ritirandomi di buon ordine.
Bilancio 4 pesci di cui 3 big, tra cui i primi due polverizzano i miei precedenti record di bass. Soddisfatto perché sono riuscito a mettere a frutto la mia esperienza, tutti i pesci li ho fatti non per caso (o non solo) ma ragionandoci sopra, cerando di leggere l'acqua e la situazione; scegliendo un approccio piuttosto che un'altro, un'esca piuttosto che un'altra. Tutti pesci frutto di esperienza e applicazione. Fossi venuto due anni fa con le stesse condizioni sono quasi certo che sarei andato via a becco asciutto.
Quindi, per dirla alla cesare "Sono venuto, ho visto e ho vinto".